Recensione Chavez - L'ultimo comandante

Le recenti evoluzioni nella fisionomia geopolitica dell'America Latina nel ritratto di Oliver Stone

Recensione Chavez - L'ultimo comandante
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Chi è stato Hugo Rafael Chavez e che ruolo ha avuto per i paesi dell'America Latina? A queste domande Oliver Stone (acclamato regista di classici come Nato il 4 luglio e Natural born killers) prova a dare una risposta (ri)percorrendo le recenti ‘inclinazioni' politiche dei paesi del continente latinoamericano, a partire proprio dal Venezuela di Chavez (presidente dal 1999 al 5 marzo scorso, giorno della sua morte). Attraverso le testimonianze di Fernando Lugo (ex presidente del Paraguay), Lula da Silva (ex presidente del Brasile), Evo Morales (attuale presidente della Bolivia), Cristina Kirchner (attuale presidente dell'Argentina), Oliver Stone (nel suo essere a un tempo americano e antiamericano) traccia così la parabola di quelli che sono stati negli ultimi decenni i controversi rapporti degli Stati Uniti con quei capi di stato dei paesi del sud restii a seguire i diktat degli Stati Uniti, a partire proprio dal venezuelano Hugo Chavez. Stone fa emergere il modo in cui, abbracciando gli ideali della teologia della liberazione e tentando di seguire le orme del processo di democratizzazione ispirato al ‘Libertador' Simon Bolivar, i paesi latinoamericani abbiano tentato di svincolarsi dal controllo degli Stati Uniti e cercato di formare un fronte comune che potesse salvaguardare la loro indipendenza. Allo stesso tempo Stone delinea come la politica degli Stati Uniti (soprattutto quella del periodo Bush) abbia  invece tentato - attraverso media ‘telecomandati' e opportune scelte politiche di ‘copertura' (la lotta al narcotraffico che nasconde la caccia al petrolio) - di muovere a proprio piacimento le pedine meridionali. E in quest'ottica perfino il golpe contro Chavez del 2002 pare una chiare mossa strategica partita dagli alti piani statunitensi.

L'eclettico Oliver Stone

Capace di passare dalla regia di fiction di pseudo-evasione (come il recente Le belve) a opere politicamente impegnate come questo documentario su Chavez o il precedente su Fidel Castro (Comandante), di Oliver Stone certo non si può dire che non sappia gestire la sintassi di un'opera audiovisiva. Girato nel 2009 e in arrivo nelle sale (come uscita evento nell'unica data del 16 aprile) solo adesso e a ridosso delle elezioni in Venezuela (14 aprile) all'indomani della scomparsa di Chavez, il documentario di Stone si rivela un interessante viaggio nell'evoluzione degli assetti geopolitici dei paesi dell'America Latina, sempre più determinati a raggiungere una loro identità e ad emanciparsi dal controllo degli Stati Uniti. L'opera di Stone non mette in campo alcun contrasto, ma scivola via liscia seguendo questo chiaro filo conduttore di latente (ma neanche troppo) attrito tra i due ‘emisferi' americani evidenziando il ruolo egemonico del settentrione e i mezzi utilizzati per mantenerlo tale. Un documentario dunque riepilogativo che si concentra sul ruolo avuto da Chavez nell'innescare un nuovo moto di difesa e salvaguardia dei diritti del Sud in modo sempre più ideologicamente di sinistra e socialmente impegnato nel sostegno delle fasce più deboli; un moto di cambiamento perseguito attraverso la cosiddetta rivoluzione bolivariana, una rivoluzione pacifica ma armata. Lineare nel seguire la volontà di trasformazione del continente latinomericano attraverso i volti e le parole dei suoi capi di stato, Chavez - L'ultimo comandante si cala ‘onestamente' alla scoperta di un mondo dinamico, eterogeneo e desideroso di riscattarsi. Un mondo che, in fondo, si riconosce e si specchia nel sorriso e nella determinazione di Hugo Chavez.

Chavez - L'ultimo comandante Nell’unica data del 16 aprile e come evento speciale arriva nelle sale Chavez - L’ultimo comandante, biopic a cura di Oliver Stone che ripercorre le rivoluzioni sociali che hanno interessato l’America Latina negli ultimi decenni e che hanno determinato ulteriori cambiamenti nel suo rapporto con gli Stati Uniti. Attraverso le testimonianze dei leader i stato latinoamericani, Oliver Stone traccia il percorso evolutivo di questi paesi evidenziando il ruolo chiave di Chavez quale motore propulsore di questi cambiamenti. Un documentario che manca di contraddittorio ma che ha il sicuro pregio di delineare (con una regia discorsiva ma dinamica) snodi essenziali alla comprensione delle evoluzioni geopolitiche mondiali, determinate per buona parte dalla solida egemonia statunitense.

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