Recensione Clerks II

Ritornano i commessi di Kevin Smith

Recensione Clerks II
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Il regista

L'avevamo lasciato con un il suo film forse più incompreso, ma non per questo privo di valore nella filmografia di un regista fuori dagli schemi. Jersey Girl, sottovalutata pellicola con Ben Affleck e Liv Tyler del 2004, aveva mostrato sconosciuti lati malinconici, con la storia di un padre rimasto vedovo con la figlioletta da crescere, e che ritroverà l'amore. Forse la più grande colpa che si può imputare a questo prodotto è la mancanza di Jay e Silent Bob, i due personaggi chiave sempre presenti in tutta la filmografia di Smith, interpretati rispettivamente da Jason Mewes e dallo stesso regista. A questi due strambi individui lo stesso Smith ha dedicato nel 2001 una pellicola tutta loro, Jay e Silent Bob fermate Hollywood!. Ma non sono gli unici due fattori ricorrenti nella carriera di quest'autore a tutto tondo: vi è anche la presenza, quasi sempre fissa seppur a volte per piccoli camei, di attori famosi, quali Ben Affleck, Matt Damon, Jason Lee (salito alla ribalta per il successo della serie tv My name is Earl) e altri più o meno conosciuti. Una carriera sfolgorante, iniziata nel 1994 col primo capitolo di Clerks, girato completamente in un suggestivo bianco e nero, che raccontava le vicende di due semplici commessi di un emporio di una piccola cittadina americana. Suscitò scandalo ai tempi, per la accentuata volgarità, soprattutto verbale, di certe scene, ma allo stesso tempo mostrò una voce nuova del cinema indipendente a stelle e strisce. Una volgarità che, pur essendo presente in tutti i suoi lavori, risulta molto meno gratuita di quanto possa apparire, e che anzi fa trasparire una certa ricerca cinefila, come nei gustosi siparietti su Guerre Stellari. Venne poi l'esilarante Generazione X, dedicato al mondo dei fumetti, di cui Smith è un grande appassionato, tanto che trasporterà questa passione in tutta la sua produzione. Toccò poi a una "commedia romantica" qual'è In cerca di Amy con i fratelli Affleck, e in seguito uno dei film più dissacranti, e criticato dai perbenisti, come Dogma. Qui due angeli caduti (Affleck e Damon) dovevano cercare il modo di tornare in paradiso, tra i loro nemici trovavano un demone fatto di cacca, e si scopriva che Dio altro non era che Alanis Morisette. Fu poi il turno dei già citati Jay e Silent Bob fermate Hollywood! e Jersey Girl, e nel 2006 vide la luce il film in questione, il secondo capitolo di Clerks.

La trama

Il Quick Stop, il locale dove Randal (Jeff Anderson) e Dante (Brian O'Halloran) lavoravano da più di una decina d'anni, è stato distrutto durante un incendio. E' ora tempo per i due di trovarsi un altro impiego, e finiranno dietro il bancone di un fast food gestito dalla bella Becky (Rosario Dawson). Dante è peraltro in procinto di sposarsi e trasferirsi in un'altra città con la futura moglie. Giungono perciò i preparativi per la festa di addio, organizzata da Randal, il quale chiama una pornostar che pratica rapporti con gli animali per rendere animata la serata. Nel frattempo Dante e Becky hanno un segreto da nascondere, che emergerà prepotentemente cambiando radicalmente la vita di entrambi. Sullo sfondo Jay e Silent Bob, usciti da poco da un centro di recupero per tossicodipendenti, continuano a spacciare droga e ad ascoltare musica a massimo volume davanti al locale, mentre il giovane e sfigato collega di Randal e Dante finisce per litigare sui Transformers e il Signore degli Anelli. Una serie di coincidenze porterà il tutto a un finale inaspettato.

Il film

La prima, grossa differenza che si può notare rispetto al precedente capitolo: se si esclude il primo minuto introduttivo, l'intera pellicola è qui girata a colori, a differenza del suggestivo bianco e nero del primo episodio. Il resto, a parte ovviamente l'età degli attori, è rimasto praticamente invariato. Se il cambio di locale di lavoro poteva far tremare i più accaniti film di Smith, niente paura. L'atmosfera del precedente non è andata persa, se non forse, come d'altronde è ovvio che sia, la novità che suscitò nel '94 il predecessore. Sempre irresistibili i siparietti di Jay e Silent Bob (qui rinominato Lingua Secca), di un trash così voluto e genuino da risultare esilarante: i loro dialoghi e le loro gesta sono qualcosa di veramente allucinante, e rappresentano una comicità del tutto unica nella scena americana attuale. Anche i classici dialoghi su Star Wars sono tornati, qui però ampliati in una battaglia verbale irresistibile con dei fan del Signore degli Anelli, in un confronto tra le due saghe mai visto prima e di un'ironica genialità. Il sarcasmo, il cinismo, la pungente critica sociale emerge da ogni singola battuta, non mancano riferimenti razzisti, anticlericali, quasi che Smith voglia lanciarsi contro tutto e tutti, senza risparmiare nessuno. Non manca anche un certo buonismo nel finale, per altro prevedibile, ma è un dettaglio di poco conto che si può anche concedere al regista. Alcune scene sono un susseguirsi di eventi talmente assurdi, che a tratti si raggiunge la vera e propria apoteosi di risate. Si nota poi anche un'aura malinconica, in fondo i protagonisti sono cresciuti, ed è bello notare come pur cercando di crescere la loro voglia di divertirsi sia rimasta immutata; perchè, in fondo, è più importante vivere la vita che vogliono gli altri, o quella che si vuole? E' questa la domanda emblematica cui Dante si troverà davanti. Ed è una domanda insita in ogni uomo. Il bello di Clerks è proprio la presenza di personaggi che, per quanto surreali, esagerati e variopinti, si rivelano normali esseri umani, grassocci, bruttini e anche stupidi, e nei quali, seppur con le dovute proporzioni, non è difficile identificarsi. La sceneggiatura (sempre di Kevin Smith), per quanto comprenda qualche banalità, regala in 90 minuti una bella storia di amicizia. La regia è in classico stile Smith, si focalizza sui personaggi e su pochi, semplici luoghi, non disdegnando qui anche un inserto musical davvero gustoso. Musiche che per altro risultano come un ottimo accompagnamento in diverse situazioni del film. E poi le location, per il 99 % del tempo tutto è ambientato fuori e dentro le mura del fast food, e non è facile realizzare una pellicola completa avendo come scenografia un solo posto. Per ciò che concerne gli attori, troviamo come guest la presenza di Ben Affleck e Jason Lee in due particine, e una splendida Rosario Dawson che si rivelerà elemento centrale di tutta la vicenda. Il secondo capitolo di Clerks non raggiunge forse i livelli dell'originale, ma risulta comunque un ottimo seguito, in grado di divertire tutti i fan del regista. Chi non ha paura di una volgarità a tratti anche estrema, qui troverà una delle migliori commedie degli ultimi tempi.

Edizione Dvd

Il formato video è 16/9 - 1,85:1 anamorfico, di alta qualità con un'ottima resa dei colori e un perfetto equilibrio della luminosità.L'audio è presente nella lingua italiana nel formato Dolby Digital 5.1 e 2.0, mentre per l'inglese troviamo il DD 5.1. Buon livello, con un riuscito uso del surround. Sottotitoli in italiano e italiano per non udenti.Gli extra si rivelano la parte più guistosa, e presentano circa 1 ora e mezza di materiale aggiuntivo. Infatti, oltre al classico trailer italiano, troviamo il diario di produzione (oltre 50 minuti), il quale comprende i migliori dieci video realizzati per il sito del film, tra i quali una discussione a tre tra Kevin Smith, Robert Rodriguez e Quentin Tarantino. Poi ancora uno speciale di 10 minuti chiamato "Erotismo interspecie" (e dopo la visione del film capirete il perchè del curioso titolo...) e "Come si fanno i film ovvero le papere", altri 40 minuti davvero esilaranti. Consigliato.

Clerks II Kevin Smith non si smentisce e, con il secondo capitolo del film che lo lanciò al successo, sforna un'altra commedia irriverente, volgare ma genuina e non priva di una certa carica malinconica. E la sola presenza di Jay e Silent Bob è un grosso incentivo alla visione.

7.5

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