Recensione Fa' la cosa sbagliata - The Wackness

Il racconto di un estate e di un'improbabile amicizia

Recensione Fa' la cosa sbagliata - The Wackness
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Nella torrida e desolata estate cinematografica italiana, spesso dedicata a ripescaggi o prodotti di scarsa qualità, vede la luce The Wackness - Fà la cosa sbagliata, interessante produzione indipendente che si è fatta "notare" al Sundance film festival, vincendo il premio del pubblico. Raccontando l'estate del 1994 a New York, guidata da Rudolph Giuliani, offre uno spaccato malinconico della gioventù e dei suoi vizi e peccati, attraverso la storia di Luke Shapiro (Josh Peck), giovane sbandato. In crisi con i genitori, sull'orlo del divorzio e alla prese con gravi problemi economici che potrebbero portarli allo sfratto, cerca di guadagnare i soldi necessari a lui e alla famiglia tramite un florido spaccio di droga. Tra i suoi clienti vi è il dottor Jeffrey Squires (Ben Kingsley), un improbabile psichiatra, in rotta con la moglie (Famke Jannsen) e con un rapporto contrastato con la figliastra Stephanie (Olivia Thirby). Proprio quest'ultima diventa amica di Luke, che finisce per innamorarsene dopo un iniziale rapporto d'amicizia. Mentre lui è alla prima esperienza, la ragazza è ben più disinibita ed esperta e questo comprometterà inevitabilmente la loro relazione, avvicinando sempre di più Luke e Jeffrey.

A volte è meglio sbagliare...

The Wackness porta una ventata di freschezza nella calura estiva, pur non confermando tutte le rosee aspettative. La pellicola di Jonathan Levine (al suo secondo lungometraggio dopo l'inedito in Italia All the boys) non passa certo inosservata, e può ricordare una versione più soft ed edulcorata di Guida per riconoscere i tuoi santi di Dito Montiel. Affascina la fotografia, tendente a colori cupi e flebili, quasi si assistesse a un collage di vecchi negativi, di una stagione (l'estate) impressa malinconicamente nella memoria del protagonista. Il tutto è accompagnato da una variegata colonna sonora rap, dove i testi delle canzoni spesso sottolineano le tribolazioni di Luke. L'interpretazione di Josh Peck è sorprendente: infonde a un personaggio dalle mille sfaccettature sguardi e sorrisi che lasciano trapelare tutti i suoi stati emotivi. Il cast è fondamentale in una pellicola di questo tipo, e perciò si rivela azzeccata la coraggiosa scelta di uno strepitoso Ben Kingsley in un ruolo quanto meno insolito per lui. Sfodera invece una prova ruggente, scatenando gli artigli e tratteggiando un personaggio completamente fuori di testa e schiavo di un mondo che non gli appartiene.

Se il film di Jonathan Levine riesce nel non facile compito di emozionare lo spettatore, non si può tacere una certa ingenuità involontaria in fase di sceneggiatura, laddove l'improbabile vicenda di Luke cerca di porsi come specchio della realtà ma finisce per esasperare i luoghi comuni dell'adoloscente, dalla raffonate rappresentazioni dei boss della droga fino all'improbabile "prima volta" del ragazzo. Anche l'analisi delle diversità / uguaglianze tra due generazioni all'antitesi che qui collidono è a tratti superficiale, anche se qualche dutto tra Peck e Kingsley regala più di una risata.

Definirlo il film più caldo dell'estate, come sottolinea il trailer italiano, è esagerato poichè The Wackness non centra tutti gli obiettivi che si era prefissato, pur regalando una visione piacevole tra un bagno e un drink. Una di quelle pellicole che non verranno certo ricordate negli anni a venire, ma che non risultano neanche una perdita di prezioso tempo cinefilo.

Fà la cosa sbagliata - The Wackness Ci si aspettava sicuramente di più da Wackness, e invece ci troviamo davanti a una pellicola godibile, ma nulla più. Uno dei motivi per consigliarne la visione è senza dubbio l'irresistibile prova di Kingsley, in un personaggio completamente fuori dalle righe. Degno di nota, come spesso accade, l'aberrante titolo italiano, scelto per richiamare alla mente dello spettatore il "Fa la cosa giusta" di Spike Lee. Non sensazionale, ma nemmeno modesto.

6.5

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