La Battaglia Dimenticata Recensione: un film di guerra quasi impeccabile

Il primo film olandese di Netflix è un'opera intima e al tempo stesso frenetica, sorretta da un montaggio magistrale.

La Battaglia Dimenticata Recensione: un film di guerra quasi impeccabile
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Nell'ottobre del 1944 l'esercito nazista vacilla sotto i colpi delle forze alleate. In seguito allo sbarco in Normandia i tedeschi sono costretti ad una sanguinosa ritirata dalle coste occidentali dell'Europa, lasciando dietro di loro una scia di distruzione e morte la cui ripercussione avrà effetti duraturi e difficili da dimenticare. I soldati canadesi, spalleggiati dai commilitoni statunitensi e dall'aviazione inglese, liberano la regione meridionale dei Paesi Bassi riprendendo il controllo di Anversa, uno snodo di importanza incalcolabile per le sorti della guerra. Ma gli alleati hanno bisogno di un porto sicuro per rendere la nuova conquista effettivamente utile, per questo i canadesi mettono nel mirino l'isola fortificata di Walcheren, dove le truppe tedesche hanno costruito un nido protetto da plotoni di uomini chiamati alla strenua difesa della roccaforte.

La battaglia della Schelda vedrà uscire vincitori i canadesi, che si insedieranno in brevissimo tempo nei Paesi Bassi liberandoli dal giogo nazista e assestando un colpo mortifero all'esercito tedesco. Una tappa fondamentale che segnerà il risultato finale di quella che doveva essere una guerra lampo, ma allo stesso tempo molto meno celebrata dalla storia se paragonata ad altri eventi bellici avvenuti negli stessi anni.

La Battaglia Dimenticata rende omaggio agli autori di quella che si è rivelata una vera e propria impresa, e lo fa attraverso un titolo ben orchestrato che guarda al quadro generale delle operazioni militari così come alla vita personale di alcune delle figure chiave che hanno reso possibile la missione attraverso i propri sacrifici e le loro paure. Il primo film olandese di Netflix è un'opera perfettamente riuscita, intensa e frenetica ma anche delicata e malinconica, una visone che brilla fulgida tra le uscite Netflix di ottobre.

Il grigio autunno dei Paesi Bassi

I film di guerra sembravano essere usciti dai radar dopo che negli anni '80 e '90 erano diventati imprescindibili; una scomparsa graduale forse derivante dalla ridondanza delle loro narrazioni americane e, nonostante alcune meravigliose eccezioni (pensiamo per esempio a La sottile linea rossa) il grosso delle pellicole che vedevano i soldati come protagonisti erano diventate davvero poco plausibili dal punto di vista umano.

Negli ultimissimi anni, però, la tendenza sembra essere cambiata, i combattenti tornano sotto i riflettori in una versione moderna e più attenta ai dettagli, tralasciando gli sproloqui cari alla cultura statunitense, ci siamo riempiti gli occhi con la magnificenza di Dunkirk prima, e 1917 poi (ve li siete persi? Ci siamo noi a coprirvi le spalle, soldati, con la nostra recensione di Dunkirk e la recensione di 1917).

La Battaglia Dimenticata segue il filone creato dall'era moderna della narrazione militare, restituendo una sanguinosa e stremante guerra al massacro in un film studiato fin nei minimi particolari che procede giocando sui ritmi delle avanzate e delle ritirate delle truppe fra le trincee.

La storia si apre con la notizia che gli Alleati hanno superato il confine dei Paesi Bassi; gli Olandesi sono euforici e vedono la ritirata dalle loro città delle truppe tedesche. Ma la speranza ha accelerato il processo solo nelle loro menti, poiché i soldati nazisti non hanno alcuna intenzione di lasciare i territori conquistati senza spargere un mare di sangue. L'intreccio procede attraverso lo snodo di tre storie che finiranno con il congiungersi sulla diga di Walcheren, spaziando tra i punti di vista in maniera naturale finché non ci sarà più bisogno di alcuna alternanza tra i protagonisti riuniti. Teuntje Visser (Susan Radder) è la figlia di un medico vicino ai capi nazisti che occupano la città, ed insieme a suo padre cercherà di salvare suo fratello diciassettenne dal plotone di esecuzione a causa di un errore fatale che i tedeschi non hanno intenzione di perdonargli.

Marinus Van Staveren (Gijs Blom) è un olandese che marcia tra le file germaniche come volontario, spinto dal suo antisemitismo convinto, ma dovrà fare i conti con gli orrori della guerra e col significato che assumono il bene ed il male quando si imbraccia un fucile. Allo stesso tempo seguiamo il lungo viaggio di quattro soldati della Royal Air Force inglese guidati dal capitano Tony Turner (interpretato da un Tom Felton molto lontano dal Draco Malfoy di Harry Potter), precipitati sulla sponda sbagliata della Schelda e costretti a ritrovare i propri commilitoni passando tra le linee nemiche.

Una regia iperattiva che non dà respiro

Sul fronte tecnico La Battaglia Dimenticata è una pellicola quasi perfetta. Nonostante l'intreccio segua da vicino i turbamenti e il terrore di persone reali, dipingendole in scene intime e ricercate, la regia prende il controllo delle operazioni portando avanti un vero e proprio film d'azione.

Le inquadrature non sono mai statiche, la macchina da presa è in continuo movimento grazie a lunghi carrelli che attraversano i campi di battaglia oppure tra le mani di un operatore dinamico ed instancabile, anche durante classiche scene di dialogo. Questo tipo di regia restituisce un senso di agitazione che descrive bene cosa provassero gli abitanti di una regione occupata dai nazisti: anche quando non si spara o non si è in pericolo di vita c'è la sensazione che da un momento all'altro si dovrà correre, mentre le esplosioni in lontananza illuminano la notte. Gli effetti speciali sono di ottima fattura e riescono a calare lo spettatore nel dolore del campo di battaglia, contribuendo a quella ricerca di verità ed immediatezza che è diventata il mantra dei nuovi film di guerra.

La polvere che acceca gli occhi, le urla strozzate di un soldato morente, le esplosioni che fanno saltare i timpani e schizzano detriti nel raggio di metri, tutto è ricreato alla perfezione per ribadire che la guerra non è un gioco, ma un vero e proprio atto di violenza e terrore psicologico. I cieli plumbei di un Olanda autunnale rappresentano uno dei pochi punti deboli dell'opera, che si arrende troppo spesso ad un triste grigiore nelle fasi diurne, mentre le notti sono giustamente scure e terribili con i loro neri profondi.

L'insurrezione è l'arma vincente

Tagliando fuori dal quadro le grandi manovre tattiche che hanno indirizzato la guerra, il titolo si propone di fare luce sui veri eroi della liberazione europea: i membri della resistenza. Persone senza alcun addestramento militare, uomini e donne guidati dalla stella polare della libertà che dal basso, spesso nell'ombra, hanno trafugato informazioni e generato guerriglie armate all'interno dei territori nazisti, logorando un esercito costretto a combattere contro i civili come contro i soldati nemici.

Concentrandosi sul nucleo formato dai protagonisti, la pellicola cede però ad una visione ristretta e dai confini ben delineati che non concede il giusto respiro e gli stessi spazi alla portata degli eventi rappresentati. La recitazione è buona e funzionale al racconto, con una fisicità che si impone sul dialogo, seguendo una sceneggiatura che non brilla per colpi di scena o battute indimenticabili, ma che sa dipingere accuratamente una pagina storica memorabile e al tempo stesso dolorosa.

Pregevole il comparto audio, dove la colonna sonora puntuale e ben diretta ha il grande merito di saper lasciare al silenzio il suo giusto spazio. Durante una guerra fanno rabbrividire le esplosioni e gli spari, ma non sono da dimenticare le terribili assenze di rumore durante le quali fa timidamente capolino la speranza che tutto sia finito, mentre la paura ancora stringe il cuore e blocca il respiro.

La battaglia dimenticata La Battaglia Dimenticata è un film che sa essere frenetico ma anche riflessivo, spostandosi tra questi due estremi con naturalezza ed indubbia efficacia. Una regia molto dinamica si appaia alla perfezione con un montaggio impeccabile nel racconto di una tappa fondamentale che ha segnato la liberazione dell'Europa dai nazisti. Portando tutta l'attenzione sulle vite di persone comuni che assumono il ruolo di eroi senza sconvolgere il mondo, la pellicola brilla per intimità, sacrificando il quadro spaventosamente più ampio della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante si soffra un po' il grigiore generale e la mancanza di ossigeno all'interno di un'azione frenetica, la visione avvincente e la tensione sempre alta rendono La Battaglia Dimenticata un gioiellino da non perdere se vi state appassionando a questo nuovo corso intrapreso dai film di guerra.

7.5

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