Anteprima World War Z

Una sbirciata all'atteso zombie-movie con Brad Pitt

Anteprima World War Z
Articolo a cura di

Inizialmente, all'interno delle pellicole che li riguardavano realizzate tra gli anni Trenta e Quaranta, altro non erano che individui privati della loro forza di volontà ma non delle capacità motorie, in modo da poter essere schiavizzati con grande facilità.
Negli anni Cinquanta divennero, per lo più, la risultante di corpi umani posseduti da entità aliene e solo a partire dal 1968, grazie all'intramontabile capolavoro di George A. Romero La notte dei morti viventi, gli zombi divennero quelli che gli americani chiamano "Living dead" ("morti viventi", appunto).
Quindi, veri e propri defunti tornati dalla tomba che caratterizzati da un grande appetito per la carne umana, hanno finito per essere sfruttati non poco dalla Settima arte; a partire dallo stesso Romero, che ne ha curato un vero e proprio studio su celluloide della loro evoluzione attraverso Zombi, Il giorno degli zombi, La terra dei morti viventi, Diary of the dead - Le cronache dei morti viventi e Survival of the dead - L'isola dei sopravvissuti, rispettivamente datati 1978, 1985, 2005, 2007 e 2009.
Evoluzione che, comunque, non li ha portati mai ad andare oltre il loro andamento lento e dinoccolato, a differenza di modelli proposti in operazioni parallele quali la saga de Il ritorno dei morti viventi, che, infarcita d'ironia, ha provveduto a rendere gli zombi dotati addirittura della parola, oltre che in grado di correre.
Caratteristica, quest'ultima, che pare essere tornata particolarmente di moda, nell'ambito degli zombie-movie, anche in seguito all'uscita de L'alba dei morti viventi di Zack Snyder, remake datato 2004 del citato Zombi e che, comunque, era già stato anticipato, due anni prima, da 28 giorni dopo di Danny Boyle.

Il bello e le bestie!

Nel lungometraggio diretto dal futuro premio Oscar per The millionaire, infatti, gli zombi già erano veloci e scattanti, ma, come i puristi del filone tendono a precisare, non si trattava di veri e propri living dead, bensì di aggressivi infetti come quelli introdotti dal nostro Umberto Lenzi, nel 1980, tramite il suo Incubo sulla città contaminata.
E, da quello che ci è sembrato di capire, sono infetti particolarmente portati per la caccia agli esseri umani anche quelli che vedremo nell'attesissimo World War Z di Marc"Vero come la finzione"Forster, che, tratto da un romanzo di Max Brooks (figlio del maestro della risata Mel) e prodotto da Brad Pitt, vedrà proprio il bel compagno di Angelina Jolie nei panni di un agente delle Nazioni Unite.
L'agente delle Nazioni Unite Gerry Lane, per la precisione, il quale si trova costretto a dover girare il mondo in una corsa contro il tempo con uno scopo ben preciso: tentare a ogni costo di fermare un'epidemia che non solo rovescia eserciti e governi, ma minaccia seriamente di decimare la popolazione mondiale.

Gli zombi (o infetti) stanno tornando alla grande

E, sebbene il trailer non lasciasse immaginare altro che una sorta di emulazione da grande schermo della popolare serie televisiva The walking dead, a giudicare dai circa tre quarti d'ora di pellicola presentati in anteprima alla stampa romana - all'interno di una Casa del cinema trasformata in un vero e proprio ambiente messo in quarantena con tanto di fittizi soldati armati - c'è da aspettarsi qualcosa di molto più grande.
Circa tre quarti d'ora proiettati in due dimensioni (non in 3D, come poi, effettivamente, sarà il prodotto finito) e che, seppur caratterizzati da sequenze incomplete e con tanto di effetti digitali non ancora portati a termine, hanno comunque reso bene l'idea, con ogni probabilità, di ciò che ci aspetterà nelle sale cinematografiche tricolori a partire dal 27 Giugno 2013, distribuito da Universal.
Circa tre quarti d'ora che, introdotti proprio da un filmato del regista, hanno provveduto prima di tutto a metterci al corrente del fatto che, coinvolto nel cast, c'è addirittura il nostro Pierfrancesco Favino, incluso in un dialogo con il protagonista riguardante un aeroplano.
Probabilmente, lo stesso aeroplano che, in un'altra sequenza, è stato possibile veder precipitare in seguito a un emozionante attacco zombesco ad alta quota.
Mentre una situazione in mezzo al traffico cittadino che, in automobile, trova l'agente Lane e famiglia improvvisamente investiti dal panico e dalla tensione, ci ha fatto ripensare non poco ai più riusciti stralci dei prodotti catastrofici a firma di Roland Emmerich.
Ma, al di là di suggestivi attacchi che si svolgono sotto la pioggia incessante e dure lotte per la sopravvivenza, lo spezzone che maggiormente ci ha spinti a pensare che potremmo trovarci dinanzi allo zombie-movie più spettacolare della storia delle immagini in movimento è, senza alcun dubbio, quello ambientato in una polverosa Gerusalemme.
Uno spezzone che, da solo, varrà sicuramente la visione, in quanto dispensatore di una imponente situazione d'invasione di zombi (o infetti?) che, se la memoria non ci inganna, non era mai stato possibile vedere prima sullo schermo.
Insomma, il conto alla rovescia è appena cominciato...

Che voto dai a: World War Z

Media Voto Utenti
Voti: 23
7.3
nd