Intervista Pitch Perfect 2: Elizabeth Banks

Attrice del primo capitolo, per Pitch Perfect 2 Elizabeth Banks passa dietro la macchina da presa e vola a Roma per presentare il film al pubblico italiano. La sua missione? Ispirare le donne a fare quello che le rende felici!

Intervista Pitch Perfect 2: Elizabeth Banks
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Il primo film di Pitch Perfect, che in Italia fu chiamato Voices, ha avuto un processo vitale piuttosto strano: uscito in sordina, ha visto il suo successo aumentare a dismisura grazie al passaparola e ai fan, che lo hanno trasformato in un vero e proprio must per gli amanti del genere. Una colonna sonora che miscela perfettamente vecchie hit con le canzoni più amate del momento, personaggi forti e assolutamente fuori dalle righe, una ironia molto sottile e "cattivella" unita a scene dalla comicità più semplice: in Pitch Perfect c'era davvero tutto e non è una sorpresa che si sia pensato a un sequel. Ed è proprio per presentare Pitch Perfect 2 che è arrivata a Roma Elizabeth Banks, impegnata già come attrice e produttrice nel primo film: la Banks questa volta si è anche messa dietro la macchina da presa per dirigere questo progetto, in cui crede davvero tanto. Accanto a lei anche Max Handelman, produttore di entrambi i capitoli e marito dell'attrice.

Creare il fenomeno

Il primo Pitch Perfect è stato davvero un grande successo inaspettato!
EB: Vero! Noi stessi non avevamo nessuna aspettativa, volevamo solo fare un film divertente con protagoniste un gruppo di donne che cantavano a cappella. Le persone però hanno davvero amato le Bellas e il film è stato accolto con molto entusiasmo, non solo al cinema, ma anche nella versione home video.
MH: Credo che il merito sia dei personaggi, tutti possiamo rispecchiarci in un loro aspetto. Il pubblico si è davvero sentito connesso con questa grande varietà di persone che hanno un solo punto in comune: cantare. Quindi si solo relazionati con questi personaggi, non li hanno solo trovati divertenti.

Avete mai pensato, dopo tutto ciò, di trasformare Pitch Perfect in una serie TV?
MH: Noi crediamo di aver creato un global brand, ma al momento siamo molto concentrati su questo film e restiamo positivi sul futuro.

Questa volta non sei solo uno degli strani personaggi, ma sei anche la regista.
EB: È stato davvero divertente, ho amato molto farlo. Mi piace la storia del film e ho voluto puntare i riflettori sul talento di tutte le persone che ci hanno lavorato, non solo gli attori ma anche sulla troupe.

Come mai sei passata tu alla regia del film?
EB: Dirigere un film è stato un mio sogno per molti anni. Ho diretto piccoli progetti e pubblicità, poi, quando Jason Moore non è stato più disponibile per Pitch Perfect 2, io sono stata la scelta più ovvia. Avevo partecipato allo script e sarei comunque stata sul set tutto il giorno.

Nel film si percepisce uno spirito prettamente femminile: è una scelta registica?
EB: Quando ero al college facevo parte di una sorellanza. Ero sempre circondata da donne e sono molto legata alle ragazze che ho conosciuto all'epoca, perché sono quelle persone che ti porti nella vita per sempre. Le conosci in un particolare periodo della tua vita, in cui stai cercando di capire chi sei. È questo che volevo dare al film, la volontà di continuare insieme verso il futuro e lasciare un'eredità. Io personalmente ho raccolto l'eredità di chi, prima di me, è stata una donna regista e voglio ispirare altre donne ad andare dietro la macchina da presa.

Adesso intraprenderai una carriera da regista?
EB: Amo molto recitare e voglio farlo ancora. Ho altri tre film in uscita nei prossimi sei mesi. Ma mi sono divertita molto come regista e sono fiera dei risultati. Sì, vorrei rifarlo.

Solo commedie?
EB: Ma no! Anche film d'azione. Il modo in cui si creano le coreografie in un musical può essere applicato anche alle sequenze d'azione. Voglio espandermi fuori dai miei confini.

Quindi vanno bene anche i film di supereroi?
EB: Con le Bellas abbiamo creato una nostra versione di supereroi. Cantano bene insieme, questo è il loro potere! Ormai ci sono supereroi ovunque, anche nei film in cui non te li aspetti. Le sorelle di Frozen, volendo, ne sono un grande esempio.

Musica e risate

Non è un po' azzardato decidere di fare un film sul canto a cappella?
MH: In America è una cultura più sviluppata rispetto all'Italia, ma è comunque un genere molto di nicchia. Il film però funziona anche senza capire o apprezzare la musica a cappella, più che altro è incentrato sull'impegno che i personaggi mettono per raggiungere il loro scopo, che in questo caso è il campionato mondiale di canto a cappella. È questo il vero cuore di Pitch Perfect 2.
EB: Quello che mi piace del canto a cappella è la sua evoluzione. Oggi sembre fresco e nuovo, perché finalmente i gruppi a cappella cantano canzoni pop. Evolve costantemente pur essendo una forma di musica molto antica.

Ma il mondiale esiste davvero?
EB: Non è reale, ma abbiamo preso tutta l'ispirazione da eventi veri. Non volevamo far arrabbiare i veri gruppi a cappella, volevamo rappresentarli. Una delle ragioni per cui i rivali delle Bellas sono tedeschi, è perché questa cultura è davvero molto sentita in Germania. Quando ero a Berlino per la promozione di Hunger Games, nel mio albergo c'erano proprio i Pentatonix, che avevano un concerto in serata!

La musica però è un punto molto importante e mi ha molto colpita uno dei temi della battaglia delle band: canzoni sui sederi!
EB: Le canzoni sul fondoschiena funzionano a livello internazionale, tutti ne abbiamo uno e lo apprezziamo!

In Pitch Perfect 2 sembrate prendere ancora più in giro il mondo del musical americano...
EB: Volevamo che il film fosse divertente, che il pubblico ridesse. Dopo il successo del primo film, le persone hanno acquistato più familiarità con questo mondo e potevamo essere più divertenti.

La versione italiana

Lo sapevate che anche in Italia esistono dei gruppi a cappella? Per accompagnare le attività relative alla presentazione di Pitch Perfect 2 sono stati invitati gli Spritz for Five, gruppo che, dopo la sua esperienza a X Factor, è pronto a lanciare il suo primo album. Durante la conferenza stampa e la successiva serata organizzata per celebrare Pitch Perfect 2, gli Spritz for Five hanno eseguito alcune delle canzoni più iconiche della colonna sonora del film (Cups e Flashlight) e altri brani del panorama pop contemporaneo, regalando a tutti una vera e propria esperienza alla Pitch Perfect.

Il film inizia con l'esibizione delle Bellas per il compleanno del Presidente Obama...
EB: No, non lo abbiamo arruolato per il film, quello che è un montaggio che abbiamo avuto la licenza di usare e mettere nel film. Il Presidente è la persona più popolare d'America... dopo Clooney!

MH: Però avevamo sentito che Obama e la sua famiglia Obama erano grandi fan del film, soprattutto le sue figlie. E infatti i membri del cast sono stati invitati a esibirsi alla Casa Bianca!

Bellas per sempre

La grande passione delle Bellas è la musica, era anche la tua quando eri una teenager?
EB: Oh certo, ero una grande fan della musica. Amavo Madonna, Michael Jackson, gli U2... ho sempre amato la musica pop.

Il tuo personaggio in Pitch Perfect e quello in Hunger Games cosa hanno in comune?
EB: Sono personaggi più grandi della loro stessa vita e hanno bei capelli e straordinari vestiti. E sono entrambe delle commentatrici di quello che accade attorno... ma credo che il paragone finisca qui.

Per questi due personaggi, così come per le Bellas, il guardaroba è fondamentale. E tu sei una donna che sta sempre molto attenta alla moda e ai dettagli. Che influenza ha avuto il tuo stile nel film?
EB: Hai ragione, il guardaroba è fondamentale per esprimere un personaggio. Ho lasciato che le ragazze scegliessero di indossare quello che volevano. Ero molto specifica su quello che volevo, ma ogni ragazza ha personalizzato il suo look. È questo il modo in cui lavoro. Anche per Effie avevo collaborato molto con il costumista, perché credo che l'attore sia quello che conosce meglio il suo personaggio.

Come hai tenuto a bada Rebel Wilson?
EB: Io amo far ridere la gente e la commedia mi viene molto naturale. Volevo creare un sistema aperto, in cui abbiamo fatto molta improvvisazione e lei ne è un esempio perfetto! Abbiamo preso un gruppo di sfigati e li abbiamo messi insieme: ogni volta che li vedi insieme sono già di per loro divertenti. La vita è divertente e se così non fosse dovremmo piangere da mattina a sera.

Com'è stato invece lavorare con tuo marito?
EB: Ci siamo davvero divertiti. Stiamo davvero bene insieme, ci sosteniamo a vicenda. Anche se a letto la sera, o il giorno, anche in bagno, continuiamo a lavorare! Ci teniamo sempre informati. Devo ammettere che amo avere accesso diretto al mio produttore!

Perché è importante che il pubblico vada a vedere Pitch Perfect 2?
EB: Fare musica insieme è una grande metafora di quanto tutti abbiamo bisogno degli altri nella vita; Il vero messaggio del film è di fare qualsiasi cosa ci renda felice!

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