Come ti ammazzo il bodyguard 2 Recensione: un deciso passo indietro

Come ti ammazzo il bodyguard 2 dimentica completamente l'ironia demenziale e funzionale del primo film, offrendo così una pellicola d'azione qualunque.

Come ti ammazzo il bodyguard 2 Recensione: un deciso passo indietro
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Quasi all'insaputa di tutti, Come ti ammazzo il bodyguard 2 - La moglie del sicario arriva in sordina nel catalogo dei film e delle serie in uscita a febbraio 2022 su Amazon Prime Video. Un film che aveva fatto parlare di sé dopo l'uscita e il discreto successo della prima pellicola del 2017 di cui vi avevamo parlato nella recensione di Come ti ammazzo il bodyguard, che univa Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson in un'improbabile coppia formata da un bodyguard e un sicario. Commedia che vedeva nel ruolo della coniuge dell'attore più "motherfucker" della storia la messicana Salma Hayek, che con il sequel diventa definitivamente una comprimaria trasformando il funzionale duo in un caotico trio.

Visti i tempi di magra che sta affrontando il cinema, un rilascio in piattaforma non era certo motivo di sospetto per il film diretto da Patrick Hughes, che ritorna dietro la macchina da presa. A incuriosire, però, è la totale mancanza di pubblicità e promozione attorno all'arrivo in streaming del titolo, come se non si credesse nella forza del proprio prodotto. Timore giustificato, visto il risultato di Come ti ammazzo il capo 2 - La moglie del sicario e la spiacevole mediocrità dell'operazione action.

Da commedia irriverente a banale film action

Un dispiacere vista la validità della pellicola del 2017 che in verità, contro ogni aspettativa, aveva sinceramente impressionato per la sua totale indifferenza verso qualsiasi canone prestabilito dai film d'azione, scardinando capisaldi e scegliendo di rivisitare il genere.

Un'opera che aveva seguito la via della comicità pur non risparmiando sequenze ad alto tasso di combattimento e di copiosi spargimenti di sangue, sapendo bene come bilanciare queste sue due nature all'apparenza in contrasto, ma che funzionavano armoniosamente nel titolo con Reynolds e Jackson. Non avendo mai paura di risultare eccessivo o di spingersi troppo lontano dalla dimensione della pellicola sparatutto, Come ti ammazzo il bodyguard faceva dell'umorismo demenziale la sua mossa vincente in grado di divertire in maniera del tutto inaspettata. Un tipo di ironia che resta relegata al primo film visto il risultato del suo seguito, che dimentica completamente la lezione appresa col suo predecessore, formando un'opera impacciata, poco centrata e meno divertente. La sintonia che Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson erano riusciti a creare viene interrotta dalle interferenze della presenza predominante di Salma Hayek, che se con la sua Sonia Kencaid era riuscita a far ridere, seppur delegata ad un ruolo di contorno, finisce per eccedere diventando protagonista e rompendo quell'equilibrio che i personaggi erano riusciti a creare. Sono perciò prima di tutto gli sketch a non funzionare più in Come ti ammazzo il bodyguard 2, la globalità di un'opera che pecca lì dove aveva trovato il suo cavallo vincente al principio, lasciato questa volta ancora ai blocchi di partenza.

Forse era meglio l'anno sabbatico...

Una comicità che nella sua assenza fa percepire ancora di più la monotonia stessa della storia narrata, che seppur non originale come non lo era quella del precedente titolo, in quel caso era stata almeno in grado di trasformare le sorti della pellicola rendendola da prevedibile a irriverente. Da piatta a sorprendentemente spassosa.

Mancando di quella sua arma che era stata il vero asso nella manica del sicario e del bodyguard protagonisti, il film non può che fallire nella sua missione, giocando a carte scoperte e mostrando l'ordinarietà del suo racconto, comprese le svolte e i doppi giochi. Forse questo sequel avrebbe dovuto seguire il desiderio del personaggio di Ryan Reynolds di prendersi un anno sabbatico, invece che trascinarlo nella banalità della sua nuova storia. Un'occasione davvero sprecata, che dovrebbe far rimpiangere al bodyguard di classe Tripla A senza licenza il suo momento di meritata pausa.

Come ti ammazzo il bodyguard 2 - La moglie del sicario Come ti ammazzo il bodyguard 2 - La moglie del sicario non riesce a mantenere la stessa ironia demenziale ma funzionale e divertente del suo predecessore. Questo implica la sottolineatura di una storia action che si rivela uguale a tante altre e, così, vale anche per le sue sequenze di combattimento e inseguimento. Salma Hayek, che nel primo film era spassosa come spalla del duo, va rompendo l'equilibrio che avevano saputo instaurare Ryan Reynolds e Samuel L. Jackson, eccedendo nella sua interpretazione e rovinando la sintonia tra i protagonisti.

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