Recensione By The Sea

A dieci anni da Mr e Mrs Smith Brad Pitt e Angelina Jolie tornano a recitare insieme, nel terzo film da regista di quest'ultima. Un lavoro d'impianto teatrale e dall'estetica dirompente al quale mancano però dei solidi contenuti.

Recensione By The Sea
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Vanessa (Angelina Jolie) è un'ex ballerina oramai troppo ‘vecchia' per danzare, mentre suo marito Roland (Brad Pitt) uno scrittore di successo in profonda crisi creativa. Due americani in cerca di una fuga di ‘disintossicazione' su una piccola cittadina costiera francese, dove scambieranno il loro decadente punto di vista con qualche anima del luogo, tra cui il gestore del bar/café locale (Niels Arestrup) e il proprietario dell'hotel (Richard Bohringer). Ma, soprattutto, faranno la conoscenza dei loro vicini di stanza Lea (Mélanie Laurent) e Francois (Melvil Poupaud), una giovane coppia di sposini intenta a ‘consumare' attivamente la propria luna di miele. Avvolti dalla placidità e dall'indolenza del luogo, i due coniugi un tempo uniti e innamorati sfidano ora le intemperie di un momento buio, in cui drammi e disincanti hanno ridotto amore e complicità a brandelli, lasciandoli vuoti e distrutti come due relitti in riva al mare (By the sea), o lenti riflettenti di un paio di occhiali da risistemare ossessivamente. Mossi stancamente nella loro routine del nulla (lei passa, depressa, dal letto al lettino sul terrazzo inforcando sempre grandi occhiali e cappelli a falda larga, mentre lui da una falsa potenziale ispirazione alla più rassicurante certezza dell'alcol), l'unico guizzo di verve nella loro vita arriverà proprio da quella coppia di vicini sexy, osservati e spiati tramite una provvidenziale fessura nel muro, che apre ai due disillusi americani l'occhio sulla loro gioventù perduta, speranza smarrita di essere chi davvero avrebbero voluto o potuto essere. Di certo non quei fantasmi di loro stessi che sono oggi costretti a osservare quotidianamente e con malcelato disgusto.

Matrimoni in tempesta

A distanza di dieci anni da Mr. e Mrs. Smith la coppia più famosa di Hollywood (Pitt-Jolie) torna insieme sul grande schermo per il terzo film da regista della proattivissima Angelina. Dopo due film ‘sociali', entrambi incentrati su storie estrapolate da drammi di guerra (In the Land of Blood and Honey e Unbroken), la Jolie punta stavolta sulla popolarità della sua unione matrimoniale per parlare di coppie e sogni alla deriva, accarezzati da una brezza marina francese che vorrebbe dare al film quel tocco di très chic, e mondanità sofisticata capaci di rendere ancora più brutale e inquietante il ritratto del decadere, dello sfiorire. Ma By the sea mostra sin da subito tutti i suoi limiti strutturali. Quasi privo di contenuti atti a sostenere l'implosione sentimentale cui l'opera va incontro, l'opera terza della Jolie è in effetti un circuito emotivo che gira a vuoto, contorcendosi su sé stesso e sul parossismo emotivo, voyeurismo trasgressivo dei suoi due, celebri protagonisti. La scelta di Pitt e Jolie di scendere in campo in prima persona per rappresentare il discanto emotivo ed esistenziale di questi due protagonisti, ha in effetti già su carta seri limiti strutturali. Due bellissimi e più che celebri a celebrare una storia di depressioni così maestose eppure anonime non trova infatti in questa scelta di casting una felice traduzione 'contenutistica'. Lo stile, l'attenzione al dettaglio, l'estetica anni ‘70 e anche una cifra registica ricercatamente raffinata si svuotano dunque immancabilmente di senso, lasciando il film nelle mani di un manierismo sterile e inefficace. Un passo falso nel percorso della Jolie regista che molto probabilmente trova le radici nella volontà di fare qualcosa di più intimo, sentito, personale. Uno spunto di per sé apprezzabile che però non trova riscontro nel risultato artistico dell'opera.

By The Sea Al suo terzo film da regista Angelina Jolie abbandona i campi di battaglia della guerra per spostarsi su quelli più intimi e privati della sfera personale, affettiva, narrando la storia di due coniugi in profonda crisi relazionale e che (ri)troveranno qualche stimolo grazie all’incontro con una giovane coppia, ancora nel pieno del sentimento e delle proprie aspettative di vita. Un film con grandi pretese estetiche ma pochi contenuti, che finisce per mettere in campo un intellettualismo/virtuosismo davvero poco efficace e interessante.

5

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