The Lone Ranger, primo sguardo al film con Johnny Depp

Uno sguardo in anteprima al western di Gore Verbinski con Johnny Depp nei panni dell'indiano Tonto, The Lone Ranger.

The Lone Ranger, primo sguardo al film con Johnny Depp
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Il tema principale di Pirati dei Caraibi scandisce potentemente i minuti che ci separano dalla visione di alcune scene esclusive di The Lone Ranger, il nuovo film del trittico Bruckeimer-Verbinski-Depp che ci aveva già deliziato con le avventure corsare di Jack Sparrow e -è bene ricordarlo- col western in computer grafica Rango.
Lone Ranger è anch'esso un film western dalle atmosfere comiche e dai colori alquanto saturi; si tratta ufficialmente di un reboot di una serie americana degli anni '50, ma che quaggiù ben pochi conoscono. Ufficiosamente potremmo dire che si tratta della versione cow-boy de Pirati dei Caraibi, anche se questo tradirebbe il bel rapporto che il regista Gore Verbinski sta cercando di costruire tra la coppia Johnny Depp e Armie Hammer.
Della pellicola che sarà in tutti i cinema italiani a partire dal 3 Luglio abbiamo visto il trailer che da ieri notte circola sul web, ma anche un succulento montaggio di ben 17 minuti estrapolati dalle prime sequenze del film. Ciliegina sulla torta il collegamento con il CinemaCon dove i membri del cast hanno risposto in live-chat alle domande inviate da tutto il mondo via Twitter e Facebook!

The Lone Star railroad

Il trailer più recente, fresco fresco di pubblicazione, fa il paio con quello distribuito mesi or sono e consente di farsi un'idea delle atmosfere che pervadono il film. Ci troviamo nel Far West più classico: la prodigiosa colonizzazione dei territori affacciati sul Pacifico procede senza sosta grazie alla diffusione coast to coast della ferrovia (il nome Hell on Wheels vi dice niente?).
"Chi controlla la ferrovia, controlla il futuro" si dicono tra loro gli imprenditori impegnati nell'impresa di collegare da un capo all'altro il continente americano.
Nel trailer vediamo sopratutto treni. Locomotive, vagoni merci e carrozze passeggeri. Una delle prime scene del film vede la futura coppia di protagonisti incatenati allo stesso ceppo sopra un treno fuori controllo, scagliato a tutta birra lungo una linea ancora in costruzione. Il cantiere si avvicina prepotentemente e la locomotiva è sbalzata in aria, atterrando imbufalita ad una manciata di metri dal luogo dell'impatto del dinamico duo.
E non sarà certo l'ultima occasione in cui la strana coppia avrà a che fare con treni in corsa: ve ne potete accorgere anche solo dando uno sguardo all'ultimo trailer. Tuttavia ci chiediamo perché debbano sempre usufruire del tetto dei vagoni e non delle comode poltroncine al piano terra...


Never take off the mask!

(seguono lievi spoiler sull'incipit della trama: se volete evitarli passate direttamente al prossimo paragrafo!)
La colonizzazione dei bianchi veicolata dalle imponenti linee ferroviarie infastidì non poco i nativi americani, che si videro privare a poco a poco delle immense praterie dove cacciavano. Le radicate tradizioni e un legame molto stretto con la natura circostante sono i tratti distintivi dei Comanche, cui Tonto (Johnny Depp) appartiene.
E' uno degli ultimi superstiti della grande nazione indiana che si estendeva tra il Texas e l'Oklahoma. In una delle scene da noi visionate lo troviamo dialogare confusamente con un cavallo bianco: uno spirito libero, maestoso e solitario, venerato dagli indiani. Tonto ricorda come un tempo gli animali parlassero con gli uomini e alcuni lo fanno ancora: ma di fronte al mutismo della candida bestia ammette: "questo cavallo è stupido, o fa solo finta di esserlo".
Proprio come con Jack Sparrow l'attore ha modellato il proprio personaggio attorno a buffe espressioni facciali, per nulla limitate dal pesante trucco sull'intera faccia. Eppure ci ha sorpreso l'intenzione di rendere la sua comicità più verbale che fisica. Dopotutto Depp ha ammesso nel corso della live-chat in occasione del CinemaCon di aver sempre guardato la serie tv originale chiedendosi come mai Tonto fosse considerato appena un comprimario, la spalla (sidekick), la pallida ombra del ranger mascherato: pertanto The Lone Ranger cercherà di elevare la figura dell'indiano, presentandone l'indomito coraggio e la bontà d'animo.

L'altro lato della medaglia è rappresentato da John Reid (Armie Hammer), colui che grazie a Tonto diventerà il leggendario Ranger Solitario. A inizio film è soltanto un innocuo avvocaticchio, affascinato dalla filosofia di John Locke, di ritorno dal college: è stato appena nominato procuratore distrettuale e messo immediatamente alle calcagna del criminale Wendingo. Per ragioni non del tutto chiare anche Tonto insegue quest'uomo da svariati anni e puntualmente gli sfugge.
I due faranno conoscenza sul treno impazzito che stava riportando John a casa, dal fratello Dan (James Badge Dale), stimato ranger texano, e sua moglie Rebecca (Ruth Wilson). La differenza tra i due fratelli è sulle prime incolmabile: i modi gentili e l'enfasi sul giusto processo non sono di casa nel West, dove invece prevalgono le sparatorie e i modi sbrigativi.
Se ne accorgerà ben presto quando si troverà intrappolato su una torre in legno in cima a un pinnacolo roccioso, unico sopravvissuto della banda di uomini di legge capeggiata proprio dal fratello Dan. Qui reincontrerà Tonto, che si rivolgerà a lui con l'appellativo di Kemo Sabe, espressione celeberrima del telefilm liberamente traducibile come "amico fidato": l'indiano coglie nell'imbranato cowboy il disegno del Grande Padre, colui che "viene dall'altra parte ed è tornato" (un riferimento ai suoi studi nella parte civilizzata e il successivo ritorno nell'incontaminata pianura?). Certo, Tonto ammette candidamente che avrebbe preferito qualcuno di più prestante, ad esempio il fratello Dan, ma a conti fatti non è proprio nella posizione di contraddire le divinità...
Ed è così che John Reid diventò il Ranger Solitario e Tonto il suo fedele alleato, un'unione molto forte tra due popoli che di lì a poco si incontreranno sui campi di battaglia. Ma perché indossa una maschera? Ebbene, dal momento che l'assassino del fratello crede di aver fatto piazza pulita di tutti gli uomini che cavalcavano con lui, John non può permettersi di girovagare a volto scoperto. Anzi, l'essere irriconoscibile gioca senz'altro a suo favore...

Che tipo di western sarà?

Verbinski ha girato mezza America per trovare le location perfette in cui ambientare la sua versione di The Lone Ranger. Un lavoro che nel caso di Rango non era stato per niente necessario. La troupe si è soffermata nella suggestiva Monument Valley, calcando i luoghi prediletti da John Ford, ha affrontato le temperature torride del deserto del Nevada e il freddo pungente di Cripple Creek, Colorado. Uno sforzo produttivo ben sottolineato dai campi lunghi, volti a cogliere l'immensità degli scenari in relazione ai puntini che cavalcano in formazione.
La patina di CG è comunque marcata: alcuni animali (come le lepri) e le locomotive a vapore sono frutto della moderna grafica computerizzata, le stesse location probabilmente hanno visto un'opera di ripulitura. Il filtro applicato sull'immagine tende a saturare i colori, renderli molto meno vividi e carichi: l'idea del regista è probabilmente quella di rendere personaggi e oggetti di scena un tutt'uno con le polverose ambientazioni.
Verbinski ha curiosamente ammesso di non aver cercato di omaggiare la serie televisiva originaria, dalla quale ha recuperato solo il bel rapporto tra John Reid e Tonto. Piuttosto la sua idea di western è in sintonia con lo stile cruento e polveroso dei western di Peckinpah, regista de Il mucchio selvaggio. L'ammissione ci fa pensare a quale tipologia di western apparterrà The Lone Ranger: non certo allo stesso del sanguinoso -tarantiniano- Django Unchained debitore in qualche modo del filone all'italiana, neppure a quello granitico e psicologico de Il Grinta dei Cohen e si spera nemmeno a quello esagerato di Cowboy&Aliens. Forse forse il tono comico dei protagonisti rimanda alle prime scene di John Carter e della già citata saga de Pirati dei Caraibi, ma per il momento è solo una nostra sensazione...

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