Where The Trail Ends: la diretta live streaming del film

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In occasione dell'anteprima mondiale di Where The Trail Ends, il film di freeride mountainbike presentato da Red Bull Media House e Freeride Etertainment, che si terrà domani 19 settembre 2012 dalle 20:30, vi segnaliamo che l'evento sarà visibile in diretta-streaming gratuita dalle 5.20 am del 20 Settembre. Sono inoltre disponibili due clip e alcune immagini davvero suggestive e a dir poco spettacolari.

Where the trail ends è il risultato di tre anni di viaggi fino ai confini estremi del mondo. Tra le colline delle Ande di Salta, in Argentina, la sfida in Cina nel Deserto del Gobi, Mustang, la regione segreta del Nepal, tra le coste inesplorate della British Columbia Fraser River e Virgin, in Utah - luogo di nascita del freeride sulle grandi montagne, mettendo a dura prova nuovi terreni. La trama del film segue gli appassionati di mountainbike professionisti Darren Berrecloth, Cameron Zink, Kurt Sorge, James Doerfling, Andreu Lacondeguy e un'altra mezza dozzina di freerider del mondo in una cronaca straordinaria di esplorazione, di caos e di cultura, ambientata tra alcuni dei più strazianti e remoti paesaggi naturali.

L'intero streaming del red carpet e il film nel suo complesso saranno disponibili online on demand solo per le successive 24 ore, a questo link.

Ecco l'intervista esclusiva al regista e ai protagonisti del film:

Andreu Lacondeguy

Qual è la tua parte preferita del film?

E' bello vedere come il mondo e le persone siano così differenti...noi siamo andati nei posti più pazzi e fantastici sulla terra solo per andare in bicicletta e fare un film... è una bella sensazione!
   
Quale parte del film è stata più difficile da girare?
 
Io non ero là, ma l'intera troupe e i riders dicono che il Nepal sia stato il posto più impegnativo... Già essere un rider è da matti ma essere laggiù in quelle condizioni rende la corsa ancora più difficile!

Qual è stato il momento in cui hai avuto più paura?

Quando ho cercato di fare un doppio  backflip dopo essermi messo fuori combattimento sullo stesso salto e trick 20 minuti prima.

Cosa hai imparato da questa esperienza?
 
Ho imparato molto. Direi che è stata l'esperienza che mi ha insegnato di più!

Lo rifaresti?

Se lo rifarei? Certamente!

Cameron Zink

Qual è la tua parte preferita del film?

La Cina senza dubbio è stata la parte che ho preferito del film.  E' un  luogo ideale per fare ride, ma incredibilmente difficile da raggiungere e viverci.

Quale parte del film è stata più difficile da girare?

Il Nepal è stata la parte più dura, ci sono voluti circa quattro giorni per arrivarci e cinque giorni di viaggio per trovare un buon posto per fare ride.La mia bicicletta era andata perduta  e mi è stata consegnata, non so come, quattro giorni dopo che eravamo arrivati ​​a Kathmandu da un portiere, che non avevo mai visto e stava nel mezzo di un villaggio ad aspettarmi....

Qual è stato il momento in cui hai avuto più paura?

Il momento più spaventoso è stata la mia prima corsa in Cina. Dopo essere caduto non riuscivo più a respirare, la mia faccia ha iniziato a diventare viola e ho pensato di essermi rotto la schiena e alcune costole. Per fortuna dopo aver preso alcuni antidolorifici ed essere arrivato in ospedale ho scoperto di non avere niente di rotto. Mi sono preso così un giorno e nei giorni successivi ho continuato a fare alcune delle più belle corse della mia vita.

Cosa hai imparato da questa esperienza?
 
Più soffri, più sorridi!

Lo rifaresti?

Assolutamente. Datemi solo un po' di mesi per riprendere fiato...

Kurtis Sorge

Qual è la tua parte preferita del film?

Beh non ho ancora visto il film...Ma mi fido dei ragazzi della Freeride Entertainment e  terrò duro per vedere il film a Las Vegas alla prima mondiale!

Quale parte del film è stata più difficile da girare?

Tutti i viaggi sono stati davvero impegnativi ma se dovessi sceglierne uno direi quello a Virgin, Utah perchè non solo c'erano 40 e passa gradi, ma gli insetti ci stavano mangiando vivi!

Qual è stato il momento in cui hai avuto più paura?

Il momento più spaventoso è stato quando  sono caduto a Big Water, Utah e sono dovuto  andare in ospedale, perché pensavo di essermi fatto piuttosto male alla schiena ... non è stato affatto divertente.

Cosa hai imparato da questa esperienza?
 
Da questo progetto ho imparato più di quello che avrei mai potuto immaginare. Ho visto luoghi  e percorso delle strade  incredibili   correndo con la bici e ho avuto modo di fare tutto con un grande gruppo di amici!

Lo rifaresti?

Al volo!

James Doerfling

Qual è la tua parte preferita del film?

La mia parte preferita è probabilmente il fiume Fraser; solo per il fatto che è proprio vicino alla mia città Natale mi sento eccitato!
 
Quale parte del film è stata più difficile da girare?

Credo che la maggior parte dei viaggi siano stati abbastanza simili e difficili nel senso di dover andare sul posto  e cercare di costruire tutti i percorsi in un certo lasso di tempo.

Qual è stato il momento in cui hai avuto più paura?

Probabilmente quando uno dei nostri autisti ha tagliato la strada ad una macchina sulla strade proprio di fronte a noi. E nessuno dei due andava lento...

Cosa hai imparato da questa esperienza?  

Il fatto che abbiamo percorso strade in tutto il mondo che probabilmente non saranno più percorse è una sensazione abbastanza irreale.

Lo rifaresti?

Diamine!

Jeremy Grant - director

Qual è la tua parte preferita del film?

Abbiamo voluto assicurarci che ogni parte avesse una sua atmosfera e la sua rilevanza ma secondo me la parte che spicca di più è quella del Nepal e penso che nel film questo sia emerso davvero nel film.

Quale parte del film è stata più difficile da girare?

Quella a Turpan, Cina nel deserto del Gobi. C'era  così tanta burocrazia e la regione  era politicamente molto sensibile. Eravamo sempre seguiti dalla polizia e dovevamo mostrare ai militari i nostri filmati per dimostrare che stavamo filmando le corse in mountain bike e nulla di politico.

Qual è stato il momento in cui hai avuto più paura?

I momenti peggiori sono state le cadute nelle remote regioni, lontano dalle strade e dagli ospedali.  Alcuni riders hanno fatto delle brutte cadute in posti dove non c'era aiuto per miglia o addirittura giorni. Ci sono stati molti viaggi all'ospedale durante il progetto, così tanti che in realtà alcuni li abbiamo tagliati dal film per assicurarci che la storia non diventasse ripetitiva.

Cosa hai imparato da questa esperienza?

Ho Imparato molto da questa esperienza, sia personalmente che come regista. Personalmente era semplicemente incredibile avere l'opportunità di andare in tutti questi posti  meravigliosi con un team così fantastico di persone. Come regista è stata un'incredibile opportunità di raccontare la storia di quello che questi ragazzi
sanno fare correndo con le loro bici tra paesaggi e su strade che non sono mai state percorse.


Lo rifaresti?

Abbiamo già lanciato l'idea di fare un sequel di WTTE e siamo spinti a fare molto di più di quello che abbiamo fatto in questo film. Abbiamo già pensato ad alcune buone idee.