Felicity - Sexy adolescenza, la recensione del film erotico

Nel 1978 John D. Lamond dirige un gradevole soft-core ambientato ad Hong Kong, meta di scoperte e avventure per la giovane protagonista.

Felicity - Sexy adolescenza, la recensione del film erotico
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ll filone sexploitation è composto da film a sfondo erotico realizzati prevalentemente negli anni '60 e composti da sequenze sessuali non esplicite e nudi gratuiti. Questo sottogenere del cinema sexy veniva trasmesso nei teatri grindhouse, i precursori delle moderne sale per adulti, ed era rivolto prevalentemente ad un pubblico maschile.
Felicity - Sexy adolescenza, produzione australiana datata 1978, si inserisce nella categoria e, secondo le parole del regista John D. Lamond "prende ispirazione dagli omologhi titoli francesi a tema che, senza mai scadere nella pornografia fine a se stessa, erano in grado di mostrare un sensuale erotismo". Per sorreggere nella durata complessiva di novanta minuti le varie scene soft-core che si susseguono in serie, Lamond ha imbastito una trama a sfondo esotico ambientando la pressoché totalità della vicenda ad Hong Kong.

Donna felicità

La storia vede per protagonista la giovane Felicity Robinson, studentessa di un rigidissimo collegio cattolico situato lontano dalle grandi città. La ragazza e le sue compagne sono così oggetto di attenzione da parte di uomini di tutte le età, e Felicity sogna finalmente di evadere e sperimentare sulla propria pelle i piaceri del sesso, per ora solo provati in una relazione saffica con l'amica Jenny. Il padre le organizza una vacanza ad Hong Kong dove verrà ospitata in casa di una coppia, Christine e Stephen, che gli presentano un loro conoscente, il più anziano Andrew.
Ma Felicity troverà una prorompente sintonia con l'autoctona Me Ling, dal carattere libertino e disinibito, e forse l'amore con l'aitante Miles, accorso provvidenzialmente in sua difesa da un tentativo di scippo da parte di piccoli criminali locali.

Modelli e modelle

Tra i dichiarati modelli di riferimento vi è ovviamente un cult come Emmanuelle (1974), pellicola transalpina dal grande successo poi conflagrato in svariati sequel: così come nel prototipo, con la protagonista che partiva per la Thailandia, anche qui un luogo del profondo est è scelto come palcoscenico per le turbolente vicissitudini di formazione sessuale della giovane Felicity. Non è un caso che nel corso della visione i personaggi finiscano per leggere proprio l'omonimo romanzo di Emmanuelle Arsan, all'origine del succitato titolo, e un altro grande classico dell'eros come Histoire d'O.
Terminati i paragoni, concentriamoci ora su un'analisi più approfondita di Felicity - Sexy adolescenza, per quanto non sia semplice stendere una recensione su un'operazione prettamente ad uso e consumo di platee voyeuristiche, con la flebile sceneggiatura utilizzata come semplice trait-d'union tra le molteplici avventure vissute dalla "turista".

Alla ricerca del piacere

Avventure con entrambi i sessi, tra sussulti hot che avvengono sia in luoghi adibiti a tali pratiche come saune per massaggi e camere da letto che in altri più trasgressivi, come i sedili posteriori di un tram o un ascensore in movimento. Felicity - Sexy adolescenza non risparmia nulla nella sua continua ricerca di trasgressione, sempre comunque mantenuta su una certa eleganza concettuale che evita di scadere in volgarità di sorta: pelle nuda se ne vede e tanta, con alcune inquadrature che nascondono poco all'immaginazione, ma non ci si spinge mai oltre il dovuto.
Il perenne voice-over del personaggio principale e la ripetitiva colonna sonora provano ad infondere ulteriori sfumature psicologiche, ma ciò che conta in un prodotto di questo tipo è ben altro e il regista ne è ben conscio, pur offrendo qualche apprezzabile squarcio semidocumentaristico sulla condizione urbana dell'ex colonia britannica.

Felicity - Sexy adolescenza Un soft-core anni '70 invecchiato meglio del previsto, con alcune sequenze ispirate nella rappresentazione dei corpi alle prese con atti sessuali di vario genere, sempre e comunque legati ad un gradevole erotismo e mai scadenti nella pura volgarità. Felicity - Sexy adolescenza è un'operazione da prendere per quello che è, senza ricercare significati nascosti all'interno di una narrazione minimale costruita solo per giustificare, col minor sforzo possibile, la formazione carnale della sua giovane protagonista. Il regista John D. Lamond ha preso spunto da un grande classico del filone come il francese Emmanuelle (1974) e, pur senza raggiungere il fascino del prototipo, ha messo in scena una produzione godibile per il rispettivo pubblico di riferimento, composto in gran maggioranza da spettatori di sesso maschile. Il film andrà in onda venerdì 22 novembre alle 21.15 su CIELO TV per il ciclo La prima volta.

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