Recensione Caos calmo

Nanni Moretti in preda al Caos Calmo. La sua migliore prova da attore.

Recensione Caos calmo
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Non è usuale che un film italiano abbia un grande lancio pubblicitario e ciò accade ancor meno frequentemente se si parla di un "film impegnato" - per usare una terminologia d'accademia - o che comunque non sia etichettabile come commedia demenziale. Ma l'attesa per l'adattamento cinematografico di Caos Calmo era forte per diversi motivi. In primo luogo, si parla di un romanzo molto amato, vincitore del 60° premio Strega, scritto da Sandro Veronesi; in secondo luogo perché segna il ritorno sul grande schermo di Nanni Moretti, che riesce sempre a catalizzare una grande attenzione mediatica, sia in senso positivo che negativo; in terzo luogo per l'operato stesso dei media, che hanno puntato l'attenzione su una scena di sesso fra lo stesso Moretti e Isabella Ferrari (la bella Selvaggia di Sapore di Mare), analizzata con (eccessiva) dovizia di particolari su diversi organi di stampa.Togliamoci subito il dente: chi non ama Moretti difficilmente andrà a vedere questo film e forse difficilmente riuscirà ad apprezzarlo. Questo perché l'intero film regge su di lui che offre una grandissima interpretazione, senza dubbio la migliore della sua carriera.

La Trama

Una mattina qualsiasi Pietro Paladini (Moretti) e suo fratello Carlo (Alessandro Gassman) salvano due donne che rischiano di affogare. Si gettano senza pensare, nonostante il panico dei tanti presenti, ed entrambi rischiano di morire ma ce la fanno. Particolarmente difficile è il salvataggio di Pietro che combatte con Eleonora (Isabella Ferrari), prima di riuscire a farla calmare per riportarla sana e salva a riva. Ma, come predice il fratello, stranamente nessuno li ringrazierà. Arrivati a casa trovano un'ambulanza: la moglie di Pietro è riversa in terra fra cocci e fette di melone. La piccola figlia, Claudia (Blu Yoshimi), gli corre incontro piangendo, "dove eri papà?? Ti ho chiamato tre volte!!". Tutto scorre velocemente eppure in modo reale, Pietro sembra scavalcato dallo scorrere degli eventi che non può in alcun modo controllare. Seguono il funerale e le condoglianze, ma la vita continua e a Claudia comincia la scuola. Un attimo prima di lasciarla andare Pietro le dice semplicemente "ti aspetto qui", la bambina annuisce, forse non capisce nemmeno perché ha fretta di raggiungere l'amica Benedetta, allora lui glielo ripete ancora: "papà resta qui, sino a quando non esci". La verità è che Pietro non sente il dolore, il lutto che dovrebbe sentire e del lavoro non gli importa nulla; lui vuole soltanto restare vicino alla figlia di appena dieci anni e così, un giorno dopo l'altro, il suo ufficio diventa quel piccolo parco dinanzi alla scuola della figlia dove la cognata stralunata Marta (Valeria Golino) e diversi colleghi lo andranno a trovare.

Gli sviluppi

Ma tutte le persone che si recano a trovarlo, piuttosto che consolarlo, finiscono per raccontargli le loro paturnie. Marta/Golino gli confessa verità nascoste sulla sorella, ma gli dirà anche che lei aspetta un figlio il cui padre è già sposato; l'amico e collega Samuele (Silvio Orlando) è in piena crisi per la fusione aziendale e cerca conforto da lui, e lo stesso accadrà anche con Jean Claude (Hippolyte Girardot). Tutti vanno a trovarlo e tutti gli dicono che fa bene a restarsene lì, che lì è davvero un bel posto. Pietro intanto ha fatto conoscenza con il barista e si cerca con lo sguardo con la bella Jolanda (Kasia Smutniak), che ogni mattina porta a spasso il cane e gli sorride. Adesso la figlia si affaccia durante l'intervallo per salutarlo e lui, orgoglioso, fa vedere a tutti quelli con cui parla quali siano le sue finestre. Intanto si interroga sul perché non riesca a sentire quel dolore che dovrebbe naturalmente lacerarlo e sul perché ciò accada anche alla piccola Claudia.

Commento Tecnico e il Cast

Fra i ringraziamenti del libro, Sandro Veronesi cita lo stesso Moretti e ciò la dice lunga sulla sintonia che questi riesca a creare con Pietro Paladini, soprattutto in virtù del fatto che Moretti stesso, insieme a Laura Paolucci (L'Orizzonte degli Eventi) e Francesco Piccolo (Giorni e Nuvole), curi la sceneggiatura del film. Gran parte del film è rappresentata da Moretti, oltre che dalle musiche che accompagnano la narrazione, lasciando così spazio ai pensieri e alle riflessioni, sia del protagonista che degli spettatori. Ma l'elemento più interessante è che, in questo film, Moretti non interpreta se stesso, come accade in diversi suoi film (ad esempio Il Caimano, Caro Diario ed Aprile), per questo si apprezza maggiormente il lavoro fatto nella costruzione del proprio personaggio. Possono indurre in errore alcuni elementi (ad esempio le liste di riepilogo mentali: le compagnie aeree con cui ha viaggiato, i posti in cui non vorrà tornare), tipicamente morettiani - brutto aggettivo che però rende l'idea - ma questi sono presenti anche nel libro. Il resto del cast ben accompagna la vicenda, così forse per la prima volta Alessandro Gassman, anche qui impegnato nelle parti del bello e ricco sex-symbol, recita davvero e la Golino riesce ad urtare per il suo essere invasiva e alla ricerca di conferme con la sua Marta. Isabella Ferrari rappresenta una donna delusa che segna un ritorno alla vita per Pietro, una meteora di passione che dura appena pochi minuti. Una scena di sesso goffa eppure violenta narrata intelligentemente, senza musica e senza sfumare, dal bravo regista Antonello Grimaldi (Asini; Distretto di Polizia 6), affinché sia resa più reale dai gemiti e dai rumori di scena. Da apprezzare l'esordio sul grande schermo della piccola Blu Yoshimi. Breve apparizione anche per il grande Roman Polanski, un altero ed elegante manager che va a trovare Pietro per fargli una scenata di gelosia.

Caos calmo Tratto da un libro di grande successo, Caos Calmo è anche un gran bel film, soprattutto per la grande prova di Nanni Moretti, stavolta impegnato a non interpretare se stesso. Antonello Grimaldi mantiene sempre un buon ritmo nella narrazione e si affida, saggiamente, alla musica per permettere a tutti di riflettere. Il resto del cast, dall’immancabile Silvio Orlando alla sempre affascinante Isabella Ferrari, sembra davvero azzeccato.

7.5

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