Recensione Adaline - L'eterna giovinezza

Blake Lively, Michiel Huisman e Harrison Ford al servizio di una romanticissima, commovente storia d'amore ai confini della realtà che, sospesa tra passato e presente, porta la firma di Lee Toland Krieger

Recensione Adaline - L'eterna giovinezza
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Non sono state davvero poche le volte che il variegato universo della Settima arte ha avuto modo di raccontare storie d'amore i cui impedimenti dipendevano da questioni soprannaturali.
Potremmo citare Demi Moore intenta a riabbracciare l'anima del suo compagno ucciso in Ghost - Fantasma (1990) di Jerry Zucker, oppure i due innamorati residenti in due diverse epoche storiche sia ne La casa sul lago del tempo (2006) di Alejandro Agresti che nel meno noto lungometraggio televisivo Lettera d'amore (1998) di Dan Curtis.
Tipologia di vicende in cui non possiamo fare a meno di includere anche Adaline - L'eterna giovinezza (2015), diretto dal Lee Toland Krieger occupatosi anche della commedia romantica Separati innamorati (2012) e con protagonista la Blake Lively che, vista sul grande schermo, tra l'altro, in 4 amiche e un paio di jeans (2005) e nel cinecomic Lanterna verde (2011), è nota soprattutto per aver concesso anima e corpo a Serena van der Woodsen nel telefilm Gossip girl.
Perché la californiana classe 1987 veste qui i panni della donna del titolo, la quale, nata nel 1908, in seguito ad un misterioso incidente automobilistico smette di invecchiare a ventinove anni di età; finendo per attraversare tutto il secolo mantenendo il suo giovane aspetto, ma, allo stesso tempo, trovandosi costretta ad interrompere bruscamente qualsiasi relazione sentimentale intrapresa, nel tentativo di non permettere a nessuno di scoprire il proprio segreto.

Un amore ai confini della realtà

Segreto di cui è a conoscenza la ormai anziana figlia Flemming, interpretata da Ellen"L'esorcista"Burstyn, e che rischia di essere scoperto dal nuovo spasimante Ellis Jones alias Michiel"World War Z"Huisman, il quale riesce addirittura a portarla nell'abitazione dei suoi genitori per farglieli conoscere. Genitori che presentano le fattezze del veterano Harrison Ford e della brava Kathy Baker di Saving Mr. Banks (2013) e in seguito alla cui entrata in scena, tra una partita a Trivial pursuit e situazione destinata inevitabilmente a complicarsi, provvede non poco ad aumentare l'interesse nei confronti della circa ora e cinquanta di visione. Ora e cinquanta di visione che, ovviamente propensa ad alternare in continuazione passato e presente, ricorre, quindi, a un'idea che non avrebbe certo sfigurato sfruttata all'interno della mitica serie Ai confini della realtà; mentre la colonna sonora sfodera nel mucchio evergreen del calibro di Since I don't have you degli Skyliners e Gimme some lovin' dello Spencer Davis Group. E, se la quasi onnipresente voce narrante rischia a lungo andare per risultare invadente, non disprezzabile appare la scelta di costruire su lenti ritmi di narrazione un insieme dai risvolti in parte fantascientifici.
Un insieme che, capace di rivelarsi sempre più coinvolgente man mano che i fotogrammi avanzano, conduce al tutt'altro che banale epilogo di una affascinante allegoria su celluloide relativa alla sincerità quale fondamentale mezzo per poter mantenere vivo e duraturo il rapporto di coppia.

Adaline - L'eterna giovinezza La Blake Lively della serie televisiva Gossip girl è una donna resa immortale da un incidente automobilistico che sembra averle bloccato l’invecchiamento ai ventinove anni di età. È su questa semplice idea che Lee Toland Krieger costruisce Adaline - L’eterna giovinezza, affascinante fanta-storia d’amore che, comprendente nel cast anche l’Indiana Jones dello schermo Harrison Ford, alterna continuamente passato e presente per riportare alla luce questioni di cuore rimaste in sospeso e far affrontare alla protagonista quella attuale. Un elaborato riservato soprattutto ad animi profondamente romantici e che, capace perfino di spingere alla commozione, sfrutta in maniera efficace il genere per fornire una riflessione sull’importanza della sincerità e dell’assenza di segreti nei rapporti sentimentali.

6.5

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