Recensione Femmine Contro Maschi

In Femmine contro Maschi, in uscita a breve distanza da Maschi contro Femmine, Fausto Brizzi torna al cinema con una commedia tutta da ridere.

Recensione Femmine Contro Maschi
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"Tutti i protagonistii di Maschi contro femmine ricompaiono, fatta eccezione per Francesco Pannofino, che è stato cacciato malamente dalla Signoris. Molti fili vengono riannodati e molti nuovi ‘link' vengono a galla. Resta confermato il gruppo degli amici maschi; alcuni di loro hanno più di un cameo. E stavolta scopriamo anche delle amiche femmine: Littizzetto, Brilli, Signoris ed Ocone. Francini-Vaporidis-Ruffini sono i vicini di pianerottolo di Ficarra e assistono alla sua cacciata di casa. Si scopre, poi, che Picone lavora nello stesso ufficio della Brilli e della neocoppia Cederna-Signoris e che, ancora, Ficarra è il bidello della scuola frequentata dal figlio di Bisio, di cui Francesca Inaudi è la maestra".
Così, Mr Notte prima degli esami Fausto Brizzi sintetizza le differenze tra Maschi contro femmine, distribuito da 01 distribution a fine ottobre 2010, e questo Femmine contro maschi, realizzato per Medusa e che, sceneggiato come il precedente insieme a Massimiliano Bruno, Marco Martani e Pulsatilla (la scrittrice Valeria Di Napoli), è più uno spin-off che un sequel, in quanto prosegue: "I film sono stati montati in parallelo e, anzi, il secondo è finito prima come riprese. Sono film unici, che possono vivere separatamente. Certo, se lo spettatore li vede entrambi, gode doppio! Il secondo film vive di alcune eredità del primo, ma non dipende da esso, perché se si vede prima il secondo, comunque lo si apprezza come film completo".

Strani amori

Quindi, al di là dei nomi citati da Brizzi, in brevi apparizioni ritroviamo anche Alessandro Preziosi, Paola Cortellesi e Giorgia Würth (quest'ultima, in una sequenza di beach volley insieme alla pallavolista Francesca Piccinini) nel corso dei circa 96 minuti di visione il cui principale obiettivo, appunto, è quello di elevare a protagonisti i personaggi che in Maschi contro femmine erano soltanto marginali.
Allora, Luciana Littizzetto torna nei panni dell'androloga Anna, che qui scopriamo essere la moglie del benzinaio fedifrago Piero alias Emilio Solfrizzi, il quale, perduta la memoria a causa di un provvidenziale incidente, finisce per trasformarsi nel maggiordomo-amante-cuoco della compagna, che decide di "riformattarlo" a suo piacimento.
Claudio Bisio, invece, di nuovo nei panni del chirurgo plastico Marcello, è divorziato da anni da Paola, ancora una volta con le fattezze di Nancy Brilli, ma non vuole assolutamente che lo venga a scoprire l'ottantenne mamma Clara, malata di cuore ed interpretata da Wilma De Angelis.
La prima delle new entry, quest'ultima, come pure Serena Autieri nel ruolo della donna manager Diana, moglie di Michele alias Picone, il quale, a sua insaputa, suona in una cover band dei Beatles insieme al bidello Rocco, con il volto di Ficarra, che si trova costretto ad ospitare in casa dal giorno in cui viene lasciato dalla compagna Valeria, incarnata da Francesca Inaudi.

In Fausto il destino

Anche se, dall'altro film, il breve ritorno che maggiormente sarà apprezzato dagli spettatori maschi è di sicuro quello "a posteriori" di Sarah Felberbaum; mentre Enzo Salvi, ospite quasi fisso dei set gestiti dall'autore di Ex, fa un divertente cameo durante la Sagra della salsiccia, dove Ficarra e Picone si esibiscono con tanto di parrucche a caschetto rileggendo maccheronicamente Lennon e McCartney.
E sono sempre loro a ricordare quasi Totò e Peppino nel momento in cui si trovano a scrivere una lettera d'amore per aiutare il piccolo figlio di Marcello a conquistare una compagna di classe, della quale è innamorato.
Perché, pur rappresentando le imprevedibili e pazze dinamiche dei rapporti di coppia il principale elemento su cui è basato questo dittico targato 01-Medusa, Maschi contro femmine - che ricordava nella sua struttura il non disprezzabile La verità è che non gli piaci abbastanza di Ken Kwapis - presentava il look di commedia corale sulla scia di quelle firmate da Richard Curtis, mentre qui la maggior parte dell'aria che si respira sembra essere orientata verso la barzelletta su celluloide.
Infatti, tra Ficarra che rimarca il fatto che i Beatles si sono divisi per colpa di una giapponese e Solfrizzi alle prese con divertenti dialoghi insieme ad un collega extracomunitario, si ride in molte occasioni, grazie anche a qualche "felice uscita" di Bisio.
Con la risultante di una pellicola che, quasi priva di quelle particolari trovate registiche spesso adottate da Brizzi per conferire un taglio internazionale alle sue opere, sembra semplicemente accontentarsi di mettere insieme l'intreccio di storie.
Finendo per apparire leggermente inferiore alla precedente, ma anche per riconfermare che il suo autore, dalle nostre parti, rientri tra quelli maggiormente capaci di regalare allo spettatore situazioni che arrivino ad accarezzargli il cuore (citiamo soltanto la bella sequenza allo stadio).

Femmine Contro Maschi A pochi mesi da Maschi contro femmine, distribuito in sala a fine ottobre 2010, Fausto Brizzi torna nei cinema con quello che, elevandone a protagonisti i personaggi secondari e viceversa, possiamo definire uno spin-off ancor prima che un sequel. Il risultato finale, leggermente inferiore all’altro film, finisce con ogni probabilità per incarnare le fattezze della meno riuscita regia brizziana, anche se le risate sono ancora garantite e l’autore si riconferma tra i migliori (forse il migliore) cineasti della commedia romantica nostrana.

6.5

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