Countdown, recensione: in prima tv un horror poco ispirato

Un'applicazione per smartphone prevede l'ora della propria morte nel film horror scritto e diretto da Justin Dec.

Countdown, recensione: in prima tv un horror poco ispirato
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La giovane Courtney scarica sul proprio smartphone una nuova applicazione, dall'esplicativo nome di Countdown. Secondo la descrizione, questo particolare programma sarebbe capace di stabilire l'ora esatta in cui il possessore del cellulare morirà. Secondo l'app, la ragazza perderà la vita da lì a tre ore e questo la terrorizza in maniera incredibile, tanto che poi la tragedia finisce effettivamente per compiersi all'orario annunciato.

A subire un simile destino sarà anche il fidanzato di Courtney, anch'esso deceduto dopo aver installato il software con il quale è ora alle prese anche Quinn, infermiera che lavora nell'ospedale dove è stato portato il corpo dell'ultima vittima. L'operatrice sanitaria viene così "informata" che le rimangono solo tre giorni da vivere, ma prende inizialmente il tutto come uno scherzo. Quando però inizia a soffrire di macabre visioni decide di indagare sull'origine dell'app e comprende come la sua vita sia realmente in pericolo. Non sarà la sola a dover lottare contro il tempo.

Countdown: tecnologia mortale

Il telefono quale portatore di morte, sia questo nella sua connotazione "classica" e fissa o nei moderni smartphone che possediamo ormai tutti: che si tratti di una semplice chiamata come nella saga di Ringu - The Ring (leggete qui la nostra recensione di The Ring 3) o sia internet a profetizzare infauste conseguenze per gli sventurati protagonisti, il succo cambia poco.

Ha infatti sempre luogo una corsa contro il tempo per cercare di evitare la propria dipartita e anche Countdown non fa eccezione, affidandosi ai vari archetipi del teen horror contemporaneo. Qualche sortita slasher, una tensione di facile consumo e discreti effetti speciali caratterizzano così novanta minuti di visione eccessivamente ancorati a un derivativo schematismo, che ripesca a piene mani e senza troppa inventiva da un immaginario di genere ormai risaputo.

Niente di nuovo

Il regista e sceneggiatore Justin Dec non ha fatto altro che espandere il nucleo narrativo del suo precedente e omonimo cortometraggio, della durata di soli cinque minuti. Se la storia poteva sicuramente sfruttare il vantaggio di uno svolgimento breve e rapido, l'aggiornamento in forma di lungo non ha purtroppo dato i risultati sperati, e qualche tempo morto fa capolino durante gli eventi che si susseguono senza particolare originalità.

Difficile poi affezionarsi al destino dei protagonisti, ricalcati su altrettanti stereotipi, e il giovane cast risulta troppo anonimo per riuscire a coinvolgere il pubblico, nonostante sia capitanato dalla bionda Elizabeth Lail di You (qui la nostra recensione di You 3). La progressiva "mattanza" finisce così per essere priva di mordente e l'impressione che a tratti la storia si prenda troppo sul serio, senza accarezzare uno slancio più grottesco e demenziale che avrebbe potuto garantire un maggior divertimento a tema, non fa che appesantire ulteriormente la narrazione, mentre la messa in scena si affida a stilemi arcinoti e il risultato finale fallisce anche nell'obiettivo principale di un horror, ossia quello di fare paura.

Countdown Con tutte le app che ci sono in giro, scaricarne una che prevede l'ora della tua morte ha un non so che di masochistico, anche se osservato con ottica ironica. E quando sei il personaggio di un horror la profezia è ovviamente destinata a trasformarsi in realtà, come scopriranno i malcapitati protagonisti di Countdown, film scritto e diretto da Justin Dec. Il regista, al suo esordio nel lungometraggio, rielabora in forma estesa un suo precedente corto ma non trova la giusta ispirazione per raccontare qualcosa di originale, limitandosi a un compitino che si rifà ai vari stereotipi, estetici e narrativi, del genere. Il film andrà in onda lunedì 22 novembre alle 21.20 su Rai4 in prima visione tv.

5

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