Avengers Grimm: Time Wars, la recensione del mockbuster Asylum

Cappuccetto Rosso, Biancaneve e la Bella addormentata nel bosco devono fermare la sete di conquista di Magda, regina di Atlantide.

Avengers Grimm: Time Wars, la recensione del mockbuster Asylum
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Magda, regina di Atlantide, ha intenzione di conquistare le Terre emerse e per farlo ha bisogno del Principe Azzurro, in possesso di un magico anello che, dopo esser convolati a giuste nozze, garantirebbe immensi poteri sul mondo intero. In Avengers Grimm: Time Wars il nobile, eternamente innamorato di Biancaneve, si trova così in fuga mentre l'amata viene invocata, tramite lo Specchio Magico, da Alice e dal Cappellaio Matto affinché si unisca ancora una volta a Cappuccetto Rosso e la Bella Addormentata nel Bosco per opporsi alla tiranna dei mari. Quest'ultima intanto ha ottenuto l'appoggio del subdolo Tremotino, che cova interessi personali facendo il doppio gioco con tutti.

Tutte per una, una per tutte

Così come tre anni fa in occasione dell'uscita di Avengers: Age of Ultron (2015), in concomitanza con l'arrivo nelle sale e il successo planetario di Avengers: Infinity War (2018) la Asylum ha messo in cantiere un altro mockbuster, sequel del precedente (i cui eventi vengono ripercorsi brevemente nei primi istanti) che già aveva tirato in ballo i personaggi delle fiabe in un contesto supereroistico. Ed eccoci così alle prese con un'altra improbabile avventura che vede riunite alcune delle figure più amate da grandi e piccini, con al centro del racconto il trio tutto al femminile formato da Biancaneve, Cappuccetto Rosso e la Bella addormentata nel bosco, ognuna dotata di peculiarità del tutto inedite rispetto alla controparte originale. La prima è in grado di materializzare barriere di ghiaccio, la seconda è abilissima nell'uso di arco e frecce, bombe a mano e pistole e la terza riesce a ipnotizzare con il soffio: poteri che torneranno utili alle Nostre per cercare di fermare le mire di conquista della perfida Magda, regina di Atlantide citante non a caso la figura di Aquaman e il cinecomic DC Justice League (2017). Oltre la stramba narrazione il resto è difficilmente giudicabile, con una messa in scena ai minimi storici per ciò che concerne le scarne ambientazioni e gli effetti speciali al solito di qualità imbarazzante, tanto che la farsesca ironia di bassa lega caratterizzante l'evolversi della vicenda e le numerose battute dei protagonisti diventano l'unica e possibile chiave di lettura con cui approcciarsi all'operazione.

Avengers Grimm: Time Wars Biancaneve, la Bella addormentata nel bosco e Cappuccetto Rosso alle prese con l'esercito dei mari di Magda, regina di Atlantide intenzionata a conquistare le terre emerse, sono al centro di questo nuovo mockbuster Asylum, sequel di un titolo coevo anch'egli parodiante la saga degli Avengers e la serie TV Once upon a time. Avengers Grimm: Time Wars, citazionisticamente grottesco già dal titolo, è la classica produzione di serie z tecnicamente nulla, da vedere solo per farsi quattro involontarie risate con gli amici, tra un'ironia facile facile ed effetti speciali al solito disastrosi.

3.5

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