Sulle ali dell'avventura Recensione: una godibile favola ecologista

Ispirato alla figura dell'ornitologo Christian Moullec, il film ci accompagna in un'incredibile avventura tra i cieli per salvare le oche selvatiche.

Sulle ali dell'avventura Recensione: una godibile favola ecologista
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In seguito alla separazione dalla moglie Paola, Christian si è dedicato con tutto se stesso ad un folle progetto relativo alla salvaguardia delle oche selvatiche, che intende proteggere dall'estinzione. L'obiettivo dell'uomo è quello di creare per loro una rotta migratoria alternativa che dalla Norvegia le riconduca fino a casa, nel sud della Francia, semplificando loro il percorso: il solo modo perché gli animali imparino il nuovo tragitto è quello di guidarle a bordo di un ultraleggero, con il quale viaggiare attraverso i confini nazionali. Questa è la premessa di Sulle ali dell'avventura, il film di Nicolas Vanier in onda stasera su Italia 1.

Mentre si sta prodigando per far approvare la sua idea rivoluzionaria, che trova non pochi ostacoli per via della burocrazia, Christian si deve inoltre prendere cura del figlio adolescente Thomas, che trascorrerà parte delle vacanze estive con lui. Il ragazzo, appassionato di videogiochi, si trova inizialmente fuori posto nella casa sul lago del padre, ma dopo che comincia ad occuparsi di una cucciolata di oche - affezionandosi in particolare a una di loro - quel soggiorno fino allora noioso si trasforma in un percorso di formazione nel quale il ragazzo avrà modo di vivere in prima persona un'incredibile avventura.

Sulle ali dell'avventura: un'incredibile storia vera

Il nome di Christian Moullec non dirà nulla alla maggior parte del pubblico, ma il meteorologo francese, oggi sessantaduenne, è stato una sorta di leggenda per gli ambientalisti di tutto il mondo, protagonista di un'impresa epica nell'aver dato vita al suo visionario progetto di salvataggio delle oche selvagge. Un terzo degli uccelli selvatici in Europa è scomparso nel corso degli ultimi trent'anni e perciò quanto compiuto da Moullec assume un valore ancora maggiore e fortemente simbolico.

Sulle ali dell'avventura vi si ispira molto liberamente, dando il ruolo del protagonista al giovane figlio Thomas e lasciando la figura di Christian quale mentore: un dettaglio che toglie parziale verosimiglianza ma pensato per attirare un pubblico di famiglie, nella speranza che il messaggio ecologista possa arrivare a platee ben maggiori.

Con naturalezza

D'altronde dietro la macchina da presa troviamo uno specialista del filone, quel Nicolas Vanier che da documentari come Il grande Nord (2004) fino ad adattamenti quali Belle & Sebastien (2013) - leggete qui la nostra recensione di Belle & Sebastien - ha posto sempre grande attenzione alla natura e al rapporto tra uomini e animali. Ecco perciò che il film assume i connotati di una favola moderna, dove il giovane protagonista - nerd incallito e fan degli Iron Maiden - riscopre la bellezza della vita all'aperto e si fa trascinare dalla lotta per un ideale, anche infrangendo la legge pur di raggiunge il proprio, edificante, scopo.

Proprio in alcune ingenuità narrative, con i presunti "villain" che sono semplicemente coloro incaricati di far rispettare la legge e una manciata di forzature nel viaggio in solitaria a bordo dell'ultraleggero compiuto dal ragazzino, si evidenziano alcuni limiti in fase di sceneggiatura, mentre la messa in scena può invece contare sulla bellezza dei paesaggi e su riprese dal taglio quasi documentaristico che testimoniano quest'impresa dal sapore epico. Vanier ha anche scritto un fumetto e un romanzo che prendono spunto dal film, segno della grande passione intrapresa in quest'avventura per grandi e piccini che svolge il suo compito di tenero, idealistico, intrattenimento a tema con una certa disinvoltura.

Sulle ali dell'avventura Un ragazzino schiavo della tecnologia riscopre il piacere di stare a contatto la natura durante le vacanze estive trascorse dal padre, ornitologo alle prese con un progetto rivoluzionario per la salvaguardia delle oche selvatiche. Genitore e figlio saranno protagonisti di un'incredibile impresa tra i cieli. Sulle ali dell'avventura si ispira alla vera storia del meteorologo francese Christian Moullec e trasforma quanto realmente accaduto in una produzione per tutta la famiglia, con i dovuti accorgimenti e modifiche del caso in fase di sceneggiatura. Il regista Nicolas Vanier, specialista del genere, offre sequenze dal taglio documentaristico a tratti mozzafiato ma non è altrettanto convincente nella gestione delle dinamiche familiari, con alcune scelte scontate e altre inverosimili che tolgono parziale respiro all'operazione. Operazione che ad ogni modo risulta più che godibile e intrattiene il relativo target con semplicità, accompagnando il tutto con un messaggio ecologista che non guasta mai. Il film andrà in onda martedì 6 settembre alle 21.05 su Italia 1 in prima visione tv.

6.5

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