Crucifixion - Il male è stato invocato, recensione del film di Xavier Gens

Una giornalista americana si reca in Romania per indagare sulla morte di una giovane suora, deceduta in seguito a un esorcismo.

Crucifixion - Il male è stato invocato, recensione del film di Xavier Gens
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Bucarest, 2004: in un piccolo villaggio nei pressi della capitale viene praticato da Padre Dumitru un esorcismo sulla giovane suora Adelina Marinescu, che da qualche tempo manifestava inquietanti segni di una possibile possessione demoniaca. Il rito, avviato da alcuni giorni in un sotterraneo di una piccola chiesa, viene interrotto dal vescovo locale e la ragazza decede solo qualche ora più tardi, con il successivo arresto del prete ritenuto colpevole di aver torturato a morte la vittima.
In Crucifixion - Il male è stato invocato, la notizia fa scalpore e la risonanza arriva anche Oltreoceano, con la reporter newyorchese Nicole Rawlins, da poco reduce dal lutto della madre, che chiede allo zio, editore del giornale per cui lavora, di poter salire sul primo volo per indagare sull'accaduto e documentarlo come scoop giornalistico. Arrivata a destinazione Nicole decide di incontrare subito Dumitru, nel frattempo tenuto in stato detentivo dalla polizia, che le ribadisce la propria, soprannaturale, versione dei fatti.
Giorno dopo giorno, la giornalista scopre sul caso dettagli sempre più inquietanti che la portano a rimettere in discussione le sue credenze sulla religione, fino a soffrire di macabre allucinazioni e ad affrontare nuovi pericoli.

La genesi

Crufixion - Il male è stato invocato prende ispirazione da un fatto di cronaca realmente accaduto in Romania nel giugno del 2005, ribattezzato l'omicidio di Tanacu: Suor Irina Maricica Cornici, 23 anni, venne lasciata morire di stenti durante un presunto rito nel convento dell'omonimo villaggio. La povera donna soffriva in realtà di un'acuta forma di schizofrenia ma padre Daniel Corogeanu, che riteneva fosse vittima di una possessione, sospese ogni tipo di cura in quanto - secondo lui - non era questo il modo di affrontare il demonio. Una storia suggestiva, con lo scontro tra la scienza e la Fede, non poteva che far gola ai produttori cinematografici. Dieci anni dopo l'accaduto è arrivata così una versione ad hoc per il grande schermo nella formula più adeguata, quella dell'horror di stampo esorcistico, con la regia affidata al regista francese Xavier Gens che, dopo l'exploit con l'esordio cult Frontiers - Ai confini dell'inferno (2007), sembra aver perso da alcuni anni la propria personale idea di cinema.

Un horror come tanti

Anche in Cruficixion - Il male è stato invocato il cineasta transalpino non trova la giusta ispirazione e i novanta minuti di visione risultano un noioso copia/incolla da decine di produzioni a tema, diretto per gran parte senza convinzione e originalità: porte e finestre che si aprono da sole, incubi ricorrenti, aghi che si dirigono verso i bulbi oculari (ma senza eccessi di violenza, sempre nascosta), candele che si spengono improvvisamente e jump-scare di sconcertante semplicità richiamano situazioni viste e riviste, e una manciata di sequenze suggestive, utilizzate a ogni modo in maniera gratuita, non bastano a risollevare la pochezza stilistica dell'insieme. La stessa sceneggiatura dei fratelli Hayes, già al lavoro in passato sulla saga di The Conjuring, non brilla per originalità ed è incapace di cogliere le sfumature insite nella storia realmente avvenuta, limitandosi a un noioso confronto tra razionalità e spiritualismo i quali sono in eterna lotta nel personaggio di Nicole, figura femminile anonima e troppo debole per reggere da sola il peso di una vicenda ricca di forzature e incongruenze.
Anche i passaggi sulla carta più suggestivi, come la celebrazione del Festival di Strigoi (una sorta di Halloween locale), vengono risolti rapidamente e senza sussulti degni di nota, con l'anonimo cast che rende ulteriormente smorta la carica tensiva ed emotiva di un racconto in cui manca qualsiasi senso di coinvolgimento nei confronti dei protagonisti e dell'indagine mystery in cui sono impegnati.

Crucifixion - Il male è stato invocato Si respira un odore di muffa e non è certo quello del cadavere della giovane ragazza vittima dell'esorcismo che ci viene mostrato nel prologo, ma bensì proveniente da una sceneggiatura e relativa messa in scena che risentono di troppi limiti stilistici e narrativi per aggiungere qualcosa al copioso filone sulle possessioni demoniache. Crucifixion - Il male è stato invocato prende spunto da un fatto di cronaca realmente accaduto nel 2005 in Romania, rivelandosi incapace di sfruttare gli interessanti spunti insiti nel sempre eterno confronto tra fede e scienza, con la protagonista, una giornalista newyorchese, quale elemento estraneo a perseguire con motivazioni forzate le proprie personali indagini e a cambiare idee e punti di vista in continuazione. Xavier Gens dirige senza personalità, quasi fosse il primo a non essere convinto dall'anonimia di uno script improbabile, indirizzato a un epilogo più che telefonato senza suscitare mai spaventi o emozioni degni di nota.

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