Recensione Calcolo infinitesimale

Sotto la regia di Roberto Minini Merot ed Enzo Papetti, Stefania Rocca e Luca Lionello finiscono in Calcolo infinitesimale su un'isola del Sud Italia per instaurare un bizzarro rapporto.

Recensione Calcolo infinitesimale
Articolo a cura di

La prima che vediamo in scena è Stefania Rocca nei panni di una giornalista che scrive per le maggiori testate internazionali e decisa a mettersi sulle tracce di un cinquantenne che, dopo il grande successo e la fama ottenuti in gioventù con il suo primo romanzo, si è isolato dal mondo vivendo in una bella casa a Stromboli.
Cinquantenne con le fattezze di Luca Lionello e che, scovato dalla donna, inizia con lei il rapporto su cui si costruisce il lungometraggio diretto a quattro mani da Roberto Minini Merot ed Enzo Papetti, a proposito del quale quest'ultimo racconta: "Quando Myrofilm mi ha proposto di girare Calcolo infinitesimale, ben sapendo che si trattava di una sfida non facile da vincere, ho accettato con sincero entusiasmo. Innanzitutto perché si tratta di un film che ha l'ambizione di rivolgersi a un pubblico esigente, ma non per questo confinato nel recinto del cinema d'autore, troppo spesso autoreferenziale, almeno in Italia. In secondo luogo, perché rompe con i cliché nazional-popolari e accetta di misurarsi sul mercato internazionale, consapevole che l'obiettivo, oggi, in un mondo sempre più multimediale, è di formare il cinema, come ho scritto in un saggio del 2005 e insegnato negli ultimi trent'anni".

Il non senso della vita

Infatti, man mano che cerchiamo di capire quale sia il legame che intercorre tra i due protagonisti e che li vediamo trasformarsi anche in fratello e sorella nei momenti in bianco e nero relativi al romanzo scritto dal personaggio di Lionello, risulta sempre più evidente che non rientri affatto nelle categorie convenzionali l'opera in questione.
Opera inizialmente accomunabile a determinati lavori sfornati dalla Nouvelle Vague degli anni Sessanta, ma che assume sempre più i connotati di una commedia con l'avanzare dei fotogrammi; mentre si cita verbalmente il Monster interpretato da Charlize Theron e si ricorre in maniera bizzarra a situazioni disegnate, quando non direttamente a illustrazioni sovrapposte alle immagini reali.
Tutte scelte che, compresa la curiosa figura di uno squaletto volante destinata ad imperversare in più occasioni, non intendono dichiaratamente avere alcun senso; al servizio di uno spettacolo che, con la veterana Mita Medici coinvolta in una partecipazione amichevole, si rivela, di conseguenza, decisamente difficile da giudicare.
Perché, con le scenografie naturali di Stromboli a fare da sfondo, se da un lato ci si potrebbe limitare ad intendere il tutto in qualità di scherzo piuttosto anarchico attraverso cui giocare con i dettami del linguaggio della Settima arte, dall'altro lo spettatore si ritrova a non riuscire a capire se ciò che scorre sullo schermo voglia apparire comico o drammatico, complici velocizzazioni e ralenti usati quando meno se lo aspetta.

Calcolo infinitesimale Calcolo infinitesimale è la regola di comportamento che guida i due protagonisti del lungometraggio diretto da Enzo Papetti e Roberto Minini Merot nella loro strategia di inganno e seduzione verso l’altro. D’altra parte, si mira anche a ribadire che l’amore è cieco e che ciò spiega perché, spesso, gli amanti non sanno quello che fanno nel corso della circa ora e mezza di visione che, piuttosto teatrale nell’impostazione, si affida soprattutto alle performance dei due interpreti Luca Lionello e Stefania Rocca. Circa ora e mezza di visione caratterizzata da un colpo di scena posto alla sua metà, ma che, in realtà, non intende avere alcun senso, infarcita di bizzarre scelte registiche e simbologie che, probabilmente, neppure lo sono veramente. Spingendo a considerare il tutto un esercizio di stile costruito, però, su più stili e, di conseguenza, difficilmente giudicabile.

5

Che voto dai a: Calcolo infinitesimale

Media Voto Utenti
Voti: 0
ND.
nd