Elizabeth: The Golden Age, la recensione del Blu-ray

Ritorna la regina vergine di Cate Blanchett in Elizabeth: The Golden Age, ora disponibile anche in Blu-ray.

Elizabeth: The Golden Age, la recensione del Blu-ray
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Ritorna la regina vergine interpretata da Cate Blanchett, candidata per la seconda volta nei panni di Elisabetta al premio Oscar, in entrambi i casi senza vittoria. Nove anni sono passati dal primo capitolo, e dietro la macchina da presa troviamo ancora una volta il talentuoso regista indiano Shekhar Kapur. Alcuni personaggi sono tornati, come l'ambiguo, e perdonato, consigliere di Geoffrey Rush, mentre al posto di Joseph Fiennes troviamo il nuovo sex symbol Clive Owen, pronto a far breccia nel cuore della regina. Il primo capitolo era caratterizzato da una grandissima eleganza nei costumi e negli ambienti, con scenografie sontuose e luccicanti, ma l'attinenza storica non era certo uno dei punti cardine: sarà cambiato qualcosa in questo nuovo episodio, sottotitolato The Golden Age, e che tratta uno dei periodi più tortuosi e importanti della vita di Queen Elizabeth?

Il re di Spagna, Fillippo II, è pronto a invadere l'Inghilterra, rea di avere come regina una donna considerata eretica, in quanto ancora fedele alla corrente protestante. Sia dalla landa iberica che da una "setta" di fedeli cattolici, intrighi e magheggi per detronizzarla cominciano ad avere luogo, con lo scopo di mettere sul trono la cugina di Elisabetta, Maria Stuarda (Samantha Morton). Ma nel frattempo la sovrana d'Inghilterra (Cate Blanchett), aiutata dal suo fido, e perdonato, consigliere Sir Francis Walsingham (Geoffrey Rush) prepara la difesa della sua amata terra. In questo arduo compito l'aiuterà un fascinoso navigatore, Sir Walter Raleigh (Clive Owen), pronto a tutto per aiutare la sua regina, e capace anche di suscitare in essa emozioni inaspettate. Tra intrighi di corte, damigelle con segreti da nascondere ed epiche battaglie, si dipanerà una delle vicende fondamentali per la storia del popolo inglese. Riuscirà una donna, per quanto potente come Elisabetta, a sopportare il peso di quest'arduo compito, per lo più anche combattuta tra amore e dovere?

La verosimiglianza storica, soprattutto per quanto riguarda le date, non è certo il punto più riuscito del nuovo capitolo di Elizabeth. Infatti la regina in quel periodo avrebbe dovuto avere più di cinquant'anni, e la bellezza ancora splendida e suadente di Cate Blanchett non li dimostra certamente, con inoltre uno sbalzo temporale di anni rispetto al primo film che non vede corrispondenza nell'età dei personaggi. Come si suol dire, il cinema è cinema, e non sempre si rispettano i canoni della storia ufficiale, falsando gli avvenimenti. Se il film non eccelle quindi in attinenza storica, questo non si può dire per molti altri fattori. L'eleganza dei costumi (per cui è stato assegnato l'Oscar), già marchio di fabbrica del precedente episodio, è rimasta intatta, ed è un vero spettacolo osservare gli sgargianti abiti della regina vergine e dei suoi servitori, così come immutata è rimasta l'attenzione a ogni minimo particolare, dagli ambienti ricchi di dettagli alle splendide scenografie. Fattore rimasto ben saldo anche nell'intensa, seppur breve, battaglia finale, soprattutto per quel che riguarda lo scontro navale, esaltato ancor più da una fotografia di grandissima classe, capace di emozionare a ogni singola inquadratura. Molto riuscite anche le interpretazioni, e se non è una sorpresa erigere un nuovo plauso alla prova di Cate Blanchett, ormai tra le più grandi e consacrate attrici viventi (candidata quest'anno all'Oscar, oltre che per questa pellicola, anche per il versatile ruolo di Bob Dylan in Io non Sono qui), gradita sorpresa è anche Clive Owen, che concede al suo Sir Raleigh una sobrietà non scevra però di potenza, in grado di esser apprezzata sia dal pubblico femminile che dagli uomini. Buono anche il ritorno di Geoffrey Rush, seppur qui più in disparte rispetto al passato, e intensa seppur nel suo breve apparire l'interpretazione di Samantha Morton, che dimostra tutta la sua, non sempre sfruttata, bravura. I difetti, seppur di poco conto, si trovano in una certa "telenovelissazione" della vicenda, che finiscono per mostrare una figura sì più umana della regina vergine, ma allo stesso tempo anche più irreale, dovuta al tradimento della sua nuova fiamma con la sua più cara damigella di corte. E alla fine più di metà del film si gioca tutto su i presunti intrighi di corte, anche da personaggi insospettabili, lasciando solo i venti minuti conclusivi al dipanarsi dell'epica belligera. Inoltre la figura del re di Spagna, Filippo II, è tratteggiata fin troppo superficialmente, quasi fosse solo un fanatico spinto dall'illuminazione divina. Ma d'altronde, vista la produzione inglese, non si poteva certo aspettare un ritratto roseo dell'avversario iberico. Più una donna che una regina, e d'altronde non poteva essere diversamente quando si ha una protagonista magnetica come Cate Blanchett, centro focale di tutto il film, alpha e omega in cui tutto collide, e senza paura di mostrarne anche i lati più deboli e umani. E' l'ideale consecuzione della saga, che si concluderà nei prossimi anni con il terzo capitolo, per narrare nel migliore dei modi con una trilogia la vita di una delle protagoniste fondamentali della Storia europea.
Video in widescreen anamorfico 1.85:1, con una cromatura brillante, immagini nitide e pulite e una grande resa per la potenza visiva della fotografia e dei costumi.Audio Dolby Digital 5.1 in italiano inglese e spagnolo, potente e sontuoso, con un suono pulito che ben si adatta a tutte le situazioni del film. Sottotitoli presenti in ebraico, inglese, italiano, portoghese, serbo-croato, sloveno, spagnolo.Extra interessanti, che vedono alcune scene eliminate, un making of del film, uno speciale su Elisabetta, uno sulla creazione dell'Armata, sugli ambienti e luoghi e il commento del film del regista.

Elizabeth - The Golden Age Cate Blanchett è ancora una volta la regina Elisabetta, e ne veste di nuovo i panni con bravura e sobrietà, mostrando sia la regina che la donna. Accompagnata da un ottimo cast, ci fa rivivere, magistralmente diretta dalla mano di Shekhar Kapur, uno dei periodi più tormentati del suo regno. Pecca di imprecisioni storiche, e di qualche eccesso amoroso, lasciando poco spazio alla, pur splendida, battaglia finale. Ma rimane comunque un film visivamente potente, in grado di attirare tutti i fan delle produzioni in costume.

7

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