Antigang - Nell'ombra del crimine, la recensione del film con Jean Reno

Nel film di Benjamin Rocher, un team della polizia francese dai metodi poco ortodossi si trova ad affrontare un gruppo di spietati criminali.

Antigang - Nell'ombra del crimine, la recensione del film con Jean Reno
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Serge Buren è a capo di un'unità della polizia francese dai modi poco tradizionali. L'ispettore e i suoi uomini non esitano infatti a rispondere con la stessa moneta nei confronti delle bande criminali che terrorizzano Parigi e questi metodi violenti vengono malvisti dai suoi superiori.
Quando viene eletto come nuovo commissario Becker, che da sempre ha mal sopportato il protagonismo e l'irruenza di Buren, le cose si complicano e la squadra rischia di essere messa in secondo piano. Ma sarà proprio il rude detective a rivelarsi determinante quando un gruppo di spietati rapinatori, guidati da una sua vecchia conoscenza, organizza una serie di colpi dove perdono la vita anche persone innocenti.

Strade violente

Tre anni prima la stessa storia, con le ovvie distinzioni ambientali e culturali, era stata inscenata per le strade di Londra nel britannico The Sweeney (2012), a sua volta ispirato da una serie di successo degli anni '70 e conosciuta da noi come L'ispettore Regan.
Un'operazione che deve essere stata parecchio apprezzata Oltralpe, vista la realizzazione di questo remake francese che vede ancora una volta per protagonista un team di agenti pronti a tutto per combattere la malavita.
Antigang - Nell'ombra del crimine è una sorta di ibrido tra le atmosfere tipiche del polar e il poliziesco moderno, con una marcata impronta action che fa capolino soprattutto nella seconda metà.
La prima infatti, tolto il rocambolesco prologo al fulmicotone, è necessaria per spiegare le dinamiche che coesistono tra i vari personaggi principali e le motivazioni da questi prese nel prosieguo degli eventi.

Una storia già vista

Il regista Benjamin Rocher si era fatto notare per due horror a tema zombie, il più recente e "agonistico" Goal of the dead (2014) e - soprattutto - il suo folgorante esordio con The Horde (2009). E, visti i risultati, potremmo dire che si trova più a suo agio con i morti che con i vivi: Antigang - Nell'ombra del crimine non è un pessimo film, ma appare quanto mai superfluo.
L'ora e mezza di visione non racconta infatti nulla di realmente nuovo, riproponendo soluzioni e cliché tipiche del filone senza una particolare chiave di lettura che lo distingua da centinaia di produzioni omologhe. Tutto è lineare e prevedibile e sin dai primi minuti lo spettatore potrà già intuire le varie svolte narrative che caratterizzano il racconto.

Da frasi fatte del tipo "Siamo in Francia, non negli Stati Uniti" per stigmatizzare la violenza di bronsoniana memoria utilizzata da Buren e i suoi uomini alla scontata sottotrama romantica, fino all'inevitabile resa dei conti finale, il costrutto sa di già visto e rischia di annoiare chi si aspettava qualche colpo di scena degno di nota.
Per fortuna un paio di scene d'azione di buona fattura e le azzeccate scelte di casting, con le facce giuste al posto giusto - a cominciare da un sornione Jean Reno - permettono di chiudere un occhio su quel senso di generale anonimato che permea l'operazione.

Antigang - Nell'ombra del crimine Remake dell'inglese The Sweeney (2012), Antigang - Nell'ombra del crimine sposta l'ambientazione a Parigi nel tentativo di ibridare i canoni del poliziesco moderno alle atmosfere del polar autoctono, con risultati appena discreti. Il film di Benjamin Rocher paga infatti una sceneggiatura a dir poco derivativa, nella quale sembra di assistere a un riciclo di idee e soluzioni viste e riviste in molteplici titoli del filone, senza un colpo di scena degno di nota. L'ora e mezza di visione soffre di questa evidente prevedibilità e solo l'eterogeneo cast capitanato da Jean Reno e una manciata di discrete sortite action, dirette con mano sicura e amore per il genere, riescono a risollevare parzialmente l'attenzione su una storia dall'evoluzione scontata. Il film andrà in onda sabato 7 novembre alle 21.20 su RAI4 in prima visione tv.

5.5

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