Recensione 22 Jump Street

Tornano gli agenti sotto copertura Hill e Tatum per una nuova, pazza avventura... questa volta al college!

Recensione 22 Jump Street
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Dalle nostre parti era conosciuta anche con il titolo I quattro della scuola di polizia, ma fu soprattutto con l'originale 21 Jump street che divenne popolare la serie televisiva in cinque stagioni costituita da oltre cento episodi andati in onda tra il 1987 e il 1991.
Serie televisiva che vide protagonisti Peter DeLuise e un giovane Johnny Depp rispettivamente nei panni degli ufficiali Doug Penhall e Tom Hanson, facenti parte del dipartimento di polizia di Los Angeles del titolo, specializzato in casi riguardanti i minorenni e, quindi, nelle operazioni di infiltrazione tra gli adolescenti.
Gli stessi DeLuise e Depp che, nel 2012, si trovarono anche coinvolti in una divertente apparizione all'interno dell'adattamento cinematografico firmato da Phil Lord e Chris Miller (autori dei lungometraggi d'animazione Piovono polpette e The LEGO movie), che provvide a calare Channing"Magic Mike"Tatum e Jonah Hill - candidato al premio Oscar come attore non protagonista ne L'arte di vincere - nei panni degli agenti Jenko e Schmidt.
Lo stesso Jonah Hill che, come già avvenuto nel caso di quel primo lungometraggio, firma insieme a Michael Bacall anche il soggetto di questo 22 Jump street, sequel di cui il già citato Lord osserva: "Siamo stati ispirati dall'idea che Jenko e Schmidt hanno sempre vissuto nella loro città di origine ma quando vanno al college, per loro si apre un nuovo mondo; affrontano nuove esperienze ed iniziano a dubitare se si trovino con le persone giuste o meno. Ci è sembrata una cosa vera e onesta verso tutti quelli che, come noi, hanno frequentato il college, o che hanno avuto amici che hanno vissuto la stessa esperienza".

Poliziotti al college

Quindi, se nel caso di quel primo film, che mantenne di 21 Jump street soltanto il titolo e l'idea di partenza per trasformare il tutto in un divertente poliziesco abbondantemente infarcito di comicità scorretta proto-American pie usata senza mai risultare fastidiosa, avevamo i due nemici di scuola destinati a diventare improbabili amici all'Accademia di Polizia, per poi entrare a far parte di un'unità segreta diretta dal Capitano Dickson alias Ice Cube e ritrovarsi a lavorare sotto copertura in un liceo, qui li troviamo di nuovo alle prese con il loro sporco lavoro... ma all'interno di un college!
Tuttavia, con il Peter Stormare di Fargo impegnato a concedere anima e corpo ad un pericoloso boss della droga e una non accreditata Queen"Chicago"Latifah nel ruolo della consorte di Dickson, oltre a risolvere il caso in questione stavolta devono vedersela con l'evoluzione del loro rapporto e con l'occasione di trasformarsi da matricole in veri uomini.
E, tra citazioni verbali cinefile (si va da Pulp fiction a Mr. & Mrs Smith) ed immancabili inseguimenti mozzafiato (citiamo soltanto quello in mezzo alle sculture), se da un lato Jenko entra a far parte della squadra di football, dall'altro Schmidt si intrufola nella scena artistica bohémien, trovando anche l'amore.
Fino ad approdare alla lunga sequenza conclusiva ambientata durante lo Spring break, nel corso di oltre un'ora e cinquanta di visione che, nel tentativo di ripetere la vincente miscela al servizio dell'episodio precedente, sembra in questo caso privilegiare l'aspetto di commedia rispetto all'action-movie; correndo più volte il rischio di infiacchire il ritmo narrativo di una avventura cinematografica non disprezzabile, ma, probabilmente, meno coinvolgente della prima.

22 Jump Street I giovani agenti di polizia sotto copertura Jenko e Schmidt tornano sul grande schermo con una seconda missione che li porta dal liceo della prima pellicola al college, in mezzo a giocatori di football e scena artistica bohémien. Quindi, i registi Phil Lord e Chris Miller tentano di riprendere la miscela di commedia e film d’azione già sfruttata in 21 Jump street (2012), confezionando stavolta, però, un’operazione che rimane senza infamia e senza lode e che, forse, riserva il suo momento più divertente durante i titoli di coda... quando fanno brevissime apparizioni, tra gli altri, Seth Rogen, Anna Faris e il Richard Grieco che interpretò proprio il telefilm da cui tutto ha avuto inizio.

6

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