Recensione A casa con Jeff

Jason Segel in una inedita (in tutti i sensi) commedia dolce-amara

Recensione A casa con Jeff
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Alle orecchie di tutti coloro che s'interessano del non troppo conosciuto panorama del cinema indipendente a stelle e strisce non dovrebbero certo suonare nuovi i nomi di Mark e Jay Duplass.
Responsabili nel 2008 dell'interessante Baghead, bizzarra commedia ambientata in una casa isolata sul lago e volta a giocare sull'universo delle produzioni cinematografiche a basso costo che imitano la serie di Venerdì 13, sono tornati due anni dopo dietro la macchina da presa per concepire quel Cyrus che vide il Johan Hill di 21 Jump street nei panni del ventunenne del titolo, deciso ad allontanare la madre Marisa Tomei dal nuovo compagno John C. Reilly, caduto in depressione dopo il divorzio dalla moglie Catherine Keener.
Lungometraggio che ha avuto dalle nostre parti perfino una distribuzione cinematografica; a differenza del precedente, visto soltanto presso il Festival Internazionale del Film di Roma, e di Jeff. Who lives at home, dell'anno successivo, che, prodotto dal Jason Reitman cui dobbiamo gli acclamatissimi Juno e Tra le nuvole, approda nello stivale più famoso del globo - sotto il marchio Paramount - direttamente nel mercato dell'home video digitale con il titolo A casa con Jeff.

Il dvd

Con inclusa nel cast addirittura la Rae Dawn Chong che - già presente in Cyrus - qualcuno potrà ricordare per aver affiancato Arnold Schwarzenegger nel cult degli action-movie Commando, ne è protagonista il Jason Segel di Bad teacher-Una cattiva maestra e The five-year engagement nel ruolo di Jeff, trentenne immaturo e scansafatiche che vive ancora in casa con la madre e fuma continuamente erba, man mano che si dedica alla ricerca del significato della vita, soprattutto dopo aver visionato Signs di M. Night Shyamalan.
Madre cui concede anima e corpo Susan"Thelma & Louise"Sarandon, mentre spetta all'Ed Helms di Una notte da leoni il personaggio di Pat, fratello di Jeff, sposato ma che ignora la moglie.
Del resto, è soprattutto sulla prova degli attori che sembrano reggersi i circa ottanta minuti di visione, in fin dei conti volti a tratteggiare una non facile storia familiare e, allo stesso tempo, una vicenda di solitudine.
Quella solitudine destinata ad aumentare soprattutto con il trascorrere degli anni e che i Duplass affrontano attraverso l'esplorazione di rapporti condotti in maniera superficiale, senza un vero e proprio amore.
Ricorrendo in non poche occasioni a riprese eseguite tramite camera a mano e tirando più volte in ballo il loro particolare uso (piuttosto retrò, se vogliamo) dello zoom.
Fino agli inaspettati risvolti di quello che Screendaily.com ha definito "Un gioiello di film: divertente, tenero e persino commovente".

A casa con Jeff Mai distribuito nelle nostre sale cinematografiche, approda direttamente su supporto dvd il lungometraggio che gli americani Mark e Jay Duplass hanno realizzato dopo gli apprezzabili Baghead (2008) e Cyrus (2010). Una commedia dal retrogusto amaro che si concentra su una storia familiare e sulla solitudine ponendo nei panni dei protagonisti il Jason Segel de I Muppet (2011), l’Ed Helms di Una notte da leoni (2009) e la Susan Sarandon vincitrice del premio Oscar per la sua interpretazione in Dead man walking-Condannato a morte (1995). Una commedia che, come un po’ tutti i lavori dei Duplass, esce dagli schemi classici del genere puntando soprattutto sulla prova del cast; mentre si concentra sui sentimenti e conduce verso un epilogo caratterizzato da risvolti inaspettati difficilmente capaci di lasciare indifferente lo spettatore. Peccato soltanto che il disco edito da Paramount, di buona qualità audiovisiva, non presenti alcun contenuto speciale.

6

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