Nel giro dello stesso anno due documentari parlano della vita di Katia e Maurice Krafft. I vulcanologi erranti conosciuti da tutto il mondo diventano i protagonisti dei loro stessi filmini nell'operazione documentaristica di Fire of Love, tra i titoli di novembre 2022 di Disney+, e del memoriale evocato e dedicato loro dall'autore internazionale Werner Herzog. The Fire Within: Requiem for Katia and Maurice Krafft è l'operazione di ricostruzione di un'esistenza e di un amore che gli studiosi hanno riversato nella loro coppia e nel mestiere condiviso, oggetto infuocato per un Herzog che si ritrova a sguazzare nel materiale che i due hanno da offrire, citati anche inevitabilmente nell'opera Into the Inferno rilasciata nel 2016 (per saperne di più della discesa di Herzog nelle viscere della Terra leggete la nostra recensione di Into the Inferno).
Un rapporto tra sentimento e mestiere
La ricostruzione che, invece, la creatrice e produttrice di Fire of Love Sara Dosa ha voluto approcciare è stata quella della ripresa dei video composti dagli stessi Maurice e Katia, già esperti filemaker pur intenti nelle loro riprese più per scopi analitici, che artistici.
Un voler raccontare del loro percorso tramite l'esplorazione del proprio rapporto, ma ancor più dei metodi di lavoro che li contraddistinguevano partendo da una fornitura d'archivio così espansa e mirabolante da cui è difficile anche solo poter scegliere. Pellicole girate dai vulcanologi e lasciate come eredità non solamente per proseguire gli studi e le scoperte avanzate dal geologo e dalla chimica, ma per ritrovare nella devastante grandezza di madre natura un potenziale che nessuna messinscena potrebbe mai rigenerare al di fuori del suo stato primordiale. Fire of Love ha inserito tutto questo portento dei fenomeni legati alla vulcanologia, che dall'altra parte preservano anche la bellezza che rappresentava per i coniugi il loro inestimabile mestiere e quanto significasse poterci investire tale quantità di impegno e di tempo.
Quanto la loro relazione venga compensata nella mancanza di molte informazioni private dal loro posare l'uno accanto all'altra o riprendendosi vicendevolmente durante le escursioni nei posti più temibili e meravigliosi del globo. E quanto il sentimento che li abbia sempre spinti, fin da quando erano giovanissimi, sia stato quello verso una consistenza talmente infuocata da incendiare i loro cuori, che hanno saputo ardere ancor più di passione nella condivisione di un cammino scientifico in cui hanno riversato tutti se stessi, dando anche come moneta di scambi la loro vita.
Un'esistenza piena e infuocata
L'amore di Katia e Maurice è perciò quello che marito e moglie provavano tra di loro e che espandevano e rendevano quadruplicato andandolo a portare fin sopra i pendii dei più pericolosi e conosciuti vulcani del mondo. Come la meticolosità di Katia includesse la responsabilità e la sicurezza che al contrario mancava nello spericolato Maurice, e di come le due maniere di osservare i vulcani e il mondo fossero talmente complementari da non poter agire se non unitariamente. Al cogliere gli attimi ristretti delle eruzioni vulcaniche, a inquadrare un secondo in uno scatto e nel percepire il senso dei dettagli nascosti di un fotogramma di Katia, andavano contrapponendosi i campi totali ripresi in continuità da Maurice.
Il non voler perdersi neanche un attimo, facendosi sospingere dal divenire delle cose. Un voler esistere alla stregua della medesima immensità dei vulcani che incontravano, preferendo l'idea di poterli vivere al massimo piuttosto che temendo di stargli troppo vicino. Un documentario il cui stupore deriva tutto dall'apprendere il talento nel saper inquadrare l'essenza del loro oggetto di studio tanto ammirato, le cui immagini riscaldano e lasciano mozzafiato nel sapere che tali eventi e paesaggi esistono veramente e qualche essere umano è stato in grado di catturarli. Una storia d'amore, di raggiungimento dei desideri e di vulcani. Tutto ciò che può esserci di tanto forte ad attenderci lì fuori.
Fire of Love è la vita, l'amore e i vulcani secondo i filmini degli studiosi Katia e Maurice Krafft rivisti con lo sguardo della produttrice e realizzatrice del documentario Sara Dosa. Un'opera che pone di fronte alla relazione dei due vulcanologi e di come sia sempre stata strettamente legata al loro mestiere, che li ha portati a visitare e riprendere alcuni dei posti più infuocati e meravigliosi del mondo. Una potenza racchiusa nelle immagini d'archivio che riflettono sul loro rapporto e gusto artistico, mescolati insieme alla loro passione per la scienza, la stessa per cui erano disposti a morire.