Recensione 500 giorni insieme

Quando innamorarsi è lo sbaglio più bello che si possa fare

Recensione 500 giorni insieme
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Ha conquistato il box office americano, arrivando a gareggiare con i blockbuster e rivelandosi un vero e proprio caso cinematografico. Successo meritato per l'esordio cinematografico di Marc Webb, al suo primo lungometraggio dopo aver diretto un corto e alcuni videomusicali? La risposta è indubbiamente positiva, ci troviamo infatti davanti a una piacevolissima, inaspettata, sorpresa, che ha ottenuto consensi praticamente unanimi e conquistato la giuria del Sundance e anche del festival di Locarno. La colonna sonora (splendida, e che analizzeremo in seguito) ha registrato record di vendite (e di downloads), e la pellicola ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo Juno (con cui peraltro ha in comune il produttore). Gli internauti hanno inoltre generato un forte hype, e si sono riuniti sul sito 500 days, dove è possibile trovare curiosità e notizie riguardanti l'opera e gli attori. Un nuovo culto che a novembre arriverà, non ci è dato sapere con quali risultati, anche nel Belpaese.500 days of Summer (500 giorni insieme qui da noi) porta una vera e propria ventata d'aria fresca nella commedia a stelle e strisce, raccontando una storia tanto semplice quanto ricolma di significato, e facendo della sua genuinità il proprio punto di forza. Si è rivelata azzeccata la scelta del cast, Joseph Gordon-Levitt (G.I.Joe - La Nascita dei Cobra) e Zooey Deschanel (E venne il giorno, Yes Man), grazie alla loro naturalezza infondono anima e corpo ai protagonisti, e si rivelano fondamentali ai fini della vicenda, che gioca tutto o quasi sugli stati emotivi dei loro personaggi. Come rinnovare la classica love story, senza abusare di vecchi clichè e stereotipi del genere? La risposta è insita nella visione, regalando trovate originali che pur sfruttando tecniche (e tattiche) certamente non nuove, trovano qui nuova vita provocando emozioni a non finire agli abbaiati occhi dell'incredulo e ammaliato spettatore. Webb si trasforma in un genio della lampada ed esaudisce il desiderio di romanticismo che da troppi anni è negato al grande pubblico.

Amore che viene, amore che va...

"Questo film è un lavoro di finzione. Qualsiasi riferimento a fatti o persone reali è solo una coincidenza. Specialmente per te Jenny Beckman. Bitch" (avviso che precede i titoli di testa).Tom Hansen (Joseph Gordon-Levitt) lavora in in una ditta di cartoline d'auguri, e ha una classica vita da single. Ma tutto cambia quando conosce Summer Finn (Zooey Deschanel), assunta come nuova segretaria del suo capo. Per lui è un colpo di fulmine, e per uno che crede nell'amore eterno è una vera e propria bomba che gli cambia la vita. I due cominciano a frequentarsi, e finiscono per mettersi insieme. Ma le differenze di pensiero tra i due sono troppe, lei non crede nelle relazioni durature e finisce per lasciarlo. Osserviamo da diverse latitudini, e con continui salti temporali, i cinquecento giorni che hanno cambiato per sempre la vita di Tom, che lo hanno reso triste e felice fino alla consapevolezza che l'amore è, comunque vada, una cosa meravigliosa.

Un nuovo classico

Non ci sono più i bei film di una volta, quelli che ti scaldavano il cuore ed emozionavano oltre ogni limite. Può sembrare un luogo comune, ma è in parte vero che si è persa la sensibilità in favore dello spettacolo, e si è fatto dell'esteriorità e della tecnica i punti cardine del cinema attuale, almeno nel 99% delle produzioni d'Oltreoceano. Ci voleva un esordiente per riportare gli antichi fasti sul grande schermo. E' raro trovare in tempi recenti una commedia sentimentale che riesca a far breccia anche nei cuori più gelidi, ma il film di Webb riesce nella mastodontica impresa, arrivando a toccare i lati più profondi dell'animo. Mai banale, caratterizzato da una malinconia dolce e suadente, colmo di una tenerezza che non scade mai nel melenso, 500 giorni insieme si candida tranquillamente a nuova icona del genere, e per una volta tanto non saranno solo ragazzine "mocciose" a gridare al capolavoro. Ma per quale motivo la pellicola entra dentro e infonde questa dolcezza che tende a non svanire? Semplicemente perchè la storia di Tom e Summer è in fondo la storia di tutti, è facile immedesimarsi nella sofferenza e nella gioia del protagonista (nonostante siano in due, il punto di vista  è quello del ragazzo) perchè percorre un sentiero che chiunque, prima o dopo, avrà passato o passerà. Perchè è bello credere nell'amore eterno, ma quante sono le coppie che durano per sempre? Statistiche alla mano, non molte. E con una sorta di cinismo, che però ha più il sapore di consapevolezza, che il regista attraversa tutte le fasi di questa relazione. Lo fa sbalzandoci da un giorno all'altro, dal primo dell'incontro, fino alla separazione e all'inizio di una nuova vita, passando per tante, piccole situazioni che rendono il rapporto più imtimo e reale. Levitt e la Deschanel sono assolutamente perfetti, intensi ed espressivi negli sguardi e nelle piccola gesta, a tal punto che anche se il film fosse stato muto nessuno se ne sarebbe accorto. Questa senza nulla togliere ai brillanti dialoghi, ma da soli i volti dei due attori trasmettono tutto il rooster di emozioni che stanno provando i loro personaggi. La regia è brillante, senza punti morti e riesce a coinvolgere in ogni momento con brio e naturalezza, grazie anche al sapiente uso, mai eccessivo seppur nella sua frequenza, di una frizzante colonna sonora, che lascia da parte ballate strappalacrime in favore di canzoni malinconiche ma non arrendevoli. La riuscita simbiosi tra musica e immagini è uno spettacolo puro, ed è facile commuoversi, come gli split screen che dividono aspettative e realtà, i bizzarri inserti da semi-musical o le affascinanti scelte cromatiche-dipinte. O ancora nelle citazioni cinematografiche di classici del passato, dal finale de Il laureato all'ironica e surreale parodia-omaggio de Il settimo sigillo. Non vi è niente di eccessivo in questi novanta minuti, Webb sforna un film tecnicamente ed emotivamente perfetto, che siamo sicuri farà breccia anche nel pubblico italiano. 500 giorni da vivere insieme a Tom e Summer, 500 giorni di grande cinema.

500 giorni insieme Uno dei film romantici più belli degli ultimi anni. Una commedia sentimentale che brilla per originalità e che ammalia i cuori con una "storia qualunque", un amore come tanti che inizia e finisce, ma tratteggiato con una dolcezza che porta a immedesimarsi nei, bravissimi, protagonisti. Colonna sonora stupefacente, citazioni di gran classe e una regia brillante e divertita fanno di 500 giorni insieme un potenziale nuovo classico per gli anni a venire. Da vedere, ma soprattutto da vivere.

9

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