Recensione Diario di uno Scandalo

Cate Blanchett e Judi Dench amiche-nemiche in una strepitosa gara di bravura

Recensione Diario di uno Scandalo
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Il regista

Richard Eyre, regista inglese, ha cominciato la sua carriera nel mondo teatrale. Non è perciò un caso che in tutte le sue passate produzioni si sia affidato sempre e prima di tutto a grandi attori. Ha lavorato con gente del calibro di Jonathan Pryce, Ian Holm, Rupert Everett, fino a trovare già nel 2001 una grandissima attrice, quale Judi Dench, con cui ha girato Iris - Un amore vero. Un rapporto artistico evidentemente soddisfacente per entrambi, visto che in quest'ultimo film di Eyre ritroviamo ancora l'attrice inglese (premio Oscar nel 1999 per la parte della Regina Elizabetta in Shakespeare in love) affiancata da un'altra attrice "regale", quella Cate Blanchett, osannata da pubblico e critica, e in grado di sfornare spesso interpretazioni indimenticabili. Il film è tratto dal romanzo, edito anche in Italia da Bompiani, La donna dello scandalo di Zoe Heller, ed è basato su un tema difficile, ma quanto mai attuale anche in Italia, di rapporti "intimi" tra studenti e professori.

Due donne, un segreto

Barbara (Judi Dench) è un'anziana insegnante alla scuola St.George, ormai inacidita dagli anni e carica di un'arroganza che non smette di mostrare coi suoi colleghi e gli alunni. Un giorno arriva a insegnare nell'Istituto la nuova professoressa di materie artistiche, Sheba (Cate Blanchett). Quest'ultima si fa subito ben volere da tutti per la sua gentilezza e i modi amichevoli, e comincia a suscitare l'invidia di Barbara. Dopo però l'astio iniziale, le due donne diventano amiche, e Barbara scopre che la vita di Sheba è tutto il contrario di quel che ella pensava. Un marito di mezz'età, una figlia in età adolescenziale e un bambino handicappato. Il rapporto tra le due finisce per diventare sempre più intimo, finchè Barbara viene a conoscenza di un morboso segreto: Sheba ha una relazione sessuale con uno dei suoi alunni, un ragazzo appena quindicenne. Sentendosi tradita, l'anziana donna terrà nascosto il misfatto, ma lo userà come espediente psicologico per attrarre sempre più a se la sua giovane collega. Tra ricatti e tradimenti, tutti i nodi verranno al pettine.

Scontro tra regine

E' un film giocato sulle menzogne, è un'opera incentrata sulle interpretazioni. Probabilmente con altre due attrici il film avrebbe perso molto dell'appeal che invece si trova ad avere. Due prove magistrali, nelle quali la Dench e la Blanchett si sfidano a colpi di bravura, sia nei virtuosismi più collerici, che nei sopiti momenti di presunta tenerezza. Entrambe candidate agli Oscar e ai Golden Globe, senza che nessuna dei due ottenesse la statuetta, rendono la pellicola un prodotto tutto da gustare, laddove ogni singolo sguardo o smorfia si trasforma in qualcosa di più, come specchi che mostrano un animo ora inquieto, ora felice. La Dench è strepitosa nel delineare un personaggio arcigno, a suo modo crudele, ma che non manca di suscitare una sorta di pietà nei momenti finali, anche perchè nasconde un segreto che motiva, anche se non giustifica, il suo diabolico operato. La Blanchett invece appare come una donna insicura, incapace di scindere il cuore dalla ragione, e impresa tra le più ardue per un'attrice, riesce a dare il giusto tormento emotivo alla figura di Sheba, moglie e madre disillusa. Il confronto tra le due che avviene proprio negli ultimi istanti, è da storia del cinema, due leonesse che finiscono per sbranarsi, emotivamente, a vicenda.Il marito della Blanchett,è interpretato dal bravo Bill Nighy (anche se il suo è un ruolo più che altro accessorio), salito agli onori delle cronache di recente per aver interpretato il tentacoloso Davy Jones de I pirati dei Caraibi.

Comparto tecnico

Pur affidandosi come visto soprattutto alle due interpreti, il regista Eyre non ha disdegnato anche gli altri fattori. A cominciare dalle musiche (il compositore Philip Glass, già sentito all'opera su svariati film, The Truman Show tra i tanti, è stato candidato all'Oscar per questa colonna sonora), che riescono ad essere inquietanti e sinuose allo stesso tempo, più che un mero accompagnamento di contorno, ma parte portante per entrare appieno nell'atmosfera del film. La scelta poi di narrare il plot principale usando la voce fuori campo della Dench (il cui doppiaggio italiano, come quello della Blanchett, è esemplare), quasi come una sorta di narratore esterno che in realtà si trova ben al centro delle vicende, dona un fascino ancora più perverso al tutto. La fotografia anche si fa apprezzare, più per gli scorci della ridente cittadina sconquassata dallo "scandalo" del titolo, che per le visioni negli interni. Ci sono naturalmente anche degli stereotipi, come la rappresentazioni di certi studenti, o ancora il furioso ed esasperato assalto dei mass media, ma sono dettagli che influiscono ben poco sul risultato generale. E' molto suggestivo poi il rapporto / scontro tra i due elementi fondamentali della storia: l'amore e il dolore. Sembra infatti che il raggiungimento del primo porti per forza anche all'avvento del secondo, seguendo una scia disillusa di un gatto che si morde la coda. Formalmente perfetto, Diario di uno scandalo riesce a raggiungere anche le corde emotive dello spettatore senza risultare banale o stucchevole. Chi è in cerca di grandi attori usati al loro meglio, qui troverà piena soddisfazione.

Edizione Dvd

Il video viene presentato nel classico formato 16:9, ma la qualità visiva si rivela incostante, soprattutto perdendo nitidità nelle scene più cupe. La resa dei colori invece, per quanto mai eccessivamente sgargianti, si rivelano sempre all'altezza della situazione, con un'ottima definizione. L'audio è il vero punto di forza,ma era più che ovvio visto che si tratta di un film soprattutto verbale, dove l'importanza della chiarezza delle parole era fondamentale, ma capace di sfoderare anche le "palle" nei momenti dove la musica raggiunge la maggiore intensità. Abbiamo le classiche tracce in italiano e inglese, in formato Dolby Digital 5.1, accompagnate dai rispettivi sottotitoli. E' il turno degli extra, che di solito nei formati multimediali di un certo genere di pellicole si rivelano sempre piuttosto scarsi. Non fa eccezione questo dvd della divisione home della 20th Century Fox, infatti troviamo un breve speciale sul romanzo e del come si è arrivati alla scelta delle due attrici, con uno dedicato in particolare proprio alla Blanchett. Poi troviamo un breve dietro le quinte di 5 minuti, varie clip web e il classico trailer cinematografico.

Diario di uno Scandalo Diario di uno scandalo è uno di quei film che vale il prezzo del biglietto (in questo caso, del dvd) per la bravura delle sue attrici, riuscendo comunque a farsi apprezzare anche per altri fattori, musiche e regia su tutti. Un prodotto sicuramente consigliato ai fan di Cate Blanchett e Judi Dench, ma anche a tutti coloro che non intimoriti da una storia aspra e drammatica, vogliano godersi una sfida tra due regine del cinema.

6.5

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