Cosmic Sin, la recensione dello sci-fi con Bruce Willis su Prime Video

Edward Drake firma uno sci-fi per nulla riuscito, dalla sceneggiatura scadente e con una messa in scena ben sotto gli standard della decenza.

Cosmic Sin, la recensione dello sci-fi con Bruce Willis su Prime Video
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Nel 2031 viene fondata la prima colonia umana su Marte, e un decennio più tardi la propulsione quantica è in grado di permettere a chiunque di viaggiare nel sistema solare. Nel 2281 l'Alleanza perde il controllo di tre colonie e nel 2519 James Ford, soprannominato in seguito il Generale Sanguinario, sgancia una bomba Q contro le forze ribelli, uccidendo oltre 70 milioni di persone.
Nel frattempo la razza aliena dei Sigea conquista altri mondi, vivendo secondo il credo della guerra, infettando le popolazioni dei vari pianeti e rendendole di fatto come degli zombie assoggettati alla loro volontà.
Nel 2524 ha luogo il cosiddetto Primo Contatto e una flotta terrestre viene attaccata dai crudeli extraterrestri su un globo remoto. Quando la guerra rischia di essere portata anche da noi, un team di coraggiosi soldati ed esperti scienziati viene inviato sulla colonia marziana di Ellora per porvi fine prima che sia troppo tardi: tra coloro che prenderanno parte alla missione vi è lo stesso James Ford, ancora ossessionato dal suo tragico passato.

Da dove cominciare...

La sinossi sopra esposta è solo un breve riassunto della complessa, se così si può definire, trama che caratterizza i novanta minuti di visione di Cosmic Sin, atta a specificare i temi chiavi di una narrazione confusionaria e per nulla coerente nelle sue evoluzioni temporali, frutto di un pressapochismo che si riflette poi anche nella relativa messa in scena.
Ci troviamo di fronte a un film inclassificabile, e non nel senso positivo del termine: viene da chiedersi come sia possibile produrre al giorno d'oggi titoli così raffazzonati e sgangherati, che vanno a svilire il concetto stesso di fantascienza - sia moderna che classica - in un baraccone di assurdità assortite.
Tra pessimi effetti speciali, scene d'azione nelle quali si comprende poco o nulla di quanto sta accadendo e personaggi totalmente anonimi, arrivare alla fine diventa una vera e propria prova di pazienza e coraggio da parte dello spettatore.
La prima parte tenta di introdurre brevemente le figure principali, ma non vi è alcuna organizzazione e comprensione delle dinamiche tra esse o delle rispettive sfere private: alla fine non sappiamo nulla di nessuno e i protagonisti risultano soltanto pedine di una scacchiera, pronti a fungere da carne da macello o da improvvisati salvatori dell'umanità.

Di male in peggio

Possiamo dire, senza paura di essere smentiti, di trovarci al cospetto del peggior film uscito finora quest'anno ed è molto difficile che qualcun altro nei prossimi mesi riesca a superare tale primato. Soltanto qualche tempo prima il regista e sceneggiatore Edward Drake aveva contribuito alla scrittura di un altro titolo a tema ambientato nello spazio, Breach (2020), inizio della sua collaborazione con Bruce Willis.
La star di Die Hard doveva essere il nome di punta, insieme al collega Frank Grillo, di un cast altrimenti formato da volti perlopiù sconosciuti al grande pubblico. Peccato che entrambi siano delle pallide macchiette di loro stessi, monolitici e totalmente assenti nei passaggi "ipoteticamente" più intensi e drammatici.
Disponibile in esclusiva nel catalogo di Amazon Prime Video, Cosmic Sin è trash allo stato puro, e con una forte dose di ironia non avrebbe sfigurato con i mockbuster di casa Asylum. Invece qui tutto viene preso maledettamente sul serio, tra discorsi etici/filosofici più ridicoli che sensati e rese dei conti che vorrebbero essere solenni ma risultano una sorta di involontaria parodia.

Certo, osservare i determinati astronauti letteralmente "sparati" nello spazio a velocità stratosferiche e volare nel cosmo mentre infuriano battaglie interstellari è una scena che, nella sua completa povertà di mezzi e di logica, resta impressa per diverso tempo, tra risate e incredulità.

Cosmic Sin I nomi di Bruce Willis e Frank Grillo fungono come specchietti per le allodole ed è difficile comprendere come due star del cinema action, di diverse generazioni, abbiano potuto prendere parte a una produzione così mediocre. Certo, soprattutto Willis negli ultimi anni si è prestato a numerosi film di dubbio gusto, ma in quest'occasione ha davvero toccato il fondo: Cosmic Sin è uno sci-fi confuso e raffazzonato non solo sul versante narrativo, ricco di inverosimiglianze e forzature, ma anche nella relativa messa in scena, con sequenze d'azione che sembrano dirette da qualcuno che non ha mai preso in mano una macchina da presa ed effetti speciali di qualità imbarazzante. Novanta minuti di puro trash, durante i quali manca del tutto anche quell'ipotetica ironia di fondo che avrebbe, almeno in minima parte, potuto giustificare ciò che a conti fatti risulta essere una parodia, del tutto involontaria, di varie correnti del filone.

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