Intervista Looking for Grace: Sue Brooks e Odessa Young

La regista Sue Brooks e le interpreti Radha Mitchell e Odessa Young raccontano a Venezia 72 il loro film australiano ricco di significati reconditi, tra il micro e il macroscopico.

Intervista Looking for Grace:  Sue Brooks e Odessa Young
Articolo a cura di

Grace, 16 anni, scappa di casa. Nel tentativo di ritrovarla e magari convincerla a tornare, i suoi genitori Dan e Denise si mettono in viaggio e percorrono in lungo e in largo la regione Wheatbelt (la cosiddetta "Cintura del grano") dell'Australia occidentale in compagnia di Norris, un detective prossimo alla pensione. Grace, Dan e Denise impareranno che la vita è ambigua e arbitraria, eppure meravigliosa. Looking for Grace, nuovo film dell'australiana Sue Brooks, racconta di come arriviamo a trovare un senso nel caos delle nostre esistenze e che cosa questo significhi. A presentare il film a Venezia, dove partecipa In Concorso, oltre alla regista sono arrivate le due protagoniste (madre e figlia, nella finzione scenica) Radha Mitchell e Odessa Young, che hanno parlato dei significati reconditi del film, del ruolo femminile in quest'industria e della selvaggia e misteriosa Australia.

In cerca di grazia

Questo è un film che parla di macroscopico e microscopico, cose infinite come il bush australiano ma anche cose piccole, piccolissime e quotidiane...
Sue Brooks: Entrambe le dimensioni mi appartengono, volevo rappresentarle entrambe, perché mi affascinano anche i dettagli.

Il film parla di amore, ma non nel senso più banale del termine...
Sue Brooks: Sì, è un'idea di amore più universale, familiare, che riguarda persone che ti proteggono e sono pronte a combattere per te. Parlo del ruolo del caos, o del destino, ma anche del fatto che nel film si cerca Grace ma, alla fine, tutti noi cerchiamo della "grazia" in quello che facciamo.

Com'è essere una regista donna in Australia?
Sue Brooks: Purtroppo, a conti fatti, in Australia solo il 15% dei registi è di sesso femminile, e la discriminazione si fa sentire. Ma sono convinta, invece, che saranno le donne a salvare il mondo.

Nel film si mette l'istituzione familiare sotto una luce peculiare...
Odessa Young: Non è una critica distruttiva, quanto un'osservazione: comunicare è difficile anche in famiglia, si mantiene sempre un certo grado di individualità, qualche segreto. Il mio personaggio è complesso e diverso da me, ed è stato interessante investigare questo spirito libero.

Quanto attendi: Looking for Grace

Hype
Hype totali: 0
ND.
nd

Altri contenuti per Looking for Grace