Recensione 33 Postcards

presentato a Montecitorio ilprimo film nato da una coproduzione Australia-Cina

Recensione 33 Postcards
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È stato presentato giovedì scorso nella prestigiosa cornice di Montecitorio (precisamente nella sala del Mappamondo) il film 33 postcards della regista australiana Pauline Chan. Premiato con la menzione d'onore speciale al Fiuggi Family Festival, il film della Chan è stato presentato in una sede istituzionale perché frutto di una importante coproduzione internazionale (la prima, di fatto, tra economie emergenti come Cina e Australia). Si tratta dunque di un lavoro che segna il primo passo verso un importante quanto necessario dialogo tra culture diverse unite nei valori della pace e della solidarietà. Alla presentazione ufficiale sono intervenuti l'onorevole Paola Binetti, la regista australiana Pauline Chan, la presidente del Fiuggi Film Festival Antonella Bevere e il presidente del Comitato scientifico FFF Armando Fumagalli.

33 postcards (che vede anche la partecipazione dell'attore australiano Guy Pearce) è una favola di buoni sentimenti che affronta temi delicati come la vita negli orfanotrofi, le difficili condizioni nelle carceri e la complessità logistico-sentimentale del mondo delle adozioni a distanza. Sgranato nella messa in scena di violenza ed emozioni e spiccatamente ingenuo, il film di Pauline Chan riesce (nonostante la sua struttura estremamente semplificata), a riaffermare la priorità dei legami affettivi in un mondo irrimediabilmente difficile e violento, così come la necessità dell'incontro tra culture diverse.

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