Doctor Strange 2: Benedict Wong ci prepara al Multiverso della Follia

Abbiamo intervistato l'interprete di Wong per prepararci a Doctor Strange 2 e capire il ruolo del suo personaggio nel Multiverso della Follia.

Doctor Strange 2: Benedict Wong ci prepara al Multiverso della Follia
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L'attesa è quasi finita. Domani potremo finalmente mettere le mani su Doctor Strange nel Multiverso della Follia e goderci un viaggio che si prospetta già incredibile. Benedict Cumberbatch è pronto a tornare nei panni dello stregone (dopo averne vestiti tanti altri, come dimostrano i 5 ruoli più iconici di Benedict Cumberbatch), non più supremo, ma comunque fondamentale negli eventi del MCU, visto che questo sequel prenderà il la proprio dalle conseguenze dell'incantesimo di Strange che aveva di fatto aperto le porte del Multiverso in Spider-Man: No Way Home (lanciate la vostra ragnatela verso la recensione di Spider-Man No Way Home!). Ad affiancarlo, anche stavolta, troviamo il buon Benedict Wong, con il quale abbiamo fatto una piacevole chiacchierata sul suo personaggio, sull'universo Marvel e su cosa dobbiamo aspettarci da Doctor Strange 2.

Un Wong per ogni occasione!

Everyeye.it: Ciao Benedict, che dire? Prima la Fase 3, l'Infinity Saga con Thanos, poi la Fase 4 con il Multiverso. E Wong è ancora qui. Come va, innanzitutto?
Benedict Wong: Alla grande, grazie. Kevin Feige qualche tempo fa mi ha scritto una mail dicendomi che stiamo entrando nel WCU, Wong Cinematic Universe! Sono molto contento di come è cresciuto questo personaggio; è un percorso ricco di sorprese, ma lo sto affrontando e cerco anche di godermi la corsa.

Everyeye.it: C'è così tanto da scoprire sul Multiverso della Follia e pensiamo di capire cosa potrebbe accadere tra Strange e Wanda. Ma cosa possiamo dire di Wong e del suo viaggio nel Multiverso?
Benedict Wong: Lo abbiamo conosciuto come bibliotecario e poi grazie a Shang-Chi abbiamo assistito all'addestramento, agli scontri nelle gabbie; capiamo il perché stia seguendo questo allenamento. E ora lo vediamo come Stregone Supremo, con una responsabilità enorme legata agli insegnamenti della scuola, al crescere i giovani stregoni cercando di prendere le redini del caos scatenato da Strange, quasi lacerato. E ora, potrebbe essere costretto a trasformare la sua scuola in una fortezza...

Everyeye.it: Wong è in così tanti film Marvel: Shang-Chi, Spider-Man: No Way Home... Sei il nuovo Nick Fury? Stai mettendo insieme i tuoi Avengers?
Benedict Wong: No, non sono il nuovo Nick Fury. Sono il solo e unico Wong che viaggia tra i portali e sono felice di apparire in così tanti titoli del MCU. Sono un personaggio unico nel suo genere, con la fortuna di poter viaggiare attraverso i portali e apparire ovunque. Non sai mai dove sbucherò la prossima volta, come un'amichevole talpa. Vedremo. Come vedremo dove lo porterà questo viaggio, questa nuova responsabilità.

La Fase magica della Marvel?

Everyeye.it: Sbaglio o stiamo assistendo ad un bel po' di magia in questa fase, da WandaVision a Spider-Man: No Way Home? È il momento delle stregonerie. Credi che questa sia la fase magica del MCU?
Benedict Wong: Sì, credo proprio che lo sia. È probabile che chi ha visto WandaVision familiarizzi con gli eventi di No Way Home. È come se fossero sentieri convergenti che conducono ad un'unica strada, quella di questo film, dove tutto troverà una risposta. Con la Fase 3 e Thanos si è chiuso il cammino di alcuni protagonisti e ora assistiamo ad un nuovo inizio. L'incantesimo lanciato da Strange ha aperto nuove crepe nella realtà del MCU dalle quali emergeranno nuovi personaggi. Vedrete.

Everyeye.it: Questa fase del MCU sembra sempre più attinente ai fumetti. Il Multiverso si sta aprendo a possibilità mai esplorate finora. Che ne pensi? Sei un lettore di comics?
Benedict Wong: Certo, collezionavo fumetti quando avevo 14 anni. Spider-Man, Peter Parker's Spectacular Spider-Man, The Amazing Spider-Man. Ho il primo numero di Web of Spider-Man. C'era questo posto a Manchester, l'Odyssey 7, dove leggevo tutti i fumetti che rimandavano ad altri comics che recuperavo in un'altra fila e così potevo passarci l'intera giornata. Non so se ho mai mostrato questo lato di me. Mio cugino per un po' ha detto che ero Spider-Man, ma non ci sono le prove. Forse sono Spider-Wong. Sei così immerso in una cosa che improvvisamente appare naturale. Non posso credere di aver incontrato Stan Lee per ben tre volte. Ed essere Wong... quando lo interpreto è un sogno che si realizza.

Ritorno alle origini

Everyeye.it: Com'è stato lavorare con Sam Raimi? Noi lo amiamo ancora per la trilogia originale di Spider-Man; come se l'è cavata con Doctor Strange nel Multiverso della Follia?
Benedict Wong: È stata un'esperienza incredibile lavorare con Sam. Ho sempre amato La Casa e la sua vena horror è rimasta intatta. Poi, abbiamo a che fare con uno dei fondatori del MCU con i suoi Spider-Man. È il regista che calza a pennello per questo film. È stato un colpo da maestro averlo a bordo. Ora, prendete Sam Raimi e le possibilità tecniche offerte oggi e otterrete una visione che non può che essere meravigliosa.

Everyeye.it: I Marvel Studios stanno facendo qualcosa di mai visto prima a livello di scheduling. Da attore, come riesci ad adeguarti a questo e come vivi questo enorme affresco del MCU?
Benedict Wong: È stato il Multischeduling della Follia per me e per tutti noi durante il Covid, soprattutto. Credo che sia tutto merito della produzione e del loro modo di lavorare se tutto funziona a meraviglia. Ogni volta c'è un piano A, un piano B e un piano C. Quindi abbiamo vissuto un multiverso a nostra volta nell'affrontare queste possibilità. E questo si può ritrovare nel film.

Everyeye.it: Ultima domanda. Quanto grideremo di paura e quanto piangeremo ne Il Multiverso della Follia?
Benedict Wong: Direi entrambe le cose in egual misura. State per salire su un ottovolante dal quale non potete scendere, perché siamo noi a decidere quando. Penso che i fan dell'horror e della Marvel, ma anche semplicemente coloro alla ricerca di qualcosa di bello rimarranno soddisfatti. È uno spettacolo per gli occhi.

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