Intervista Gli amanti passeggeri - Incontro con il cast

Pedro Almodóvar e il cast della sua ultima commedia sono approdati a Roma

Intervista Gli amanti passeggeri - Incontro con il cast
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Un aereo diretto a Città del Messico, un guasto tecnico e la vita dei passeggeri del volo 2549 destinata ad entrare in pericolo.
Da un lato sembrerebbe il nuovo capitolo della serie Airport, dall'altro l'inizio dell'ennesimo derivato di Final destination... ma niente paura, perché, in realtà, non ci troviamo altro che dinanzi all'idea di partenza de Gli amanti passeggeri, nuova commedia diretta dal premio Oscar Pedro Almodóvar che, come di consueto, non manca di tirare in ballo tutte le tematiche preferite del cineasta spagnolo, dall'omosessualità a, ovviamente, le gioie del sesso.
Già, perché l'impotenza di fronte al pericolo scatena tra i poveri malcapitati - in mezzo ai quali troviamo Blanca Suárez, Carlos Areces e Miguel Ángel Silvestre - una catarsi generale che rappresenta il miglior modo per sfuggire al pensiero della morte, tra droghe e sballo totale.
In occasione dell'arrivo della pellicola sugli schermi italiani, dove verrà distribuita da Warner Bros a partire dal 21 Marzo 2013, i tre attori hanno incontrato a Roma la stampa affiancati dal regista; il quale non ha mancato neppure di esprimere il suo giudizio in merito ai recenti risultati delle elezioni tricolori: "Se in questo periodo vi fossero state le elezioni in Spagna, il risultato sarebbe stato simile al vostro, solo che noi non abbiamo una figura come Beppe Grillo".

Un’occasione presa al... volo!

Come mai questo ritorno alla commedia?

Pedro Almodóvar: Io ho un contatto diretto con la gente. Attualmente, l'unico sport che faccio è camminare per le strade di Madrid e ascoltare le persone che mi fermano per dirmi le loro impressioni sui miei film. Spesso, mi hanno chiesto proprio quando sarei tornato a fare una commedia. Poi, questo film vuole essere un mio tributo agli anni Ottanta, un decennio di grande democrazia, molto importante per la Spagna.

Il film vuole forse essere una parodia dei lungometraggi catastrofici?


Pedro Almodóvar: Non so cosa accada esattamente negli aerei, né ho mai avuto esperienze estreme a bordo di un aereo. La mia intenzione era quella di porre un gruppo di persone in un luogo chiuso e ristretto e aumentare la tensione tra loro, perché non avrebbero saputo se sarebbero riusciti ad atterrare.

Gli attori come si sono trovati nell'interpretare il film?

Blanca Suárez:
Lavorare con Pedro credo sia un'esperienza particolare, sia dal punto di vista professionale che personale. Io al film ho lavorato soltanto due settimane, ma so che gli altri si sono divertiti molto e mi sarebbe piaciuto moltissimo stare con loro.

Carlos Areces: Un bel giorno ti chiama Pedro Almodóvar per fare un film e tu cosa puoi dire? Certo che è stata una bella esperienza e noi abbiamo lavorato ininterrottamente. E' stata una convivenza che ci ha permesso di stare molto bene. Pedro non ti lascia spazio per l'improvvisazione, ma crea cose nuove per il tuo personaggio. A volte, a malincuore, bisogna rinunciare a delle battute che sono da antologia.

Miguel Ángel Silvestre:
Per me è stata un'esperienza speciale. Pedro è un regista con un punto di vista molto particolare, sa ciò che vuole precisamente, ma non fa pressione sugli attori.

Questo film, in fin dei conti, si colloca nel filone dei film incentrati sui voli in aereo...

Pedro Almodóvar: Io credo sia trascorso tempo sufficiente dall'11 Settembre per poter tornare a ironizzare sui voli aerei. Ci sono film che affrontano la cosa in maniera tragica, come Airport, e altri comicamente, come L'aereo più pazzo del mondo.

Pedro Almodóvar vorrebbe viaggiare con un capitano come quello del suo film o con il Denzel Washington di Flight?

Pedro Almodóvar: Purtroppo, non ho visto Flight, ma preferirei viaggiare con il mio comandante perché ha molta esperienza (ride).

Habemus Pedro

Prima si è parlato della democrazia negli anni Ottanta...

Pedro Almodóvar: Io non sono una persona nostalgica, ma l'esplosione di libertà degli anni Ottanta mi manca molto e manca a tutti noi.

Come mai sono presenti Antonio Banderas e Penelope Cruz in una apparizione?

Pedro Almodóvar: Perché, trattandosi di un mio ritorno alle origini, averli in una piccola parte mi ha permesso di renderli un po' gli ospiti, gli anfitrioni del film.

Il film è forse un modo per uscire dalla crisi e dalle difficoltà politiche attuali?

Pedro Almodóvar: Per me, fin dagli anni Ottanta, il sesso ha sempre rappresentato una festa per celebrare qualcosa che ci è stato dato dalla natura e che nessuno ci può togliere. Per quanto riguarda la crisi in Spagna, l'amore, senz'altro, non fa mai male, quindi dobbiamo ipotizzare che il governo spagnolo s'innamori del popolo, ma ne dubito; il sesso in se è buono, potrebbe servire a creare momenti di piacere durante la giornata oppure si potrebbe immaginare un film in cui i politici meditano di scoparsi il maggior numero di elettori in una sorta di ninfomania collettiva. Il viaggio di questo film è assoluta metafora della attuale situazione spagnola, ma è una commedia, quindi molto più leggera e positiva della realtà.

Un giudizio sul nuovo Papa appena eletto?

Pedro Almodóvar: Per vedere come giudicarlo, prima lasciamolo fare, visto che è stato eletto proprio ora. Il futuro non lo sappiamo, ma quest'uomo ha un passato, come lo abbiamo tutti. Credo sia un Papa continuista e ciò non è una buona notizia. La grande sfida che si pone attualmente la Chiesa è di adattarsi alla realtà di oggi, ma si era allontanata da essa già prima di Francesco I. Mi permetto l'audacia di dare due consigli al nuovo Papa: che la Chiesa elevi la donna allo stesso rango degli uomini e fare sì che abbia accesso al miracolo del perdono, con la confessione, e della consacrazione, tramite la comunione, in modo che vi sia parità tra sacerdoti e sacerdotesse; poi via il celibato, perché sacerdoti e suore, venendo a contatto con il sesso, sarebbero più vicini alle altre persone e sparirebbero gli abusi sessuali. Consentirei loro il matrimonio in tutte le combinazioni: uomo-donna, donna-donna e uomo-uomo; sono tre e tre sono meglio di una (ride).

Prossimi progetti?

Pedro Almodóvar:
Tra tutti i progetti che ho sul tavolo, non ne ho ancora scelto uno, ma posso anticiparvi che non sarà una commedia.

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