Clownado, la recensione dell'horror di Todd Sheets

In seguito a una maledizione, un gruppo di pagliacci viene trasportato da un tornado che li conduce di volta in volta alle loro vittime predestinate.

Clownado, la recensione dell'horror di Todd Sheets
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Savanna sta tentando, con l'aiuto del suo amante, di derubare il violento marito, padrone di un circo itinerante, viene però colta sul fatto: il compagno, con l'aiuto dei suoi colleghi clown, uccide lo spasimante e tortura la ragazza, minacciandola ripetutamente di morte. Savanna, conscia della reale entità delle minacce, si rivolge così a un'anziana zingara, Autumn Moonspell, affinché lanci una maledizione sul gruppo di pagliacci.

In Clownado il rito ha effettivamente successo, ma non nel modo sperato: i giullari infatti rimangono sì vittima del sortilegio ma al contempo ottengono la possibilità di "muoversi" attraverso dei giganteschi tornado e tornare così a perseguitare le loro vittime. Savanna, nel frattempo in fuga, capirà ben presto di aver involontariamente scatenato una scia di sangue che coinvolge decine di persone innocenti.
A opporsi alla furia dei clown assassini vi saranno anche una spogliarellista, un aspirante sosia di Elvis afroamericano, un camionista e l'innocente Rachel, uniti dal destino in questa folle corsa per la salvezza nel tentativo di fermare per sempre il fenomeno dei clownado.

Sangue facile

Una raccolta fondi su Indiegogo che ha ottenuto dai backer l'equivalente di circa 17.000 euro su una soglia minima prefissata di diecimila: sin dalle sue premesse è evidente come Clownado partisse con ambizioni da bassissimo budget, e buona parte di coloro che lo hanno finanziato sono stati sicuramente attirati dal delirante plot, ora più attuale che mai dopo che il grande successo del dittico di It e del Leone d'Oro al Joker di Todd Phillips ha rispolverato l'immagine del pagliaccio sul grande schermo.

Perché sulla carta la pellicola si offriva come z-movie in grado di coniugare il terrore atavico dei pagliacci con i deliri trash rilanciati dalla saga scult di Sharknado, il cui ultimo e conclusivo capitolo ha visto la luce l'anno scorso. Come suggerisce il titolo infatti anche in quest'occasione i tornado sono al centro della vicenda, solo che invece di trasportare affamati pescecani sono l'inedito "mezzo di locomozione" per la sadica banda di giullari assassini.

Niente da ridere

Il film è l'ultimo tassello della lunga filmografia di Todd Sheets, regista attivo fin dagli anni '90 e specializzato in produzioni horror sempre tendenti al filone z più che alla sana serie b. E in quest'occasione il cineasta non si smentisce dando vita a un putiferio gore di stampo semi-amatoriale che punta tutto sugli eccessi, senza sentire il bisogno di costruire una trama o personaggi degni di nota.
Un inno al caos emoglobinico che, non appena compresa la formula, viene a noia per via di un gratuitismo esasperato nella gestione degli effetti di make-up, con squartamenti e amputazioni che fanno sgorgare il sangue a fiumi, un autocompiacimento che metterà a dura prova gli stomaci più deboli e non dirà nulla di nuovo agli appassionati del filone, abituati a I di ben altra qualità.

Il gruppo di protagonisti poi, ricalcati su stereotipi improbabili (dalla spogliarellista non proprio in formissima all'Elvis di colore, dal camionista tipicamente "yankee" alla santona gitana e così via), è interpretato da un cast non all'altezza, con le sole figure dei perversi clown a regalare qualche parziale brivido a uno spettatore sempre più stanco e incredulo di fronte al dozzinale insieme.

Clownado In un periodo in cui la figura del clown e il conseguente terrore atavico sono tornati di moda, l'uscita di Clownado si portava dietro ben altre aspettative. Pubblicizzato fin dalla raccolta fondi su Indiegogo come uno Sharknado coi pagliacci, l'ultimo film di Todd Sheets, regista con un lungo passato in b/z-movie di genere, non ha nulla a che vedere con la saga scult della Asylum: l'(auto)ironia e il citazionismo sono del tutto assenti, in favore di una reiterazione di sequenze gore fastidiose e gratuite che tentano di unire i vari tasselli di una sceneggiatura senza capo ne coda. L'incipit di base con cui un gruppo di clown si trova a essere maledetto e a diventare tutt'uno con un tornado, che si rivela poi mezzo di locomozione per inseguire le predestinate vittime, non viene completato da una trama all'altezza, tra inverosimiglianze in serie e personaggi al grado zero di personalità. Il tutto messo in scena con uno stile pseudo-amatoriale che stanca già dopo i primi minuti di visione.

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