Ace Ventura - Missione Africa, la recensione del sequel con Jim Carrey

Ace Ventura viene assunto per indagare sulla scomparsa di un animale sacro che potrebbe scatenare una guerra fra tribù indigene.

Ace Ventura - Missione Africa, la recensione del sequel con Jim Carrey
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Ace Ventura, sconvolto per non essere riuscito a salvare un procione disperso sulle montagne in seguito a un incidente aereo, si è ritirato a vita monastica in un santuario tibetano, dov'è finalmente riuscito a trovare la pace interiore. Un giorno riceve la visita di Fulton Greenwall, addetto consolare della Nibia, che gli propone per la somma di 20mila dollari di ritrovare un animale sacro per la tribù dei Kakati, nello specifico un rarissimo pipistrello bianco. In Ace Ventura - Missione Africa l'acchiappanimali si reca così nel continente nero dove agirà secondo le istruzioni del console Cadby, un raffinato uomo d'affari nonché appassionato di caccia. Quando ha inizio l'investigazione Ventura scoprirà che dalla riuscita o meno della sua missione potrebbero dipendere le sorti di una potenziale guerra tribale e che alti interessi economici sono dietro alla scomparsa del volatile.

Senza freni

Solo qualche settimana fa Jim Carrey si era detto rammaricato di aver scartato, grazie al suo potere decisionale ottenuto con i vertici produttivi dopo il grande successo del primo film, la scelta di Spike Jonze quale potenziale regista di questo sequel, uscito a solo un anno di distanza dal fortunato Ace Ventura - L'acchiappanimali (1994). Ciò nonostante si è dichiarato comunque felice che dietro la macchina da presa vi fosse l'amico ed esordiente Steve Oedekerk, con il quale ha avuto unità d'intenti durante le riprese. E nonostante una struttura fin troppo semplice e scontata, l'operazione può dirsi comunque godibile, una sorta di guilty pleasure per tutti gli appassionati dell'attore - allora sulla cresta dell'onda - qui nuovamente alle prese con uno dei personaggi più iconici della sua carriera. Ace Ventura - Missione Africa paga il maggior limite in una sceneggiatura sgangherata e poco coesa, collegata a forza dalle miriadi di gag in cui il Nostro si trova impegnato insieme alle più svariate specie di animali della giungla, con sequenze esilaranti in serie che traghettano la verve comica su alti livelli di demenzialità. Sin dall'inizio citante Cliffhanger - L'ultima sfida (1993) la parola d'ordine è esagerazione, e non appena l'azione si sposta in quel dell'ambientazione esotica ha inizio una sfrenata rincorsa semi-parodistica e farsesca che sfrutta al meglio la fisicità mimica e corporea di Carrey, assoluto protagonista del racconto. Tra assurde mimetizzazioni con la fauna locale, improbabili tentativi di flirtare con belle indigene, il terrore per i pipistrelli, sfide da superare per evitare di essere cotto in padella dai selvaggi e rocamboleschi inseguimenti su monster truck, i novanta minuti di visione regalano un divertimento fresco e genuino che, pur conscio dei proprio limiti, non ha paura di scatenarsi a briglia sciolta senza porsi troppe domande.

Ace Ventura - Missione Africa Meno coeso del già folle predecessore ma carico di egual dosi di divertimento, qui se possibile ancor più variegate grazie all'esotica ambientazione, Ace Ventura - Missione Africa è sicuramente un'operazione sgangherata a livello di script ma le risate giustificano l'eccessiva semplicità narrativa. Merito di un Jim Carrey sempre più scatenato, qui di nuovo impegnato in decine e decine di gag che lo vedono protagonista insieme alla variegata fauna esotica e alle caricaturali tribù indigene, in una farsa che pur premendo sull'acceleratore evita volgarità di sorta in una costruzione "collagistica" ma non meno esilarante. Il film andrà in onda stasera, giovedì 22 febbraio, alle 23.55 su NOVE.

7

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