Captain Fantastic, la recensione: Viggo Mortensen papà 'super'

La recensione di Captain Fantastic, il lungometraggio di Matt Ross in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2016.

Captain Fantastic, la recensione: Viggo Mortensen papà 'super'
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Nella sua seconda opera da regista dopo 28 Hotel Rooms, l'attore Matt Ross decide di portare sul grande schermo un lungometraggio indipendente che omaggia, con referenziale candore, il cinema di Wes Anderson (i richiami al cineasta statunitense sono un po' ovunque) e pellicole come Little Miss Sunshine . Per farlo, l'atto-regista porta sul grande Captain Fantastic - presentato alla Festa del Cinema di Roma 2016 - puntando tutto sul protagonista della pellicola Viggo Mortensen, al quale cuce addosso il personaggio straordinario di un genitore progressista che accudisce e cresce con forte coerenza i suoi figli, lontano da ogni forma di capitalismo.


Fantastic Family

Ben Cash è il padre di sei ragazzi e con la moglie Leslie ha deciso di vivere nella foresta nutrendosi solo di frutti e animali, rigorosamente cacciati, e di istruire i suoi figli di notte, davanti a un falò senza sottostare alle regole della società definita - forse erroneamente - civile. La vita di questa famigliola coltissima, hippie e asociale cambia nel momento in cui la moglie di Ben, da tempo allontanatasi dalla sua piccola "comunità", muore e il padre della decide di celebrare un funerale cristiano in New Mexico. Per far sì che l'indole anti-religiosa della defunta donna sia rispettata, Ben e la sua numerosa prole, affronteranno un viaggio con il loro camper - soprannominato Steve - che porterà i "selvaggi" ragazzi, per la prima volta, a confrontarsi con una realtà molto diversa da quella in cui sono nati e cresciuti.

Un inno alla paternità

Il film di Ross parte presentando al pubblico la bislacca e irresistibile famiglia Cash e prosegue trasformandosi in un road movie trai più riusciti di sempre e che, come tale, è metafora di una cambiamento dei suoi protagonisti. La malinconia leggera che avvolge la pellicola non deriva solo dal lutto che colpisce i personaggi ma anche, e soprattutto, dall'immersione dei sei ragazzi nel "mondo reale". Ross segue questo percorso non distanziandosi dai personaggi del suo film, e men che mai giudicandoli, e lima la potenzialmente uggiosa pellicola attraverso dialoghi e momenti estremamente comici, forti soprattutto della grande empatia e folle simpatia dei bravissimi attori che interpretano i giovani Cash. Al di là della sottintesa, banale e fortunatamente velata condanna alla società consumistica, Captain Fantastic è un vero e proprio inno alla paternità attraverso non solo il personaggio di Mortensen ma anche tramite quello interpretato da Frank Langella, genitore della defunta Louise. Entrambi gli uomini, infatti, mettono in discussione ma non si allontanano dalle proprie convinzioni e, nonostante siano diversissimi, tutti e due rappresentano il perpetuo bisogno di un genitore di sapere cosa sia giusto e cosa sbagliato per i propri figli nel disperato tentativo di proteggerli.

Captain Fantastic Con Captain Fantastic il cineasta Matt Ross regala al pubblico uno dei più riusciti road movie della settima arte strizzando l'occhio, nell'originalità dei personaggi e nei colori della fotografia, al capolavoro di Jonathan Dayton e Valerie Faris Little Miss Sunshine. Viggo Mortensen, in una delle sue più riuscite interpretazioni, è il consapevole protagonista un inno alla paternità potentissimo, ironico e commovente.

7

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