Recensione Double Impact - Vendetta finale

Jean-Claude Van Damme si sdoppia, per la prima volta in carriera, nel sottovalutato Double Impact - Vendetta finale, action b-movie diretto nel 1991 dal fidato Sheldon Lettich ed ambientato ad Hong Kong.

Recensione Double Impact - Vendetta finale
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Nel 1991, ad un anno da Lionheart - Scommessa vincente, il regista Sheldon Lettich e Jean-Claude Van Damme (anche in veste di co-sceneggiatore e produttore) tornano a lavorare insieme in Double impact - Vendetta finale, ennesimo action b-movie ambientato in quel di Hong Kong. Il film offre all'interprete belga l'occasione di sdoppiarsi, vestendo i panni di due gemelli e dandogli modo di mettersi allla prova su diversti toni recitativi. Questa scelta di due diversi alter-ego sarà ripresa anche nella carriera futura, vedasi le due pellicole in cui JCVD è diretto dal maestro hongkonghese Ringo Lam (Maximum Risk e The replicant). Nonostante una ricezione critica fin troppo negativa, il titolo può tranquillamente essere considerato tra i più riusciti della "giovinezza" su grande schermo dell'atletico protagonista.

Hong Kong mon amour

Nel 1966 la triade di Hong Kong stermina brutalmente i genitori dei neonati Chad e Alex che, salvati in extremis dall'intervento della guardia del corpo Frank Avery, vengono separati: Chad viene portato negli Stati Uniti proprio da Avery, mentre Alex viene abbandonato dalla tata nei pressi di un istituto religioso per orfani dell'ex-colonia britannica. Venticinque anno dopo i destini dei due sono destinati ad incrociarsi di nuovo con Chad che, su espressa richiesta del suo mentore Avery, fa ritorno nel luogo natio per riabbracciare il gemello e ottenere insieme a lui la vendetta per la morte dei genitori.

Azione d'impatto

Un gran ritmo in questa avventura d'azione alla quale non mancano spinte da commedia e un pizzico di erotismo. Double Impact - Vendetta finale ha il merito di sfruttare al meglio la poliedricità di Hong Kong, città che come poche altre si presta per la sua conformazione di vicoli e paesaggi mozzafiato all'adrenalina cinefila. Non mancano perciò numerosi inseguimenti a piedi che vanno a variare ancora di più una componente action pirotecnica e a tratti spettacolare che guarda, con le dovute proporzioni, al cinema di John Woo. Questa volta il doppio Van Damme, capace di muoversi a suo agio in entrambi i personaggi (caratterizzati più che degnamente), si trova coinvolto molto più che in passato in avvincenti e rocambolesche sparatorie, con la classica fisicità marziale ad emergere soprattutto nell'ultima parte nello spettacolare combattimento a mani nude con il grande Bolo Yeung, figura cardine delle mitiche produzioni Shaw Brothers. E se qualche momento raggiunge in ogni caso picchi scult di una certa rilevanza (su tutti la lotta contro la dark-fetish-lady), il film si rivela comunque un b-movie più solido del previsto.

Double Impact - Vendetta finale Jean-Claude Van Damme si sdoppia per la prima volta in carriera (con discreti risultati), in due personaggi diversi ma complementari, nel sottovalutato action b-movie del fido Sheldon Lettich. Double Impact - Vendetta finale, pur non privo di ingenuità e forzature, diverte e avvince al contempo, grazie ad un ritmo pirotecnico e a sequenze d'azione che guardano e non poco al contemporaneo cinema di Hong Kong, non a caso luogo nella quale è ambientata la vicenda.

6.5

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