Recensione Briciole sul mare

Il giovane attore Walter Nestola debutta dietro la macchina da presa tramite Briciole sul mare, mix a basso costo di commedia e giallo immerso nelle splendide scenografie naturali del sud Italia.

Recensione Briciole sul mare
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Chi segue l'oscuro universo delle produzioni a bassissimo budget, il nome del giovane Walter Nestola potrebbe averlo letto all'interno del cast di Una ragione per combattere, straight to video che, diretto nel 2014 da Alessandro Baccini, si rifaceva in maniera evidente a lavori stalloniani quali Rocky e Over the top per raccontare di uno studente modello e leader di un gruppo di ragazzi allo sbando che era in segreto un asso nei combattimenti clandestini gestiti da un pericoloso trafficante.
Con l'intenzione di omaggiare su schermo le terre del sud, forti di passioni, ricche di colori e con quel calore tipico di chi è capace di essere ospitale ed accogliente, Nestola debutta dietro la macchina da presa tramite il Briciole sul mare - prodotto dallo Studio Chirco Edizioni Musicali e Cinema - destinato a partire dalla figura di un pescatore salentino che si reca quotidianamente in mare a bordo della propria barca per appagare il suo desiderio di relax e il senso di pace che lo pervade quando è in mezzo a quella distesa blu.

Il sud è... Salvo?

Pescatore salentino che, per uno strano caso del destino, si addormenta per poi svegliarsi e ritrovarsi nelle acque siciliane, dove fa conoscenza con il Salvo interpretato dallo stesso regista e che si appresta a prendere coscienza della sua vita futura.
Non a caso, non manca neppure una esplicita frecciatina all'Italia divenuta un paese che spinge di continuo i propri ragazzi a fuggire via nel corso dei circa ottantacinque minuti di visione, volti oltretutto a prendere una piega da giallo dal momento in cui emerge un cadavere di donna.
Ma da un lato abbiamo anche una storia sentimentale con una bella cui concede anima e corpo Lorena Noce, dall'altro il volto televisivo Sergio Friscia si cimenta in esilaranti gag in compagnia di un commissario, senza lasciar bene intendere quali vogliano essere le precise intenzioni dell'operazione.
E diciamo che l'epilogo a sorpresa provvede a fornire la spiegazione del molto non senso a cui si è assistito fino a pochi secondi prima, ma la continuamente indecisa strada da prendere ed un respiro generale non distante da quello di una soap opera spingono comunque a non rimanere soddisfatti di un insieme che, paradossalmente, non appare del tutto da buttare via grazie ad una recitazione non pessima (e diversi degli attori non sono professionisti) e di una certa gradevolezza generale emanata dalle diverse situazioni inscenate.

Briciole sul mare Girato tra Marsala, Copertino e New York, Briciole sul mare rappresenta l’esordio registico per l’attore Walter Nestola, che vi recita anche nei panni del giovane protagonista. Un giallo riguardante il ritrovamento di un corpo femminile senza vita, una storia d’amore, una commedia immersa nel sud tricolore; man mano che ognuno dei tre aspetti, però, viene ridotto a siparietti che appaiono quasi scollegati tra loro e che, in un certo senso, trovano una spiegazione grazie al finale a sorpresa. Difficile da giudicare come vero e proprio lungometraggio, in quanto non fatica a trasmettere la sensazione di essere una palestra in cui il nuovo arrivato dietro la macchina da presa si è allenato per poi poter mettere in piedi, magari, un progetto maggiormente compatto.

5

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