Blame! Recensione: il manga di Tsutomu Nihei in esclusiva su Netflix

Il misterioso vagabondo Killy è alla ricerca di umani in possesso dei geni della rete terminale in Blame!, adattamento animato del manga di culto.

Blame! Recensione: il manga di Tsutomu Nihei in esclusiva su Netflix
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Era attesa da quasi vent'anni una trasposizione animata del manga di culto Blame!, e ora grazie a Netflix, dove è disponibile in esclusiva, tutti i fan dell'opera di Tsutomu Nihei possono tirare un sospiro di sollievo. Blame!, realizzato da coloro che aveva già dato alla luce un'ispirata serie quale Knights of Sidonia (anch'essa tratta da un altro fumetto dell'apprezzato mangaka), vanta infatti una qualità tecnica e visiva di assoluto livello, ponendosi inoltre come una sorta di prequel/stand-alone della fonte cartacea, da cui naturalmente riprende i principali protagonisti. Al centro della vicenda troviamo infatti l'iconica figura di Killy, eroe misterioso che si muove in un mondo futuro in cui l'umanità è stata vittima di una ribellione delle macchine ed ora si trova ora sull'orlo dell'estinzione. Il vagabondo si trova così ad affrontare costantemente la minaccia delle safeguard, automi implacabili che hanno il compito di eliminare qualsiasi essere umano si trovi sul loro cammino. Dopo il salvataggio di un gruppo di ragazzini, usciti in esplorazione alla ricerca di cibo per il loro villaggio affamato, Killy si imbatte nel popolo dei Pescatori degli Elettroliti, che vive all'interno di una fortezza protetta dai pericoli esterni ma in ormai insostenibile carenza di viveri. E all'interno di questo diroccato luogo il viaggiatore, alla ricerca perenne di individui dotati di geni della rete terminale, troverà possibili risposte nel ritrovamento della Scienziata Cibo che potrebbe mettere per sempre fine alla minaccia delle macchine.

Su e giù

E' una trama inizialmente complessa e spiazzante, dato il copioso numero di informazioni che vengono messe in campo sin dai primi minuti, ma che dopo la mezz'ora iniziale espleta chiaramente e con equilibrio narrativo il background di questo mondo in cui gli umani sono costretti a vivere come reietti. Già dal prologo comunque una cosa è chiara: l'impatto scenografico che farà da sfondo all'intero racconto è, complice la raffinatezza geometrica dell'animazione e del design, capace di dar vita ad un'apoteosi di azione coreografica d'altissimo livello, con fughe a rotta di collo, esplosioni, sparatorie e diavolerie tecnologiche che donano sempre varietà all'intero costrutto visivo. Blame! è un intenso viaggio in un mondo costruito letteralmente su più livelli, in cui le coordinate logistiche sono chiaramente figlie di un contesto post-apocalittico, qui declinato agli istinti della sci-fi più visionaria: gigantesche fortezze, stretti cunicoli, ascensori che conducono a nuove potenziali eden, giganteschi treni sono tutti elementi figli di un'estetica claustrofobica e opprimente il cui spinto taglio dark si riflette anche nella caratterizzazione del principale protagonista, quel Kinny taciturno e misterioso dotato di incredibili poteri e alla ricerca di un potenziale Eletto per salvare il mondo intero dalle macerie. Un'anima cupa che flirta con l'horror nella realizzazione delle inquietanti safeguard, automi inespressivi dalle movenze "esorcistiche", e nello sprigionarsi di una violenza che, seppur senza eccedere, non risparmia amputazioni di sorta e tragiche dipartite.

Il numeroso gruppo di personaggi principali e secondari, con la scienziata Cibo sugli scudi nelle sue diverse forme, permette inoltre di sfumare emotivamente la pagine chiave della vicenda trovando un buon coinvolgimento empatico per tutta la durata del film, con un epilogo apertissimo che lascia intendere un più che scontato sequel.

Blame! Un adattamento cinematografico che, tra animazione classica ed effetti 3D, rende pienamente giustizia al manga di Tsutomu Nihei: Blame! non è solo eccellenza visiva, con scelte di design scenografico capace di restituire le inquietudini architettoniche di questo mondo dominato dalle macchine, ma ha dalla sua anche una storia coinvolgente che, riprendendo i due personaggi chiave del fumetto dà vita ad una sorta di prequel / stand-alone ricco di sfumature e colpi di scena. Un'opera che avvince e convince regalando ispirate dosi azione e atmosfere mystery di derivazione sci-fi in maniera equilibrata, tanto che anche l'iniziale spaesamento nel background di questo inquietante "futuro" viene risolto con soluzioni narrative progressivamente sempre più chiarificatrici.

7.5

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