Recensione Dracula il vampiro

Ricordiamo il grande Christopher Lee con il primo film in cui interpretò il signore dei vampiri, personaggio che lo ha consacrato a leggenda del cinema horror, ripreso poi in altri undici titoli.

Recensione Dracula il vampiro
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Oltre 280 ruoli in circa settant'anni di carriera (e con due pellicole che usciranno postume), molti dei quali cult: dal Lord Summerisle di The wicker man al Rochefort del dittico de I tre moschettieri, oltre alle parti che lo hanno consacrato alle nuove generazioni nell'esalogia tolkeniana e nella trilogia prequel di Star Wars. Ma il personaggio con il quale sarà sempre identificato dalla storia del Cinema rimarrà quello di Dracula, interpretato in ben 12 film. E' il 1958 quando Christopher Lee viene scelto dalla Hammer Films per riportare a nuova vita l'iconico vampiro partorito da Bram Stoker in Dracula il Vampiro, primo titolo di una serie (che conterrà 5 seguiti e 2 spin-off) realizzata dalla storica casa di produzione britannica. Insieme all'attore appena compianto troviamo, nei panni del dottor Van Helsing, un altro iconico volto del cinema d'orrore che fu come Peter Cushing.

Night's blood

Jonathan Harker si fa assumere come bibliotecario nel castello del conte Dracula, con lo scopo di ucciderlo. L'uomo però riesce ad eliminare soltanto la sposa del vampiro, venendo sopraffatto da questi e trasformato anch'esso in una creatura della notte. Abraham Van Helsing, amico di Harker, si reca alla residenza del conte scoprendo quanto accaduto; fatto ritorno nella sua città natale intuisce come Dracula abbia preso di mira la promessa sposa di Jonathan, la bella Lucy. In una lotta contro il tempo, il dottore dovrà cercare di salvare la ragazza e distruggere per sempre il signore del Male.

The Legend

Era un'impresa quasi impossibile sostituire nell'immaginario comune di allora il Dracula di Bela Lugosi, altro nume tutelare del genere, che aveva interpretato il ruolo nel 1931. Eppure Christopher Lee è riuscito, con un prova di pari intensità, ad affermarsi come nuovo propotipo del Conte, ancora ineguagliato ad oggi. Ed è anche la prima volta che i canini acuminati (invenzione del regista, il grande Terence Fisher) fanno la loro comparsa, definendo l'archetipo del succhiasangue moderno. Il tutto considerando anche l'esigua presenza del personaggio, che rasenta i dieci minuti, conferma la potenza dell'interpretazione dell'attore inglese, servito bisogna dirlo da una realizzazione tecnica e narrativa di prim'ordine. Seguendo il classico stile Hammer che avrebbe segnato per sempre il genere, il mix di sottile erotismo e atmosfere gotiche è atto a rappresentare un terrore strisciante, che sale ad alti livelli tensivi nelle sequenze che vedono il vampiro protagonista. In una fedeltà più che degna al romanzo, il regista opta per una messa in scena cupa e raffinata, che sfrutta al meglio i toni inquietanti della colonna sonora e il fascino delle iconiche ambientazioni e scenografie attraverso inquadrature magnifiche, capaci di infondere da sole un alone di puro terrore: i primi piani di Dracula, con la bocca sporca di sangue, mantengono ancor oggi un magnetismo di rara potenza, così come gli ottimi, per l'epoca, effetti speciali che raggiungono l'apice nell'intenso finale. E la lotta tra Lee e Cushing, amici nella vita e per più volte chiamati a condividere lo schermo, è quella tra due leggende del filone.

Dracula il vampiro Prima di Saruman, il grande Christopher Lee veniva identificato dal grande pubblico soltanto come Dracula, il Ruolo per eccellenza tra i tanti cult interpretati dal compianto attore inglese. Dracula il vampiro segnò una nuova era e un nuovo mito del genere, in un film che grazie all'ispirata regia di Fisher e alla co-presenza di un'altra icona come Peter Cushing è passato giustamente alla storia del cinema horror. Un titolo seminale e da riscoprire per coloro che conoscono l'attore inglese soltanto nei panni del più potente degli Istari o del Conte Doku.

8.5

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