Essi Vivono, il cult firmato John Carpenter in DVD

La guerra dei mondi di Carpenter approda in home video, la nostra recensione dell'edizione DVD.

Essi Vivono, il cult firmato John Carpenter in DVD
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C'erano una volta l'America, gli anni '50 e la fantascienza. Gli alieni erano tutti invasori e McCarthy, il senatore esagitato, proseguiva imperterrito la sua personale caccia alle streghe comuniste. C'era anche un e.t., però, che in questo decennio si proclamava pacifista nonostante la neonata Guerra Fredda. Il suo nome era Carpenter, o almeno così si faceva chiamare una volta mischiatosi agli umani con il fine di ammonire gli Stati Uniti e la popolazione terrestre tutta del pericolo rappresentato dall'atomica e dai conflitti. The Day The Earth Stood Still (Ultimatum Alla Terra, 1951), è un film caro a molti registi esplosi negli eighties. Sam Raimi lo cita scherzosamente in Army Of Darkness (L'Armata delle Tenebre, 1992) quando costringe Ash a ricordare la formula magica "Klaatu Barada Nikto!" che nello sci-fi movie d'epoca era adibita al disinnesco dell'infuriato robot Gort. John Howard Carpenter, futuro e talentuoso regista della New Hollywood settantiana, porta addirittura il cognome del messaggero extraterrestre di cui sopra. Proprio lui, l'artigiano del low-budget che da un lato strizza l'occhio al fantastico e dall'altro lancia sguardi critici sinistroidi alla realtà statunitense degli '80. Puro caso?

"Tutti i miei film sono socialmente impegnati. Solo che alcuni sono un po' più sottili". Sicuramente non è il caso di They Live, italicamente conosciuto come Essi Vivono. Un piccolo grande film di fantascienza con budget striminzito e sguardo corroso dalla rabbia dove la metafora politica del testo è fin troppo evidente. C'è John Nada (più o meno Signor Nessuno), il vagabondo proletario in cerca di lavoro, e di certo il look di evidente matrice street non lo aiuta. Trova porte sbarrate un po' ovunque, accasandosi momentaneamente in un cantiere edile a minimo sindacale, dove farà la conoscenza di un operaio di colore, futuro compagno di lotta armata. Sì, perchè il mondo è invaso da cattivissimi alieni zombeschi travestiti da yuppie. Sono capitalisti, patinati, aggressivi. Detengono posizioni di potere assoluto e plagiano le nostre menti attraverso messaggi subliminali trasmessi via etere e sulla carta stampata. Ci invogliano a riprodurci e consumare, rendendoci schiavi del dio denaro. Ci coltivano, allevano e tengono in un recinto da bravi padroni colonizzatori. Distolgono le nostre menti da questa condizione subalterna promettendo carriera e successo. Alimentano una società dove non c'è posto per i poveri e i disagiati. Dove alle minoranze etniche sono precluse scalate piramidali. Dove la realtà, quella vera, è in bianco e nero. Altro che Ejsenstein e le sue 'attrazioni'. Questo è un film che non la manda troppo a dire e picchia sodo ricorrendo a forti dosi di sarcasmo. Un film che mostra l'altra faccia di quella splendida medaglia chiamata 'sogno americano'. Un film che Reagan stesso all'epoca osteggiò. Un film di John Carpenter.

Ideologie a parte e preso con le dovute pinze, siamo di fronte ad un prodotto cinematografico ben fatto e divertente. Raccontato con stile sincero, senza troppe menate a livello registico. Non che queste siano un male, ma Carpenter stesso fa intendere in numerose interviste di guardare più al passato, ad un modo classico di intendere la narrazione, che al presente o al futuro. Apprezza il western vecchia maniera come la fantascienza dell'isteria rossa e atomica di cui sopra. Cita spesso Hawks, Jack Arnold (Tarantula, tanto per ricordarne uno, del 1955) nelle sue interviste. Gente pre-technicolor abituata a raccordi semplici e piani statici. Cose che uno come Orson Welles, ad esempio, eviterebbe se possibile. Eppure convince e cattura, nonostante la produzione assente. Al diavolo gli effetti speciali. Qui gli bastano tre attori, due quartieri e quattro mura domestiche. Ed un paio di occhiali da sole giocattolo neri e plasticosi. Se 'lotta di classe' deve essere, che abbia un'estetica povera e che sia imbottita di folle humour yankee. Forse è proprio vero. Forse "è tutta questione di saper raccontare una storia".

DVD

L'edizione oggetto d'analisi fa parte della collana Latitudine BiM distribuita dalla 01, che conta in catalogo ristampe monodisco di piccoli classici del cinema in formato 'mordi e fuggi'. Il video, presentato in un 1.78:1 widescreen, è nitido e cristallino, sicuramente ripulito rispetto alle edizioni analogiche in VHS. L'audio è nella norma, suddiviso tra pistaggio italiano Dolby Digital 2.0 e lingua inglese originale. Assenti gli extra.

Essi Vivono Un gioiellino 'sotterraneo' vivamente consigliato. Alla modica cifra di 9,90 € vi portate a casa in un comodo slim digipack un pezzo di bravura di questo regista-artigiano del fantastico. Uno sci-fi movie piacevole e spassoso che sicuramente fa riflettere. Sia a 'destra' che a 'sinistra'.

8

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