Cold Hell - Brucerai all'inferno, la recensione del film di Stefan Ruzowitzky

Una giovane donna di origini turche si ritrova nel mirino di un sadico serial killer ma si dimostrerà più tosta e combattiva del previsto.

Cold Hell - Brucerai all'inferno, la recensione del film di Stefan Ruzowitzky
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Özge Dogruol, di origini turche ma di nazionalità austriaca, è una giovane donna appassionata e praticante di thai-boxe che lavora nei turni serali come taxista. Oppressa da un passato di violenze domestiche, la ragazza getta tutta la sua rabbia sul ring, dove arriva a sfidare con ottimi risultati anche atleti dell'altro sesso. In Cold Hell - Brucerai all'inferno una notte, dopo aver fatto ritorno a casa, è involontaria testimone dell'omicidio di una vicina di casa, brutalmente torturata e infine uccisa da un sadico serial killer. L'aver incrociato il suo sguardo con quello dell'assassino complica inevitabilmente la vita di Özge, che ora si sente costantemente pedinata e a ragione. Con le forze di polizia che sembrano brancolare nel buio, la donna dovrà fare affidamento sul suo tenace carattere e sulla propria forza fisica per far fronte alla minaccia sempre più incombente.

Non sono una signora

Action thriller pervaso da una sanguigna sporcizia morale caratterizzante la storia e i personaggi, questa co-produzione tra Austria e Germania si distacca dalle visioni spesso edulcorate del genere per trascinare in un vero e proprio inferno a occhi aperti sfruttante il substrato urbanistico di Vienna, spesso ripresa in lunghe sequenze notturne dove il pericolo può manifestarsi dietro ogni angolo. Stefan Ruzowitzky, regista Premio Oscar (per il miglior film straniero) con Il falsario - Operazione Bernhard (2008), sa rovistare nel torbido e imbastisce un opprimente crescendo tensivo nei novanta minuti di visione, con una malsana suspense resa ancor più vibrante dal marcato e amarissimo contorno psicologico della protagonista, circondata perlopiù da un mondo maschile o di uomini padroni o di poliziotti/amanti sempre un passo indietro rispetto alle mosse del serial killer, trovando ideale supporto nella sofferta ma rocciosa performance di Violetta Schurawlow la quale si muove, volto segnato e senza trucco e corpo ricoperto da cicatrici, con magnetico e dolente carisma nel grondante procedere degli eventi. Cold Hell - Brucerai all'inferno fa sue anche critiche sociali sulla moderna società multietnica, non a caso la Nostra è una "straniera in terra straniera", e nella mezz'ora finale lascia che un azione brutale e avvincente domini la definitiva e quanto mai attesa resa dei conti.

Cold Hell - Brucerai all'inferno Una giovane donna tosta e tormentata, figlia di immigrati musulmani, è al centro di questo atipico action / thriller di produzione austriaca diretto dal regista Premio Oscar Stefan Ruzowitzky. Cold Hell - Brucerai all'inferno è un film duro e crudo che non fa sconti sia nel delineare un contorno psicologico amaro e brutale che nel mostrare una sana violenza di genere, affidando al carisma fisico e attoriale della sua protagonista il compito di creare un sincero e dolente legame empatico con il pubblico. Il film andrà in onda stasera, domenica 29 aprile, alle 21 su RAI4 in prima visione tv.

7

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