Recensione Digital Copy 2.0 - Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato

Scopriamo insieme la versione Digital Copy 2.0 del film WB.

Recensione Digital Copy 2.0 - Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato
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Per un collezionista il supporto è quasi tutto. Per lui la sostanza è importante, ma l'apparenza le regala quel valore aggiunto che molti non comprendono. Per questo l'inseguimento dell'edizione speciale diventa una sfida all'ultimo euro, la raccolta di ogni versione commercializzata dentro e fuori dal territorio italiano è la missione impossibile, mantenere intatte le condizioni originali dell'oggetto della propria passione appare agli altri maniacale. Si tratta di una di quelle procedure automatiche che solo un altro collezionista può apprezzare e comprendere. Eppure, quando quel prodotto ti piace davvero tanto, non puoi fare altro che vederlo/leggerlo/ammirarlo in continuazione, rischiando così di rovinarne l'estetica materiale.
Posto così sembra un discorso filosofico molto contorto dalla difficile applicazione pratica, ma la situazione cambia quando al suddetto prodotto diamo un nome tangibile e desiderabile.
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato. Appena la versione home video è stata annunciata, è finita subito nella tua libreria, magari anche nella versione 3D e in quella con allegato photobook limitato. Poi Warner Bros. ha annunciato l'extended edition e il portafogli ha iniziato a muoversi all'interno della tasca. Non puoi farne a meno: è la stessa storia avvenuta con la saga de Il Signore degli Anelli che si ripete. Devi averli tutti, perché... non vedi proprio perché non dovresti. Ami la saga, i personaggi, il regista, lo scrittore e l'intero mondo che ci gira intorno. È, semplicemente, la tua passione. E che dolore quando, a furia di vederli e rivederli, quei dischi iniziano a rovinarsi o le custodie mostrano timidamente le prime crepe. Una tragedia, che forse la tecnologia è pronta a evitare, grazie alle Digital Copy 2.0.

Re-play infiniti

A partire dal mese scorso, infatti, Warner Bros. ha iniziato a includere nelle copie delle versioni home video di alcuni suoi film (per l'esattezza al momento si parla di Gangster Squad, Il Cacciatore di Giganti e Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato, quest'ultimo il titolo in nostro possesso per l'analisi) un codice, che permette all'utente di poter scaricare il film stesso sul proprio computer, sullo smartphone o il tablet, oppure di vederlo direttamente in streaming. L'iniziativa Digital Copy 2.0, che WB porta avanti avvalendosi della collaborazione di Flixster, segue la normale evoluzione del supporto di divulgazione dell'home video, che dopo essere passato per VHS, DVD e Blu-ray, approda in modo naturale alla fruibilità a portata di clik, sempre e ovunque. Una trovata che rende felicissimi gli appassionati di cinema per più di un motivo. Prima di tutto si offre loro la possibilità di portare sempre con sé i propri film preferiti, eliminando completamente il vincolo del supporto e rendendo il download del prodotto completamente gratuito e legale. Inoltre, e per molti non si tratta certo di un punto di poca importanza, lo spettatore potrà godersi la visione del film tutte le volte che vuole, senza intaccare minimamente il packaging del supporto fisico. Niente più sensi di colpa per confezioni o dischi rovinati dai troppi "play". Tutto quello che ti serve è un dispositivo, una connessione a banda larga e un account Flixster: grazie alle applicazioni ufficiali disponibili anche per Android e iOS, il film può essere scaricato su ogni tipo di dispositivo, fino a un massimo di 5 download totali (un totale davvero perfetto).

I vantaggi di Flixster

Warner Bros. si affida a Flixster per gestire le proprie copie digitali. Il famoso social network cinematografico, grazie alla creazione di un semplice account (per la connessione si può utilizzare anche il classico account Facebook), ti permette di gestire la tua videoteca e di avere rapido e facile accesso alle tue Flixster Digital Copy. Puoi così salvare e immagazzinare i tuoi video con sistema Cloud Storage e visionarlo poi su una gran varietà di piattaforme e dispositivi. Certo, c'è un limite. Al momento le Digital Copy 2.0 fornite sono versioni SD del film, quindi, nel caso specifico de Lo Hobbit c'è una visibilissima perdita di luminosità rispetto all'invidiabile versione in Blu-ray. Ma è un compromesso che, in alcuni casi, si può accettare senza troppi rimpianti, soprattutto se si decide di trasferire il contenuto su un dispositivo mobile.

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