The Punisher: la Marvel rifiutò uno script del creatore di Sons of Anarchy

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Prima che la Marvel includesse con successo il Punitore nella serie Netflix di Daredevil, il personaggio al cinema non se la passava molto bene. Il creatore di Sons of Anarchy Kurt Sutter era vicino a collaborare con la Marvel con la sua personale visione del personaggio, che avrebbe fatto da sequel del film di Punisher del 2004 con Thomas Jane.

Purtroppo (o per fortuna) le cose non andarono come Sutter sperava, e in una recente intervista ha ricordato quello che accadde. Sutter riscrisse la sceneggiatura che già avevano, ed essendo stato il suo primo lavoro di riscrittura, finì per essere un po' troppo zelante.

"Io sono un fan della Marvel , ma non leggevo i fumetti da ragazzino. Non sono veramente entrato in questo mondo fino a circa 15 anni fa, quando ho iniziato a leggere graphic novel. E successe a Parigi, perché la loro industria di graphic novel è decenni avanti la nostra! Ma non mi ero reso conto che non si può prendersi troppe libertà con alcuni dei personaggi, perché sono quello che sono. Sono molto derivativi, stereotipati, questo è quello che fa questo, e l’altro è l’eroe che fa quest’altro... sono bidimensionali per una ragione: è lo scopo che assolvono. Così ho cercato di espandere l'universo Marvel in una direzione in cui non avrebbe dovuto andare [ride]."

Riguardo quello che stava cercando di fare, Sutter voleva portare un po' di peso emotivo al personaggio, e sapeva che Jane aveva le capacità per renderlo su schermo. Ha anche introdotto un interesse amoroso per Castle, ma nessuno dei due aspetti era in linea con la visione della Marvel per il film.

"Facendo ricerche su di esso, capii che era un personaggio iconico e il prototipo di ogni vigilante, ma quello che penso che stessi cercando di fare... avevo conosciuto Thomas Jane, e pensavo che fosse un grande attore in grado di dare profondità emotiva che forse alcune altre star di film d’azione non potevano avere. Quindi penso che stessi cercando di motivare la sua assurda violenza con qualche tipo di significato. Non intendevo renderlo come il fottuto Gandhi [ride]. Ma stavo solo cercando di esplorare un po' di più l’angoscia mentale che stava attraversando per giustificare le sue azioni. E questo è il motivo per cui ho introdotto un personaggio femminile: per umanizzarlo. Ma non si può davvero avere una sottotrama che esplora questo genere di cose col tempo limitato a disposizione, almeno non in un blockbuster estivo o un film Marvel."