Crater Recensione: coming of age e sci-fi dai produttori di Stranger Things

Il film su Disney+ è uno strano ibrido che concilia il genere per famiglie e ragazzi a una riflessione sia ambientalista, che interiore.

Crater Recensione: coming of age e sci-fi dai produttori di Stranger Things
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Tra le uscite di maggio 2023 di Disney+ compare Crater, uno strano ibrido che unisce il genere per ragazzi a una critica sociale e ambientale che percorre l'intera pellicola. Una strana combinazione visto che il tono e i personaggi ricoprono i tipici ruoli e caratteri del genere young, avventurandosi però in dialoghi e osservazioni che riguardano un futuro possibile in cui gli esseri umani saranno spediti nello spazio, dovendo affrontarne le conseguenze. Una mescolanza che è sia la trovata originale, che la stonatura per il film scritto da John Griffin, diretto da Kyle Patrick Alvarez e che vede tra dai produttori lo Shawn Levy di Stanger Things e Deadpool 3. La pellicola è rimasta nella Black List dei progetti hollywoodiani fino all'acquisizione della 20th Century Studios, passata poi a Disney. È così che il progetto finisce direttamente sulla piattaforma, non troppo forte per andare sul grande schermo, e in linea con l'offerta per famiglie che il servizio streaming riesce a dare.

Un viaggio tra le stelle e in se stessi

Crater è la storia di una missione, di un'amicizia, ma anche di una speranza per un futuro che non guarda, come spesso è accaduto, alle stelle. Bensì rivolge il proprio sguardo alla Terra, a ciò che si è lasciati alle spalle, a un pianeta che alcuni ragazzi non hanno nemmeno mai conosciuto e di cui si domandano se davvero il cielo è azzurro come gli è sempre stato raccontato. Un viaggio che il protagonista Caleb (Isaiah Russell-Bailey) dovrà avere il coraggio di affrontare, volendo farlo solamente dopo aver salutato degnamente i suoi genitori oramai scomparsi.

Ma c'è una promessa che il giovane deve mantenere prima di poter partire: recarsi al cratere a cui ha lavorato il padre e vedere cosa faceva con i suoi occhi. Un'avventura sulla superficie galattica che si alterna tra il gioco intrapreso dal protagonista con i suoi amici, alla gravità di una vita che non si ritiene completamente soddisfacente, così distante e staccata dalla Terra. Un viaggio che non può essere anche che interiore, vagando per i meandri dell'addio e del ricordo.

Prendere in mano il proprio destino

Servendosi di personaggi in età adolescenziale e vedendoli porsi in continuazione domande sulla propria esistenza, la pellicola sulla piattaforma della casa di Topolino (non perdete anche le serie di maggio 2023 su Disney+) ha il compito di stimolare un'analisi critica inattesa, che effettivamente colpisce durante la visione.

La sensazione di essere bloccati su di un mondo che non permette ai personaggi di sognare o di aspirare ad altro è il grande cruccio di un racconto in cui i ragazzi si augurano un giorno di poter entrare in contatto con alberi, acqua e qualsiasi elemento naturale. Ma è anche il saper scendere a patti col proprio destino, sempre riuscendo a prenderne finalmente le redini, il punto cardine dell'opera su questi improbabili girovaghi spaziali, cercando di coglierne il meglio su qualsiasi pianeta si trovino. Non mancano in Crater, essendo per l'appunto un'opera per famiglie e ragazzi, momenti più leggeri, nonché una certa semplificazione anche dei discorsi più intimi che il titolo cerca di affrontare. E sono proprio queste le sequenze che depotenziano un'operazione che, però, sa chiaramente di quale contenitore fa parte, non potendo esigere più di tanto, pur volendo tentare. Bravi, però, i giovani interpreti della pellicola; non tutti particolarmente talentuosi, come non sembra esserlo il protagonista Isaiah Russell-Bailey, ma affiancato da una Mckenna Grace che è già una professionista (I, Tonya, Annabelle 3, Ghostbusters: Legacy) e un Billy Barratt che le sta dignitosamente dietro. Un'opera sulla ricerca del domani, intravisto timidamente tra cielo e terra.

Crater Crater è uno strano ibrido che concilia insieme una riflessione sulla vita nello spazio a un genere come quello per famiglie e per ragazzi. Un girovagare su una piattaforma galattica che è perciò sia ricerca di svago e intrattenimento con cui divertire lo spettatore, che un'indagine nella profondità e nell'intimo dei personaggi, nel loro desiderio di prendere in mano le redini del proprio destino e lo scendere a patti con il lutto. Un film che, a differenza di tanti, non guarda alle stelle, bensì punta alla Terra. E cerca di far intravedere un futuro che, si spera, possa essere migliore.

6

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