Fallen, la recensione del film di Scott Hicks su Prime Video

Primo e unico adattamento dei romanzi di Lauren Kate, Fallen è uno young-adult privo di idee ed emozioni che si rifà agli archetipi del genere.

Fallen, la recensione del film di Scott Hicks su Prime Video
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La diciassettenne Lucinda "Luce" è stata vittima di un evento traumatico che l'ha vista coinvolta - e ritenuta responsabile - in prima persona. I genitori hanno così scelto di affidarla al riformatorio Sword & Cross affinché possa curare le sue ferite e smettere di soffrire di allucinazioni.
L'istituto è frequentato da ragazzi sbandati, che hanno manifestato diversi problemi comportamentali. L'impatto non è semplice per la nuova arrivata, ma l'incontro con l'affascinante coetaneo Daniel Grigiori, che sente di aver già conosciuto e dal quale è profondamente attratta, sembra migliorare la situazione. Un altro degli studenti, Cam Briel, ha però messo gli occhi su di lei e Luce non sembra affatto disdegnare le sue attenzioni.
L'incrocio tra questi tre personaggi darà il via a una serie di eventi sempre più tragici e fantastici, apparentemente legati a una battaglia millenaria tra le forze del Bene e quelle del Male.

Una storia già vista

Il genere è il classico young-adult, o a essere più precisi il paranormal romance, che tanta fortuna di pubblico ha portato alla saga letteraria e cinematografica di Twilight. Il romanzo alla base, pubblicato nel 2009 da Lauren Kate, segue d'altronde la ormai canonica dinamica del triangolo amoroso che caratterizza questo moderno sottogenere, anche se in quest'occasione non troviamo vampiri e lupi mannari a contendersi la Bella di turno.

In Fallen infatti viene tirato addirittura in mezzo il conflitto tra paradiso e inferno, con tanto di angeli caduti e continui riferimenti alla figura di Lucifero, effettivo potenziale spauracchio dell'ultima parte di visione.
Come prevedibile la sceneggiatura segue pari passo quella del libro ed era ben difficile estrarre qualcosa di convincente da un'opera così rivolta al principale target di riferimento, composto per la pressoché totalità da lettrici di sesso femminile e in età adolescenziale.

Un cielo colmo di nubi

Certo si poteva chiedere qualcosa di più dal punto di vista stilistico e della messa in scena, soprattutto visto che dietro la macchina da presa sedeva Scott Hicks, in carriera anche candidato all'Oscar per miglior regista con Shine (1997). E invece i novanta minuti di visione procedono col pilota automatico, tra una tensione fasulla a prova di bambino e un romanticismo annacquato e sdolcinato, che mette nuovamente in mostra una protagonista sentimentalmente ambigua.
Divisa tra i due contendenti e incapace di scegliere - come nell'ormai consolidata prassi - Luce è una figura anonima e in balia degli eventi, sempre pronta a essere salvata ma mai capace di indirizzare il suo destino di propria sponte. E se il principe, o l'angelo come in questo caso, azzurro deve manifestare i suoi celati poteri, è unicamente per le colpe di quest'amata indecisa e impotente.

Il cast è anonimo e incolore, a cominciare da Addison Timlin nel ruolo principale; i due contendenti maschili invece hanno le prevedibili fattezze di Jeremy Irvine - biondo e faccia pulita - e Harrison Gilbertson - capelli lunghi e attitudine rock - mentre il resto delle figure secondarie si adatta ad altri stantii stereotipi che speravamo fossero oggi sorpassati.

Gli effetti speciali sono di qualità mediocre e caratterizzano soltanto la resa dei conti finale, aperta a quel prosieguo che a oggi - sono passati ormai quattro anni dalla realizzazione di questo primo capitolo - non è stato ancora realizzato e con molte probabilità è destinato all'oblio.

Fallen L'ennesimo clone letterario di Twilight sbarca su grande schermo, ma con assai minori fortune rispetto al film con Robert Pattinson e Kristen Stewart. Se la saga di Fallen ha ben venduto nella sua forma cartacea, l'adattamento cinematografico è stato un sonoro flop e non è difficile capirne i motivi. Ci troviamo infatti davanti a un'anonima operazione di copia-incolla - colpa da condividere con l'opera originaria - dove la tormentata protagonista è contesa da due affascinanti coetanei e si trova nel bel mezzo di una lotta tra il Bene e il Male che coinvolge addirittura la mitologia relativa agli angeli caduti e all'ambigua figura di Lucifero. Una narrazione stanca e prevedibile va di pari passo con la spenta messa in scena, mai in grado di regalare un sussulto e pronta ad affidarsi ai canonici cliché di genere, con il romanticismo all'acqua di rose e dinamiche action di rara pochezza a caratterizzare i minuti finali. Il film andrà in onda mercoledì 16 dicembre alle 21.20 su ITALIA1 in prima visione tv.

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