Recensione Black Snake Moan

Samuel L. Jackson e Christina Ricci in una storia che mescola sesso e religione

Recensione Black Snake Moan
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Black Snake Moan, ovvero il lamento del serpente nero, è l'immagine che utilizza Lazarus (Samuel L. Jackson) per descrivere la rabbia e il risentimento che si agitano dentro di sé per il tradimento della moglie che è fuggita con suo fratello. Ma è anche un titolo di una canzone blues di Blind Lemon Jefferson del 1927, in cui un uomo abbandonato dalla moglie trova conforto in una giovane contadina. Il sesto film diretto da Craig Brewer (il precedente era Hustle&Flow) è andato piuttosto male in America - costato 15 milioni ne ha incassati solo 9 - ma è una storia coraggiosa e fortemente metaforica, che mescola sesso e religione in un'America dei giorni nostri che sembra presa dagli anni '70.


La Trama

Lazarus (Samuel L. Jackson) ha scoperto il tradimento di sua moglie - delusa e annoiata dalla vita di provincia di un bluesman di successo divenuto agricoltore. Si allontana dalla chiesa nonostante il reverendo R. L. (John Cothran Junior) lo continui a chiamare per farlo ragionare. Rae (Christina Ricci) e Ronnie (Justin Timberlake) sono due giovani innamorati ma destinati a separarsi, dato che lui sta partendo per l'Iraq: perché i loro sogni si avverino lui deve racimolare i soldi necessari per andare via. Trascorrono solo poche ore e Rae fa sesso con lo spacciatore Tehronne (David Banner), per poi recarsi ad un festino universitario. L'amico di Ronnie, Gill (Michael Raymond-James) si offre di accompagnarla a casa e dopo un tentato stupro la abbandona per strada credendola morta. Lazarus il mattino dopo la trova col viso insanguinato e si offre di curarla, mentre la febbre e il delirio consigliano il bluesman di metterle una catena attorno alla vita per evitare di doverla inseguire di notte per i campi. Una misura drastica ma efficace. La nomea di Rae - giovane ninfomane - arriva subito alle orecchie di Lazarus - che per tutto il film le da del Lei - ed è deciso a combattere queste sue voglie anche contro il suo parere iniziale. Nasce così un rapporto fra i due e alla diffidenza iniziale si sostituisce un clima di confidenza ed ammissioni reciproche. Intanto Ronnie rientra dal fronte e non riesce a trovare Rae da nessuna parte: sembra quasi sia scomparsa nel nulla.


Il Cast

Samuel L. Jackson offre una grande interpretazione: dal suo viso ma anche dai suoi gesti come dal suo sguardo traspaiono la rabbia e l'ira vendicativa, come la tenerezza e la bontà. A ben vedere potrebbe sembrare un'evoluzione del personaggio di Jules di Pulp Fiction per il suo mescolarsi di religiosità e cinica necessità di vendetta. Jackson ha voluto fortemente questo ruolo, tanto che ha imparato a suonare la chitarra durante il completamento di Snakes on a Plane. Christina Ricci, dopo Monster, ritorna ad un ruolo drammatico in modo convincente. La sua badgirl sembra davvero combattuta fra le sue voglie e il proprio desiderio di redenzione, sempre alla ricerca di un difficile equilibrio. Inoltre girando il film ha davvero indossato attorno alla vita una catena di quaranta libbre (quasi venti chili). Recita inoltre quasi sempre semi-nuda, esibendo un corpo perfetto. Justin Timberlake, infine, offre la sua migliore prestazione da attore dopo i poco convincenti ruoli in Alphadog ed Edison City.

Edizione Dvd

Nella versione dvd - con doppio audio (italiano/inglese) in formato 5.1 - troviamo extra di pregevole fattura per quasi un'ora totale: il backstage, uno special sul main theme Il Serpente Nero, uno special sulla colonna sonora e il commento audio del regista e del produttore che arricchiscono la pellicola di informazioni curiose e interessanti. Sia la traccia video che quella audio, che spicca per pulizia del suono, sono codificate in maniera accurata.

Black Snake Moan Blake Snake Moan, passato sotto silenzio in Italia, dove è stato dirottato sul mercato home video e svantaggiato dalla totale assenza di pubblicità promozionale, è un film interessante in cui il finale non è così scontato e lascia una sorta di strada aperta futura. Ben girato da Brewer, mescola un clima da anni ’70 - locali blues e pettinature afro - all’attualità statunitense con pillole da sballo e l’Iraq che fa da sfondo. Molta attenzione viene riservata alla musica e i due blues suonati da Samuel L. Jackson valgono da soli la visione del dvd.

7

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