Bruce Lee - La grande sfida, la recensione del film di George Nolfi

A San Francisco, nel 1964, un giovane Bruce Lee sfida il leggendario maestro Wong Jack Man in un incontro destinato a diventare leggenda.

Bruce Lee - La grande sfida, la recensione del film di George Nolfi
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San Francisco, 1964. Un giovane Bruce Lee è proprietario di un'accademia di kung-fu, specializzata nel wing-chun e con già molti allievi. In quell'anno arriva negli States anche il maestro e monaco shaolin Wong Jack Man, rinomato anche oltreoceano per le sue leggendarie abilità nelle arti marziali, in una sorta di pellegrinaggio successivo a un tragico incontro dimostrativo avvenuto in terra natale.
In Bruce Lee - La grande sfida, la futura star del cinema ha intenzione di organizzare un combattimento con Wong, ma questi rifiuta in quanto ritiene che il kung-fu sia sempre e comunque da utilizzare per un arricchimento spirituale e non per una semplice prova d'orgoglio.
Quando uno dei giovani allievi occidentali di Lee si innamora di una ragazza cinese, prossima a essere venduta dalla ricca proprietaria di un ristorante che gestisce anche un ampio giro di prostituzione, Wong accetta la sfida, sia nella speranza che il suo rivale acquisisca maggior consapevolezza interiore, sia perché l'esibizione marziale è al centro di un giro di scommesse grazie al quale la giovane potrebbe essere liberata.

Birth of the Dragon

Sulla leggenda di Bruce Lee si è già detto tanto, forse troppo, ma quasi nessuna delle produzioni incentrate sull'attore marziale gli ha reso pienamente giustizia, tanto che bisogna ripescare un titolo come Dragon - La storia di Bruce Lee (1993) per trovare, pur con le dovute libertà, una pellicola affine allo spirito dell'iconico personaggio.
Hollywood, ma non solo (vedasi il proliferare delle produzioni sino-hongkonghesi degli ultimi anni, su piccolo e grande schermo), continua a scavare nella turbolenta vita dell'interprete e una delle ultime pellicole a tema è proprio questa Bruce Lee - La grande sfida, basata sullo storico scontro tra il Nostro e il maestro Wong Jack Man, del quale esistono diverse versioni. In quest'occasione trova la via più improbabile che ne smitizza qualsiasi epica o etica di contorno, in favore di una sceneggiatura che mette un terzo incomodo tra i due antagonisti, un allievo occidentale inventato di sana pianta.
Una scelta da B-movie pensata per un pubblico americano, pronto più a immedesimarsi in un proprio simile (non a caso l'operazione è stata accusata di whitewashing) che in due personaggi orientali, che offre inoltre anche risvolti narrativi improbabili, con un'ultima parte nella quale i due uniscono le forze per liberare la classica dama in pericolo.
Il vero problema risiede proprio nell'alta fonte d'ispirazione, qui resa ridicola da risvolti che guardano a un cinema di genere atto al puro intrattenimento: i momenti divertenti certo non mancano, e le coreografie curate dallo specialista Corey Yuen sono discretamente ispirate, tra ralenty ed evoluzioni aeree ben eseguite dal cast, con Philip Ng che - pur non assomigliando troppo al vero Lee - si distingue per spavalderia e aderenza mimica/vocale ai tipici urletti e smorfie dell'icona.

Bruce Lee - La grande sfida Lo scontro tra Bruce Lee e Wong Jack Man è qui raccontato in una versione che, prendendosi larghissime libertà narrative, trascina il racconto su eventi e soluzioni affini al cinema di serie B. Bruce Lee - La grande sfida ha delle buone soluzioni coreografiche e offre un discreto intrattenimento a tema, ma soffre proprio per i limiti di una sceneggiatura che, per rendere il tutto più appetibile a un pubblico occidentale, inserisce caucasici co-protagonisti e opta per un'improbabile lotta comune dei due avversari per una buona causa, trasportando il mito in una realtà involontariamente ridicola. Il film andrà in onda stasera, giovedì 26 luglio, alle 21.15 su TV8.

5.5

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