Recensione Cellular

Kim Basinger è una donna sequestrata che riesce a contattare telefonicamente lo sconosciuto Chris Evans in Cellular, improbabile ma divertente action thriller diretto da David R. Ellis.

Recensione Cellular
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Jessica Martin, professoressa di biologia felicemente sposata e madre di Ricky, 11 anni, viene improvvisamente assalita da una banda di criminali che, dopo aver fatto irruzione in casa sua, la rapiscono rinchiudendola nella soffitta di una casa fuori città. Ethan, il leader della gang, distrugge inoltre il telefono adiacente per impedire alla donna di comunicare con il mondo esterno. Jessica non si dà comunque per vinta e, collegando i fili dell'apparecchio solo apparentemente inutilizzabile, riesce a comporre un numero ed entrare in comunicazione con Ryan, un giovane surfista da poco lasciatosi con la sua fidanzata. Il ragazzo inizialmente prende la richiesta d'aiuto della donna come uno scherzo, ma decide per sicurezza di recarsi alla polizia per denunciare l'accaduto, trovando parziale collaborazione soltanto nell'agente Mooney. Ma non c'è tempo da perdere e per salvare la vita di Jessica, appesa letteralmente ad un filo, Ryan dovrà attivarsi in prima persona...

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Non è un caso che il soggetto su cui si basa la sceneggiatura di Chris Morgan porti la firma di Larry Cohen, già autore due anni prima dello script di In linea con l'assassino (2002): anche in Cellular difatti la narrazione è incentrata sulla comunicazione telefonica tra un chiamante e un ricevente, cui prestano corpo e voce rispettivamente Kim Basinger e Chris Evans. Diretto dal David R. Ellis di Final destination 2 (2003) e del successivo Snakes on a plane (2006), il film mette in tavola le sue carte tramite una trama eccessivamente forzata e poco verosimile, che porta un individuo qualsiasi a prendersi a cuore, rischiando anche la propria incolumità, le sorti di una perfetta sconosciuta; alcuni passaggi dei 94 minuti di visione appaiono estremamente architettati per condurlo ad agire personalmente nel salvataggio della donna sequestrata, trascinando il racconto verso un implausibilità più tipica dei b-movie. Ciò nonostante la pellicola riesce ad intrattenere con un certo gusto, in particolare grazie ad un ritmo scatenato che ci catapulta sin dai primi minuti nel bel mezzo dell'azione con l'entrata in scena della banda capitanata da un implacabile Jason Statham, in un ruolo fin troppo monocorde e difficile da sfumare. Il regista sceglie inoltre di speziare il forsennato procedere degli eventi con una verve filo-comica atta a sostenere diversi passaggi e gli adrenalinici e copiosi inseguimenti / fughe automobilistici sono girate con un convincente piglio di genere. La Basinger ed Evans svolgono il loro compitino senza infamia e senza lode, protagonisti assoluti di un cast che conta anche la presenza, in ruoli più o meno secondari, di volti conosciuti come Jessica Biel, Noah Emmerich e William H. Macy, quest'ultimo il più convincente del lotto.

Cellular Preso con la giusta sospensione d'incredulità, nonostante assunti che sembravano parare su ben altre vie, Cellular si rivela una visione piacevole che garantisce novanta minuti di puro e avvincente divertimento. Le evidenti incongruenze / forzature narrative cadono così in secondo piano di fronte all'efficace gestione del ritmo e a momenti di disimpegnata comicità che caratterizzano questo thriller "telefonico" che, tra spericolate scorribande automobilistiche e una manciata di colpi di scena, svolge il suo compitino con la giusta dose di brio e innocua simpatia.

6

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