Recensione Dietro i candelabri

L'irrefrenabile Steven Soderbergh si lancia in un biopic televisivo con Michael Douglas e Matt Damon

Recensione Dietro i candelabri
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Prima di Elvis, prima di Elton John, prima di Madonna e di Lady Gaga, c’era Liberace. Pianista virtuoso, intrattenitore sorprendente e stella indiscussa del palco e della televisione. Il suo nome, almeno negli Usa degli ani 70, era sinonimo di stravaganza, spettacolarità e... candelabri, decorazione preferita del musicista, che non mancavano mai sul suo pianoforte a coda. Steven Soderbergh lo ricorda con un biopic maestoso, interpretato da Michael Douglas, nei panni del protagonista, e da Matt Damon in quelli del suo amante Scott Thornson, che ha ispirato la pellicola con il suo libro My life with Liberace, che racconta del burrascoso eppure profondo rapporto tra i due in un’epoca in cui non era possibile rivelare al mondo la propria omosessualità senza subire conseguenze disastrose. Il film è prodotto dalla HBO e destinato dunque principalmente a un circuito televisivo, e vede anche la partecipazione di Dan Aykroyd nel ruolo del manager Seymour Heller.

La leggenda del pianista... via cavo

"Nessuno a Hollywood voleva farlo - dice Soderbergh - per via delle tematiche gay. Dicevano che il film non avrebbe attirato il pubblico etero. E questo, dopo Brokeback mountain. Per di più il mio film è anche divertente, continuano a sorprendermi con le loro dinamiche assurde”. Così, entra in ballo l’idea della produzione televisiva: “Il pubblico del cinema sta migrando verso la tv - continua il regista - si può dire che il ‘via cavo’ stia vivendo una seconda fase di giovinezza. Ci sono programmi ottimi, culturalmente validi. Quelli che prima parlavano di cinema oggi parlano di tv. Penso che per gli spettatori sia fantastico”. “Non penso che il problema fossero le tematiche gay - commenta Douglas - quanto il fatto che ormai a Hollywood non si interessano minimamente di film a basso budget. Per fortuna che c’è la tv. Il paradosso è che proprio il mio nome potrebbe essere stato controproducente. Nemmeno i piccoli distributori hanno avuto il coraggio di tirar fuori un Michael Douglas gay. Con qualsiasi altro attore Steven sarebbe riuscito a uscire al cinema”. Tra l’altro, Soderbergh ha annunciato che questo potrebbe essere il suo ultimo film. Un addio dato in sordina, solo in tv? “Per la verità - dice il regista - non so se sarà il mio ultimo film, ma di certo mi serve una pausa. La prima volta che sono venuto a Cannes, con Sesso, bugie e videotape, avevo ancora i capelli!”. Matt Damon scherza invece sul suo ruolo: “Posso vantarmi di aver diviso il letto con Michael Douglas, come Sharon Stone e Demi Moore!”.

Dietro i Candelabri Ben raccontato, articolato e magistralmente interpretato dalla coppia Douglas/Damon, Behind the Candelabra non va oltre, purtroppo, lo standard di un prodotto televisivo di buona qualità. E come la maggior parte dei biopic, risulta alla fine un po’ noioso, a meno che non si abbia una particolare predilezione per il personaggio della cui vita si tratta. Forse, semplicemente, in Italia Liberace non è sufficientemente conosciuto da volerci far desiderare di sapere con chi andasse a letto.

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