Backstage Dietro le Quinte Recensione: il film su Prime Video non convince

Nel film di Cosimo Alemà nove giovanissimi partecipano a un provino che potrebbe garantirgli un ruolo da protagonista per un importante spettacolo.

Backstage Dietro le Quinte Recensione: il film su Prime Video non convince
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Sembra una sfida impossibile quella di sopravvivere a una selezione tra oltre cento concorrenti - 111 per la precisione - per poi venir scelti in nove dai quali altri cinque dovranno essere eliminati, fino al quartetto finale che avrà l'onore di debuttare in uno spettacolo al Teatro Sistina di Roma. Eppure è questo il sogno dei giovanissimi protagonisti, tutti tra i sedici e i venticinque anni di età, che si presentano alle audizioni che saranno supervisionate dal regista James D'Onofrio, considerato in passato come l'erede di Nureyev ma con la carriera condizionata da un grave incidente che l'ha costretto su una sedia a rotelle.

La storia di Backstage - Dietro le quinte (tra i film Amazon Prime Video di ottobre 2022) si concentra proprio sul nucleo dei nove sopravvissuti, pronti a una settimana da fuoco durante la quale verranno come detto ulteriormente scremati. La sceneggiatura ci accompagna alla scoperta del loro vissuto, giacché ognuno di loro ha qualcosa da raccontare ed emozioni da focalizzare, in cerca del proprio posto nel mondo.

Backstage - Dietro le quinte: tempi moderni

Un mondo da reality e talent show quello raccontato da Backstage - Dietro le quinte, ritratto di un paese e di una gioventù obnubilata dalla ricerca del successo attraverso soluzioni da videoclip e un'estetica pop e commerciale. Certo qui non è la televisione l'ambizione da raggiungere ma bensì il mondo del teatro, ma non è difficile leggere dietro le righe ben altre ambizioni da parte di questo gruppo di giovani ragazzi.

Va dato atto all'operazione di aver scelto attori perlopiù esordienti, come dimostrato anche dai filmati duranti i titoli di coda che ci mostrano la loro reazione alla notizia di essere stati scritturati per le riprese del film: e proprio il cast è effettivamente la parte più interessante di un film altrimenti modesto, che vive su una sceneggiatura il più inclusiva possibile.

Un target ben definito

Ognuno dei vari personaggi in gioco infatti rispecchia, direttamente o indirettamente, una delle diverse minoranze in gioco: dal ragazzo che ha due madri alla coppia interrazziale, dal nascente amore omosessuale a chi invece è fiero della propria bisessualità, fino a chi per guadagnare soldi extra non esita a offrirsi come gigolò per anziane signore.

Tutto in Backstage - Dietro le quinte è derivativo e prevedibile, lezioso nel suo voler essere edificante ad ogni costo al punto di dimenticarsi di costruire delle storyline credibili.
Aspiranti ballerini, cantanti, attori e mimi, ognuno con il suo sogno nel cassetto: nella prima fase assistiamo ad un campionario di esibizioni varie, alcune improbabili, che funge da fase preparatoria per presentare gli effettivi talenti a disposizione. Il cuore del racconto - accompagnato da una colonna sonora anni Novanta che spazia da Carmen Consoli a Frankie hi-nrg - è tutto in quest'alternarsi di vicende personali più o meno avvincenti, con un breve spazio dedicato anche alla tormentata figura del regista paraplegico, con relativi flashback e colpo di scena annessi. Certi dialoghi e scambi di battute appaiono più ispirati di altri, con non poche cadute di stile come quando si cita per ben due volte Quarto potere - scoprite nel nostro speciale come Orson Welles ha fatto la storia del Cinema - e nessuno degli interlocutori sa di cosa parli il film: ennesima riproposizione, non richiesta, di quanto sia diffusa l'ignoranza dei classici del cinema.

Cerca poi di salvarsi con un paio di riferimenti a Stephen Frears e Miles Forman, ma lì ormai il cuore del cinefilo duro e puro è già andato in frantumi. D'altronde Backstage - Dietro le quinte è un'operazione indirizzata quasi esclusivamente ad un pubblico di giovanissimi, coetanei dei personaggi, che sognano di sfondare nel mondo dello show business e attendono con ansia la trasmissione sul piccolo schermo dei loro format televisivi a tema preferiti. La sola cosa positiva è che qualcuno dei volti visti nei cento minuti di visione lo rivedremo sicuramente, speriamo alle prese con qualcosa di più impegnativo.

Backstage - Dietro le quinte Un forzato contenitore di inclusione per le numerose figure principali e secondarie al centro del racconto, il tutto in un'ottica per la quale i giovani di oggi sarebbero anestetizzati dai moderni talent show e per i quali un provino rappresenta un'ancora di salvezza da una vita complicata. Da chi decide di abbandonare gli studi a chi (ri)scopre la propria sessualità, da chi cerca di comprendere se la persona al suo fianco sia quella giusta a chi usa le sue capacità come via di fuga da situazioni difficili: tutti i nove protagonisti di Backstage - Dietro le quinte sono alla ricerca del proprio posto nel mondo, ma alcuni convincono meno di altri e si (dis)perdono in una sceneggiatura multiforme e spesso evasiva, nonostante le buone performance di un cast eterogeneo ed esordiente. Un film che ha un target preciso e che è indirizzato esclusivamente al suddetto.

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