Recensione Due cuori e una provetta

Accanto ai produttori Albert Berger e Ron Yerxa, il cui curriculum include l'acclamato Little Miss Sunshine (2006) di Jonathan Dayton e Valerie Faris, in qualità di produttore esecutivo non poteva figurare altro che Nathan Kahane, che già aveva ricoperto lo stesso ruolo in Juno (2007) di Jason Reitman, nel cast tecnico-artistico di questo The switch (letteralmente "lo scambio"), diretto da Josh Gordon e Will Speck - responsabili di Blades of glory con Will Ferrell - e ribattezzato dalla distribuzione italiana Due cuori e una provetta.
Già, perché, mentre nella pellicola di Reitman avevamo una adolescente Ellen Page alle prese con un'inaspettata gravidanza, qui si parte da un'inseminazione artificiale.
Interpretata dalla Jennifer Aniston della serie tv Friends, ne è infatti protagonista la splendida quarantenne single Kassie, la quale, stanca di sperare di trovare l'uomo giusto, decide di accontentarsi del donatore giusto, che identifica nell'attraente e ottimista Roland alias Patrick Wilson. E tutto filerebbe liscio come l'olio se, durante la festa per il lieto evento, non accadesse qualcosa di inaspettato: il migliore amico di Kassie, Wally Mars, nevrotico e pessimista che lavora alla borsa di New York, con le fattezze del Jason Bateman che fu proprio il co-protagonista di Juno, ubriaco e spinto dai fumi dell'alcool trova in bagno la provetta e, accidentalmente svuotatala, riempie di nuovo il contenitore con il proprio seme, ma senza rendersene conto.

Bateman & Robinson

Quindi, la pellicola, sceneggiata da Allan"Wall street: Il denaro non muore mai"Loeb prendendo spunto da un breve racconto di Jeffrey Eugenides pubblicato per la prima volta sul New Yorker nel 1996, prosegue con Kassie che, ignara di quanto accaduto, si trasferisce nel Minnesota per poi tornare sette anni dopo nella Grande Mela e presentare il precoce e lievemente nevrotico figlio Sebastian a Wally, ancora single e che inizia presto ad assumere un atteggiamento decisamente paterno nei confronti del bambino, con le fattezze di un notevole Thomas Robinson.
D'altra parte, grazie anche all'ottima performance di Bateman, visto negli ultimi anni in commedie come Ti odio, ti lascio, ti... (2006) e L'isola delle coppie (2009) ma che esordì sul grande schermo addirittura tramite Voglia di vincere 2 (1987), è proprio il rapporto-confronto tra i due a suscitare una certa tenerezza in quella che possiamo tranquillamente definire una commedia sull'imprevedibilità del destino, della quale Yerxa osserva: "La morale della storia è che anche se sei un newyorkese narcisista, materialista e che pensa solo alla carriera, se riesci ad aprirti con le persone che entrano a far parte della tua vita hai la possibilità di diventare una persona migliore. Ecco perché metterei questo film nella categoria della social-class comedy. Ci piacciono le commedie che esplorano quelle questioni sociali che sono fondamentali in America. Questo progetto aveva alla sua base una premessa unica e presentava delle idee molto specifiche".
Ma, come c'era da aspettarsi, con i veterani Jeff"La mosca"Goldblum e Juliette"Assassini nati"Lewis inclusi nel cast, a mancare non sono davvero i momenti per sorridere (e diversi legati all'uso che viene fatto della figura della giornalista e conduttrice televisiva Diane Sawyer), distribuiti a dovere nel corso dei circa 101 minuti di visione che vanno a costituire un prodotto sicuramente non originale in maniera eccessiva (l'idea di partenza non può fare a meno di ricordare il quasi contemporaneo Piacere, sono un po' incinta con Jennifer Lopez), ma ben raccontato e, soprattutto, mai noioso.